Supplemento alla III parte |
Pare che il carattere dell'ordine presupponga necessariamente quello della confermazione.
1. Nelle cose ordinate tra loro, come l'intermedia presuppone la prima, così l'ultima presuppone l'intermedia.
Ora, il carattere della confermazione presuppone, come primo, quello battesimale.
Dunque il carattere dell'ordine presuppone, come intermedio, quello della confermazione.
2. Coloro che sono posti a confermare gli altri devono essere fermissimi.
Ma quelli che ricevono gli ordini devono confermare gli altri.
Quindi spetta ad essi soprattutto ricevere il sacramento della confermazione.
Gli Apostoli ricevettero il potere di ordine prima dell'Ascensione, quando fu loro detto [ Gv 20,22 ]: « Ricevete lo Spirito Santo ».
Invece furono confermati dopo l'Ascensione con la discesa dello Spirito Santo.
Quindi l'ordine non presuppone la confermazione.
Tra i prerequisiti dell'ordinazione alcuni sono di necessità per il sacramento, altri invece di convenienza.
È infatti di necessità che chi si presenta agli ordini sia capace di riceverli, il che è dato dal battesimo.
Per questo il carattere battesimale è un presupposto necessario alla validità del sacramento, cosicché senza di esso è impossibile riceverlo.
È invece per un motivo di convenienza che sono richieste tutte le perfezioni che rendono idonei all'esercizio dell'ordine: e una di queste è l'essere cresimati.
Perciò è conveniente, ma non necessario, che al carattere dell'ordine sia preposto quello della confermazione.
1. In questo caso il rapporto della realtà intermedia con l'ultima non è paragonabile a quello esistente fra la prima e l'intermedia: poiché uno diventa capace di ricevere la cresima mediante il carattere battesimale, ma non diventa capace di ricevere il sacramento dell'ordine mediante il sacramento della cresima.
Perciò il paragone non regge.
2. L'argomento dimostra che c'è un motivo di convenienza.
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