Supplemento alla III parte

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Articolo 7 - Se i suffragi valgano per i bambini del limbo

Pare che i suffragi valgano per i bambini del limbo.

Infatti:

1. I bambini sono nel limbo soltanto per un peccato commesso da altri.

Quindi è giustissimo che vengano pure aiutati dai suffragi altrui.

2. Scrive S. Agostino [ Enchir. 110 ] che i suffragi della Chiesa « servono di propiziazione per quelli che non sono del tutto cattivi ».

Ma tali sono appunto questi bambini, « i quali sono condannati a una pena mitissima » [ Enchir. 93 ].

Quindi valgono per loro i suffragi della Chiesa.

In contrario:

S. Agostino [ Serm. 172,2 ] afferma che i suffragi non giovano a coloro « che sono morti senza la fede operante nella carità ».

Quindi per essi i suffragi sono inutili.

Dimostrazione:

I bambini non battezzati si trovano nel limbo perché sono privi dello stato di grazia.

Ora, non potendo le opere dei vivi cambiare lo stato dei trapassati, soprattutto quando si tratta del merito del premio o della pena essenziali, è chiaro che i suffragi dei vivi non possono giovare ai bambini del limbo.

Analisi delle obiezioni:

1. Sebbene il peccato originale non crei obiezioni al fatto che uno possa essere aiutato da un altro, tuttavia le anime dei bambini del limbo si trovano nelle condizioni di chi non può ricevere aiuto alcuno, inquantoché manca ad esse lo stato di grazia, che non può più essere acquistato dopo la morte.

2. S. Agostino parla di « coloro che non sono del tutto cattivi », però sono battezzati, come risulta chiaro dal contesto [ Enchir. 110 ]: « Quando si offre il sacrificio dell'Altare o le elemosine per tutti coloro che sono battezzati », ecc.

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