Supplemento alla III parte |
Pare che nel giudizio finale debbano essere giudicati anche gli angeli.
1. S. Paolo ha scritto ai Corinzi [ 1 Cor 6,3 ]: « Non sapete che giudicheremo gli angeli? ».
Ora, ciò non può riferirsi allo stato presente.
Quindi va riferito al giudizio finale.
2. A proposito di Behemoth, che sta a indicare il diavolo, sta scritto [ Gb 40,28 Vg ]: « Sotto gli occhi di tutti sarà precipitato ».
E come riferisce il Vangelo [ Mc 1,24 ], un demonio gridò a Cristo: « Sei venuto a rovinarci prima del tempo? ».
Parole che la Glossa [ ord. di Beda ] commenta dicendo che « i demoni, vedendo il Signore sulla terra, pensavano di dover subire subito il giudizio ».
Perciò ad essi è riservato il giudizio finale.
3. S. Pietro [ 2 Pt 2,4 ] ha scritto: « Dio non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li precipitò negli abissi tenebrosi dell'inferno, serbandoli per il giudizio ».
Quindi anche gli angeli saranno giudicati.
1. Dio « non giudica due volte la stessa cosa » [ Na 1,9 ].
Ma gli angeli cattivi sono già stati giudicati, secondo le parole evangeliche [ Gv 16,11 ]: « Il principe di questo mondo è già stato giudicato ».
Perciò gli angeli non saranno più giudicati.
2. La bontà o la malizia degli angeli è superiore a quella degli uomini esistenti nello stato di via.
Ora, ci sono degli uomini, buoni e cattivi, che non saranno giudicati.
Quindi neppure gli angeli, sia buoni che cattivi, saranno giudicati.
Al giudizio sotto l'aspetto di esame in nessun modo saranno sottoposti gli angeli, né buoni né cattivi: poiché nei buoni non ci potrà essere nulla di male e nei cattivi nulla di bene da sottoporre al giudizio.
Se invece parliamo del giudizio sotto l'aspetto della retribuzione, allora bisogna distinguere due tipi di retribuzione.
La prima corrisponde ai meriti personali degli angeli.
E questa fu fatta fin da principio, quando alcuni di essi furono sublimati alla beatitudine, e altri sprofondati nella miseria.
- La seconda corrisponde ai meriti e ai demeriti procurati dagli angeli.
E questa retribuzione verrà fatta nell'ultimo giudizio: poiché gli angeli buoni avranno un aumento di gioia in seguito alla salvezza di coloro che indussero a ben meritare, e quelli cattivi avranno un sovrappiù di tormento in seguito alla rovina dei malvagi che essi incitarono al male.
Perciò, a rigore di termini il giudizio non riguarda gli angeli, né come giudicanti né come giudicati, ma gli uomini.
Però indirettamente in qualche modo riguarda anche gli angeli, in quanto furono impegnati nelle azioni degli uomini.
1. Quelle parole dell'Apostolo si riferiscono al giudizio di comparazione [ a. 1 ]: poiché alcuni verranno a essere superiori a certi angeli.
2. I demoni « saranno precipitati sotto gli occhi di tutti », poiché verranno chiusi per sempre nel carcere dell'inferno, in modo che non sarà loro più concesso di uscirne.
Ciò infatti era loro concesso solo in quanto ordinato dalla divina provvidenza a tenere in esercizio la vita degli uomini.
3. Con ciò è risolta anche la terza obiezioni.
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