Congresso Mondiale degli ex-allievi lasalliani |
L'apostolato catechistico e sociale dell'Unione deve opportunamente situarsi nell'ambito delle Parrocchie e delle Diocesi.
A cominciare dal catechismo ai piccoli e ai grandi, alle più complesse e articolate iniziative educative e formative: tutto dev'essere attuato con il chiaro intento di potenziare la vita parrocchiale e diocesana.
La Diocesi, vera e propria Chiesa nella Chiesa universale, che è la sede e il campo di lavoro del Vescovo successore degli Apostoli, pastore e maestro di diritto divino; la Parrocchia che è l'ambito dove per mandato del Vescovo e in sua rappresentanza viene celebrato il Sacrificio e vengono amministrati i Sacramenti, e spezzato il pane della verità, la Parrocchia che è l'ambiente dove dalla nascita alla morte il cristiano inizia e sviluppa il suo incontro col Cristo, la sua consacrazione e incorporazione a Lui.
A servizio dei parroci e dei sacerdoti i Catechisti, oltre a dare vita nell'ambito parrocchiale ad un apostolato della testimonianza e dell'esempio tanto più notevole quanto più continuato nel tempo e nella stessa condizione della maggioranza dei fedeli, debbono collaborare con loro all'istruzione catechistica dei parrocchiani, sostenendo altresì quelle opere, per es. l'oratorio, che più da vicino possono favorire o perfezionare l'insegnamento del catechismo.
In questo modo l'Unione sgrava i sacerdoti del peso inerente alla formazione, alla cura spirituale dei collaboratori più diretti, per offrire persone adeguatamente preparate, esperte nell'insegnamento religioso ed esperte pure nella vita secolare.
Le famiglie dei catechisti associati in modo particolare, debbono essere focolari irradianti il calore luminoso di un cristianesimo davvero vissuto e praticato, dove il parroco possa trovare conforto di consensi filiali e di generoso sostegno nelle sue fatiche pastorali, soprattutto catechistiche.
I Catechisti congregati, in virtù della loro maggiore disponibilità, potranno accollarsi le iniziative e le attività parrocchiali di maggior peso, sempre connesse con la catechesi.
A servizio dei Presuli, i Catechisti offriranno la più devota sottomissione e collaborazione nelle opere e nelle imprese interparrocchiali e diocesane, specialmente quelle concernenti la catechesi dei fedeli, l'educazione della gioventù e la formazione di catechisti, assistendo e coadiuvando in tutto i loro Vescovi.
È viva speranza che l'attuale Concilio, grazie alla sua impronta così eminentemente pastorale, formuli nuove direttive per un adeguamento della vita ecclesiastica e perciò diocesana e parrocchiale, ai bisogni e alle esigenze della società contemporanea, tanto diversa da quelle che richiesero a suo tempo gli orientamenti e gli ordinamenti tuttora vigenti.
In tale attesa i Catechisti debbono prepararsi ad attuare integralmente ogni decisione del Concilio, raccogliendo e utilizzando e ancora potenziando la loro esperienza di parrocchiani e di diocesani, secolari e consacrati.
La scarsità del numero ha sin qui impedito ai Catechisti di affrontare il problema della loro specifica collaborazione all'attività missionaria.
Oggi però, dopo tanti anni di lavoro e di attesa apparentemente infruttuosi, dopo una lenta ma sicura maturazione, i Catechisti intravedono imminenti e promettenti sviluppi per la loro amatissima Unione.
Così più di frequente essi sono portati a riflettere circa i modi e le forme con cui dare all'attività missionaria quel contributo specifico che Dio vuole da essi.
Sembra ad essi che sulla base delle più recenti esperienze ( per es. quelle dei medici missionari, dei volontari laici di Kennedy, delle "equipes" di dirigenti e di tecnici organizzati per il riscatto sociale, culturale ed economico di intere popolazioni ), il loro apostolato catechistico e sociale congiunto alla loro preparazione professionale, culturale e civile possa essere assai utile per l'espansione della Chiesa.
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