Meditazione sulla Sindone |
Gesù intanto diceva: Padre, perdona loro; perché non sanno quello che fanno. Uno dei malfattori appesi lo insultava dicendo: Non sei tu il Messia? Salva te stesso e noi! Ma l'altro lo rimproverava e diceva: Neppure temi Dio, tu che subisci la stessa condanna? Per noi è giustizia, perché riceviamo quel che meritano le nostre azioni, ma costui non ha fatto nulla di male. E diceva: Gesù ricordati di me quando verrai nella tua regale maestà. E Gesù gli disse: In verità ti dico: oggi sarai con me nel Paradiso. |
Presso la croce di Gesù stavano sua madre e le sorelle di lei, Maria di Cleofe e Maria di Magdala.
Vedendo la madre, e accanto a lei il discepolo che egli amava; Gesù disse a sua madre: Donna, ecco tuo figlio.
Poi disse al discepolo: Ecco tua madre.
Dalla sesta ora in poi fino all'ora nona si fece buio su tutta la terra.
Verso l'ora nona Gesù diede in un alto grido: Eli, Eli, lemà sabactani! cioè: dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?
Dopo di ciò, sapendo che tutto era compiuto, affinché la Scrittura si adempisse, Gesù disse: Ho sete!
Quando Gesù ebbe preso l'aceto disse: Tutto è compiuto!
E Gesù, gridando a gran voce, disse: Padre, nelle tue mani rimetto il mio spirito!
E, chinato il capo, rese lo spirito.
Giunti a Gesù, vedendolo già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli trafisse il costato con la lancia e subito ne uscì sangue ed acqua.
E chi ha veduto ne dà testimonianza, e la sua testimonianza è veridica, ed egli sa che dice il vero, affinché voi crediate.
Questo, infatti, accadde perché si adempisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato un sol osso; e ancora un'altra Scrittura dice: Vedranno colui che hanno trafitto.
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