Lettera N° 52
Torino, 1 novembre 2017
"Il supremo desiderio dell'uomo è sempre stato di vedere Dio, di pensarlo vicino e di entrare in contatto con Lui.
Così il fine della religione è di conoscere Dio, di vederlo in tutte le azioni ordinarie della vita, di vivere per Lui e di chiedere il suo aiuto.
Conoscere Dio è il dovere principale dell'uomo.
La nostra felicità suprema consiste nel tendere a un termine fissato al di là di noi stessi.
Questo impulso di stendere la mano nell'oscurità per afferrare la mano del Salvatore è comune a tutta la razza umana.
Dio stesso ce lo ha messo nel cuore" ( Daniel Considine )
Ogni anno, soprattutto nel mese di novembre, la Chiesa ci richiama le realtà ultime alle quali ogni persona va incontro, e precisamente: la Morte - il Giudizio e, secondo la scelta che in vita avrà fatto, l'Inferno o il Paradiso.
Il primo novembre siamo invitati a contemplare i nostri fratelli defunti che, avendo trascorso la loro vita nella fedeltà a Dio, Egli ha accolto nel suo regno.
Questi sono i Santi, coloro cioè che hanno scelto di vivere per tutta l'eternità nell'amore di Dio, nel suo regno di amore, di santità, di giustizia e di pace.
Il giorno 2 di novembre la Chiesa ci invita a pregare per i nostri fratelli defunti che attendono in purgatorio il giorno in cui anch'essi potranno essere accolti in Paradiso a contemplare, con Maria SS. e con tutti gli Angeli e i Beati del Cielo, Gesù, l'amabilissimo nostro Signore.
Questi defunti sono le persone morte nell'amore di Dio e quindi destinate al Cielo, che tuttavia non possono essere ancora accolte nella beatitudine eterna, non essendo ancora perfettamente pure per la presenza di qualche ombra di peccato non grave.
Carissimi adoratori di Gesù Crocifisso, la raccolta dei "detti "di Gesù e di Maria SS, riportati in questa lettera di Comunione, sono stati preparati dall'emerito Presidente dell' Unione Catechisti Dottor Domenico Conti, in data 11 maggio 1974.
Si tratta di un lavoro prezioso tratto da 17 quaderni in cui sono riportati i messaggi che fra Leopoldo Maria Musso ricevette direttamente da Gesù o da Maria SS. che poi trascrisse in questo suo lavoro.
È questa la prima parte di questo documento che vorrei completare nelle prossime lettere.
Vi prego di conservare con particolare cura questa lettera per conoscere sempre meglio e vivere secondo le aspettative di Gesù Crocifisso.
Questi "detti" sono stati riproposti più volte da Gesù o da Maria SS., per chiarirli e svilupparne il contenuto, in un percorso partito dall'intervento di Maria SS. nel 1887 per giungere alle persone di buona volontà, impegnate a realizzare l'Opera.
Nell'anno 1887, nel mese di novembre, ebbi in sogno una visione di Maria Santissima: vidi la Vergine SS. Addolorata in atteggiamento mestissimo con il capo nobilmente chino, e dolcemente mi disse: "Ricordati di ciò che ha sofferto mio Figlio!"
Il giorno 2 agosto 1906, festa della Madonna degli Angeli, il mio buon Gesù mi fece intendere: "Si faccia divotamente l'Adorazione come nel Venerdì Santo, e molte grazie e favori concederò a tutti quelli che in grazia di Dio si prostreranno ad adorarmi."
Il mio buon Gesù Crocifisso mi disse: "Sei tu che devi spingere questo e quello per propagare questa Devozione; non mancheranno anime buone che mi amano e che verranno in tuo aiuto; sappi, caro figlio, che ho dei fratelli laici che mi vogliono molto bene, se tu sapessi quanto io li amo".
Gesù "… anzi sappi che dopo la tua morte lavorerai più che ora.
Mi servo di te, non t'insuperbire, tienti sempre umilissimo; quando non sarai più su questa terra, la mia Devozione, per mezzo delle mie anime buone, farà strada con l'aiuto mio, tuo Gesù".
Il mio Crocifisso mi disse di far tesoro degli insegnamenti che mi dà Maria SS. protettrice mia e di questa Opera.
Essa mi esorta ad ascoltare il suo Divin Figlio in tutto quello che mi dice.
Carissimi, a tutti un affettuoso fraterno saluto, sempre uniti nella preghiera
Leandro Pierbattisti