V stazione |
Dal Vangelo secondo Luca 23,21-25
Le autorità e il popolo, urlavano: " Crocifiggilo, crocifiggilo! ".
Ed egli, per la terza volta, disse loro: " Ma che male ha fatto costui?
Non ho trovato nulla in lui che meriti la morte.
Lo castigherò severamente e poi lo rilascerò ".
Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso; e le loro grida crescevano.
Pilato allora decise che la loro richiesta fosse eseguita.
Rilasciò colui che era stato messo in carcere per sommossa e omicidio, e abbandonò Gesù alla loro volontà.
" Il tuo regno non è di questo mondo, Signore Gesù, perché tu porti il mondo sulle spalle, come un pastore la pecora smarrita ". ( Fr. Pierre-Yves Emery )
Ecco, tu sei ora davanti al governatore romano dopo essere stato messo a confronto con le autorità religiose del tuo popolo.
Ammanettato, tu sei libero; accusato, resti fermo nella verità, saldamente ancorato alla volontà di amore del Padre; disarmato, rimani in piedi.
Inauguri così il tuo Regno, il Regno dell'amore e della verità, della giustizia e della pace; il Regno delle beatitudini e della ritrovata libertà dei figli di Dio.
Quanti martiri, nel loro impegno definitivo per la Verità, sono stati fortificati dal tuo esempio.
Ma il male è ben più profondo di questa macchinazione, di questa diplomazia più o meno riuscita …
Tu devi percorrere il cammino fino in fondo, esposto agli scherni e alla tortura.
Signore Gesù, prega per noi, perché possiamo continuare a seguirti nel tuo cammino di amore e di libertà, ora, in questa Via Crucis, e nella vita di ogni giorno.