X stazione |
Giunti ad un luogo detto Gòlgota, gli diedero da bere vino mescolato con fiele ( Mt 27,33-34 ).
I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica.
Ora quella tunica era senza cucitura, tessuta tutta d'un pezzo da cima a fondo.
Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca.
Così si adempiva la Scrittura: Si sono divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno gettato la sorte ( Gv 19,23-24 ).
* * *
Le donne portavano ai condannati, per alleviare le loro sofferenze, vino mescolato con mirra.
Gesù non vuole prenderne ( Mc 15,23 ) perché né la sua morte, né la sua risurrezione abbiano limiti.
Allora, per schernirlo, i soldati gli danno una bevanda di fiele, volendo aggiungere al dolore del corpo quello dell'anima.
Sul monte della Trasfigurazione la veste di Cristo divenne candida e sfolgorante ( Lc 9,29 ).
I soldati gli strappano le vesti, e le immensità del mondo, le rocce, le acque, le stelle, e la vigna e il grano non lo rivestono più.
Spoliazione ultima, corpo dimenticato, corpo oltraggiato, corpo forato.
Il mondo non è più che tenebre.
Eppure i soldati non hanno osato dividersi la tunica senza cuciture.
Ma noi, cristiani, che facciamo?
Persino ai piedi della croce ci disputiamo la tunica e presentiamo a Gesù non la coppa della condivisione ma il fiele delle nostre separazioni.
Tunica senza cuciture, Chiesa dello Spirito, in Cristo, non si può lacerare.
I santi, i giusti, i martiri, i creatori di vita e di bellezza, i perseguitati a causa della giustizia, ricostruiscono incessantemente il suo tessuto di luce.
* * *
Signore, ci siamo divise le tue vesti, le abbiamo disperse all'Est e all'Ovest, al Nord e al Sud.
Facci capire che la diversità degli sguardi non divide la luce.
Nel segreto, la tunica resta senza cuciture, la comunione dei santi e dei peccatori esiste sempre.
Permettici di scoprirla ai piedi della Croce, non nell'avidità che divide, ma nell'amore, per l'Uomo dei dolori, per tutti gli uomini dei dolori.