XIII stazione

Gesù è deposto dalla croce

C'erano anche là molte donne che stavano a osservare da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo …

Venuta la sera giunse un uomo ricco di Arimatèa, chiamato Giuseppe, il quale era diventato anche lui discepolo di Gesù.

Egli andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato ordinò che gli fosse consegnato ( Mt 27,55.57-58 ).

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Mentre scende la sera, viene una pace strana rossa come il mare che il sole accende mentre muore all'orizzonte.

Le donne che seguivano Gesù sono sempre presenti.

Di loro, egli non ha esitato a fare discepoli.

Il loro amore sofferente le protegge dalla paura.

Saranno apostoli degli apostoli ( Espressione della liturgia bizantina ).

Vengono dalla Galilea delle genti, colline che ancora portano l'eco delle Beatitudini, dove la terra offre al cielo un lago rotondo.

Le donne cantano il salmo dei funerali: "Beati quelli che, fedeli ai suoi insegnamenti, cercano Dio con tutto il cuore" ( Sal 119,2 ), per dire la loro indefettibile fiducia nel Signore, nostro scudo e nostro aiuto.

E viene il nobile Giuseppe, ricco di generosità.

Non teme di affrontare il crudele Pilato per chiedergli il corpo torturato di cui la morte fa una reliquia immacolata.

Giuseppe significa il fecondo, insieme padre nella carne e padre adottivo.

Gesù, un Giuseppe ti ha tenuto fra le braccia quando eri bambino, un Giuseppe ti prende nelle braccia una volta morto.

Il primo grido del bambino e l'ultimo respiro dell'agonizzante dicono il Nome del Signore.

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Gesù, oggi tu dormi un sonno che somiglia alla morte mentre stai a poppa della nave del mondo, come una volta dormivi sul lago ( Mc 4,38 ).

Dio è morto, ci hanno detto i dotti, non c'è niente, niente oltre il cielo vuoto in cui il nulla trasuda dai buchi neri.

Fa', o Signore, che siamo come quelle donne che, pur disperate, speravano.

Nella notte dell'indifferenza e dell'impostura in cui molti si illudono di ignorare Dio o di diventare dio in una compiaciuta interiorità, rendici, Signore, tenacemente fedeli come quelle donne, e coraggiosi come Giuseppe.