VII stazione

Gesù cade per la seconda volta

« Non stare lontano da me » ( Sal 22,20 )

Dal Vangelo secondo Matteo ( Mt 26,36-39 passim )

Gesù andò in un podere, chiamato Getsamani … a pregare.

Presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a provare tristezza e angoscia.

E disse loro: « La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliale con me''.

Pregava dicendo: « Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice!.

Però non come voglio io, ma come vuoi tu! »

Dal Vangelo secondo Luca ( Lc 22,43-44 )

Gli apparve allora un angelo dal cielo per confortarlo.

Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra.

Sentimenti e pensieri di Gesù

La fatica non è soltanto fisica.

C'è qualcosa di più profondo con cui devo fare i conti.

Ieri sera ho pregato a lungo il Padre, prostrato a terra.

Il mio sudore era simile a gocce di sangue.

Ero ormai dentro l'agonia.

Sto condividendo l'esperienza suprema e difficile di ogni essere umano vicino alla morte.

Grazie, Padre mio, di aver mandato in quel momento un angelo dal cielo a consolarmi!

La nostra risonanza

Gesù, quanta tristezza nell'abisso di molte anime, ferite dalla solitudine, l'abbandono, l'indifferenza, la malattia, la morte di una persona cara!

Incommensurabile è poi la sofferenza di coloro che sono dentro ad avvenimenti crudeli, a parole di odio e falsità; o che incontrano cuori di pietra che provocano lacrime e conducono alla disperazione.

Il cuore dell'uomo - il cuore di tutti noi - attende ben altro: la custodia dell'amore.

Lo insegni Tu, o Gesù, a noi e a tutti gli uomini di buona volontà: Amatevi gli uni gli altri come Io ho amato voi ( cfr Gv 13,34 ).

Preghiamo

Cuore mio, custodisci e consola!

Apriti, cuore mio.

Sii largo come il cuore di Dio.

Apriti per portare speranza.

Apriti per prenderti cura.

Apriti per ascoltare.

Apriti per mettere unguento sulle ferite.

Apriti per donare luce a chi è nelle tenebre.

Custodisci e consola oggi, domani e sempre.