XI stazione |
Dal Vangelo secondo Giovanni ( Gv 19,16.19 )
Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso.
… Pilato compose, anche l'iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: « Gesù il Nazareno, il re dei Giudei ».
Mi stanno inchiodando mani e piedi.
Le braccia sono allargate.
I chiodi penetrano dolorosamente nella mia carne.
Sono bloccato nel corpo, ma libero nel cuore, come liberamente sono andato incontro alla mia passione
( cfr Messale Romano, Preghiera eucaristica II ).
Libero perché abitato dall'amore, un amore che vorrebbe includere tutti.
Osservo chi mi sta crocifiggendo.
Penso a coloro che glielo hanno comandato:
« Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno » ( Lc 23,34 ).
Accanto a me stanno altri due condannati alla crocifissione.
Uno di loro mi chiede di ricordarlo quando sarò nel mio regno.
Sì, gli dico: « Oggi con me sarai nel Paradiso » ( Lc 23,43 ).
Ti guardiamo, Gesù, inchiodato alla croce.
E sorgono nella nostra coscienza interrogativi impellenti: quando sarà abolita la pena di morte, ancor oggi praticata in numerosi Stati?
Quando sarà cancellata ogni forma di tortura e la soppressione violenta di persone innocenti?
Il tuo Vangelo e la più salda difesa dell'uomo, di ogni uomo.
Signore Gesù, hai abbracciato la croce per insegnarci a dare la nostra vita per amore; nell'ora della morte hai dato ascolto al ladro pentito.
Salvatore innocente, sei stato annoverato tra gli iniqui e, ti sei sottoposto al giudizio dei peccatori.
( Liturgia Ambrosiana, Lodi del Venerdì Santo, Acclamazioni a Cristo Signore )
Abbi pietà di noi!