Ezechiele |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Annunzio dell'assedio di Gerusalemme |
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1 Il dieci del decimo mese, dell'anno nono, mi fu rivolta questa parola del Signore: | |||
2 « Figlio dell'uomo, metti per iscritto la data di oggi, di questo giorno, perché proprio oggi il re di Babilonia punta contro Gerusalemme. | |||
3 Proponi una parabola a questa genia di ribelli dicendo loro: Così dice il Signore Dio: Metti su la pentola, mettila e versavi acqua. |
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4 Mettici dentro i pezzi di carne, tutti i pezzi buoni, la coscia e la spalla, e riempila di ossi scelti; | |||
5 prendi il meglio del gregge. Mettici sotto la legna e falla bollire molto, sì che si cuociano dentro anche gli ossi. |
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6 Poiché dice il Signore Dio: Guai alla città sanguinaria, alla pentola arrugginita, da cui non si stacca la ruggine! Vuotala pezzo per pezzo, senza fare le parti, |
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7 poiché il suo sangue è dentro, lo ha versato sulla nuda roccia, non l'ha sparso in terra per ricoprirlo di polvere. | |||
8 Per provocare la mia collera, per farne vendetta, ho posto il suo sangue sulla nuda roccia, senza ricoprirlo. |
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9 Perciò dice il Signore Dio: Guai alla città sanguinaria! Anch'io farò grande il rogo. |
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10 Ammassa la legna, fa' divampare il fuoco, fa' consumare la carne, riducila in poltiglia e le ossa siano riarse. | |||
11 Vuota la pentola sulla brace, perché si riscaldi e il rame si arroventi; si distrugga la sozzura che c'è dentro e si consumi la sua ruggine. | |||
12 Quanta fatica! Ma l'abbondante sua ruggine non si stacca, non scompare da essa neppure con il fuoco. |
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13 La tua immondezza è esecrabile: ho cercato di purificarti, ma tu non ti sei lasciata purificare. Perciò dalla tua immondezza non sarai purificata finché non avrò sfogato su di te la mia collera. |
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14 Io, il Signore, ho parlato! Questo avverrà, lo compirò senza revoca; non avrò né pietà, né compassione. Ti giudicherò secondo la tua condotta e i tuoi misfatti ». Oracolo del Signore Dio. |
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Prove personali del profeta |
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15 Mi fu rivolta questa parola del Signore: |
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16 « Figlio dell'uomo, ecco, io ti tolgo all'improvviso colei che è la delizia dei tuoi occhi: ma tu non fare il lamento, non piangere, non versare una lacrima. |
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17 Sospira in silenzio e non fare il lutto dei morti: avvolgiti il capo con il turbante, mettiti i sandali ai piedi, non ti velare fino alla bocca, non mangiare il pane del lutto ». | |||
18 La mattina avevo parlato al popolo e la sera mia moglie morì. La mattina dopo feci come mi era stato comandato |
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19 e la gente mi domandava: « Non vuoi spiegarci che cosa significa quello che tu fai? ». | |||
20 Io risposi: « Il Signore mi ha parlato: | |||
21 Annunzia agli Israeliti: Così dice il Signore Dio: Ecco, io faccio profanare il mio santuario, orgoglio della vostra forza, delizia dei vostri occhi e amore delle vostre anime. I figli e le figlie che avete lasciato cadranno di spada. |
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22 Voi farete come ho fatto io: non vi velerete fino alla bocca, non mangerete il pane del lutto. | |||
23 Avrete i vostri turbanti in capo e i sandali ai piedi: non farete il lamento e non piangerete: ma vi consumerete per le vostre iniquità e gemerete l'uno con l'altro. | |||
24 Ezechiele sarà per voi un segno: quando ciò avverrà, voi farete in tutto come ha fatto lui e saprete che io sono il Signore. |
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25 Tu, figlio dell'uomo, il giorno in cui toglierò loro la loro fortezza, la gioia della loro gloria, l'amore dei loro occhi, la brama delle loro anime, i loro figli e le loro figlie, | |||
26 allora verrà a te un profugo per dartene notizia. | |||
27 In quel giorno la tua bocca si aprirà per parlare con il profugo, parlerai e non sarai più muto e sarai per loro un segno: essi sapranno che io sono il Signore ». |
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Indice |
24,1-14 | Parabola della pentola L'immagine della pentola ( vv. 3.6.11 ), già usata in Ez 11,3 come simbolo di una falsa sicurezza, frutto di calcoli umani, viene ora usata da Dio contro Gerusalemme, la città sanguinaria ( vv. 6.9 ). 24,1 Il dieci del decimo mese dell'anno nono corrisponde ai primi giorni di gennaio del 588. È il periodo in cui inizia l'assedio di Gerusalemme ( 2 Re 25,1 ). Dicembre del 589 - gennaio del 588 |
24,2 | Secondo i dati di
2 Re 25,1;
Ger 52,4 ( cf.
Ger 39,1 ), si tratta dell'inizio dell'assedio di Gerusalemme. Se il profeta si trova in Babilonia, questa data che mette per iscritto dovrà servire più tardi per verificare l'esattezza delle sue rivelazioni |
24,3 | Azione simbolica. Il profeta tira ironicamente in campo il detto che vantava la sicurezza di Gerusalemme ( Ez 11,3 ). È difficile interpretare tutti i dettagli, ma il senso generale è chiaro: la città è talmente corrotta che niente la può salvare, neppure una prova passeggera. Essa sarà distrutta. Gli abitanti non saranno difesi dalle sue mura. Li si espellerà per disperderli |
24,5 | la legna: ha'eçim, conget. ( cf. v 10 ); il TM ha: « ossa », ha'açamîm |
24,7 | il suo sangue è dentro: la gente non si preoccupa di nascondere i propri delitti. Il sangue versato richiede l'intervento punitivo di Dio ( Gen 4,10 ) |
24,12 | Quanta fatica!: con il TM; BJ, con i LXX, omette |
24,13 | La tua immondezza: conget.; il TM ha: « nella tua immondezza » |
24,15-27 | Morte della moglie del profeta |
24,16 | la delizia dei tuoi occhi: termine di tenerezza che indica la sposa del profeta ( v 18 ) |
24,17 | Sono cerimonie di lutto. Il pane del lutto ( alla lettera « il pane degli uomini » ) allude a un'usanza che a noi sfugge |
24,22 | Ezechiele non proibisce agli abitanti di Gerusalemme di lamentarsi e di piangere la loro colpa. Ma gli avvenimenti saranno così improvvisi e brutali che non ne avranno la possibilità |