Cristo

B 45

Cristo e Davide ( Re )

Rif.

Le tradizioni più importanti su Davide lo rappresentano come re.
"Figlio di Davide", Cristo riproduce i tratti di questa regalità; ma questa filiazione davidica di Cristo non si fonda solo sulla genealogia che lo unisce carnalmente al re Davide.
Questa discendenza materiale ha certo la sua importanza; ma non basta ad attribuire la messianicità definitiva: altri "figli di Davide", come Ezechia, Giosia e Zorobabel, non sono, per questo, dei messia.
La vera filiazione di Davide suppone anche la realizzazione di altre caratteristiche abbozzate dall'eponimo: l'unzione per elezione divina, l'elevazione dalla povertà al trono regale, la realizzazione delle promesse di perennità e di pace, infine la filiazione divina.

Testi

Rilievi

Rif.

2 Sam 7,5-9
1 Re 8,25
1 Cr 17,1-15
Sal 2,7-10
Sal 89,30-38
Sal 132,1-12
Mt 1
Mt 22,41-46
At 2,29-34
Alla base della regalità davidica: la promessa di una perennità che garantisce la stabilità della "casa di Davide".
Essa dà il suo vero significato alla genealogia da Davide a Cristo.
C 72
I testi di questa promessa sono dati qui accanto secondo la loro probabile cronologia.
Si noti che 2 Sam 7,10-11.13 è una interpretazione posteriore della promessa originale.

Gdc 9
1 Sam 8-9
1 Sam 13,13-15
Dt 17,14-20
Lc 23,8-12
At 4,27-28
Alla caratteristica della regalità davidica: l'essere scelta e voluta da Dio e non dagli uomini.
Il fallimento di Abimelech e di Saul, re eletti dal popolo, è significativo a questo riguardo.
Così pure la premessa del falso re, Erode, accanto a Cristo.

2 Sam 2,1-4
2 Sam 5,1-3
I racconti antichi descrivono due unzioni: quella delle tribù del Sud, poi quella delle tribù del Nord.

1 Sam 16,1-13
Is 11,1-9
Sal 2
Agli occhi dei profeti queste unzioni assumono un carattere più trascendente.
Ormai ve n'è solamente una, che viene data da un profeta di Dio.
Si noti il fatto che Davide è l'ultimo nato, il più trascurato della famiglia.
Ciò prepara già il tema della regalità nella povertà. .
B 43

Mt 1,18-24
Il compito di Giuseppe è di procurare al Figlio di Maria il titolo di Figlio di Davide.

Ap 22,16
Mt 3,13-17
At 2,30
Effettivamente, Cristo ottiene la sua regalità escatologica per via della sofferenza.
Il suo battesimo e la sua risurrezione sono descritti come una ripetizione dell'unzione di Davide.
B 8
B 77
B 78

Sal 2,7
Mt 22,42-46
Eb 1,5
Eb 5,5
2 Cr 6,18
At 13,32-37
Questa filiazione spirituale porta una filiazione divina, da prima intravista, poi reale.
"Figlio di Dio" fu un titolo regale prima di sfociare nella realtà della filiazione di Cristo.
B 3

Mt 9,27
Mt 12,23
Mt 15,22
Mt 20,30
Mt 21,9.15
Mt 22,42-46
Mt 1,1
Matteo è l'evangelista che più sovente pone in risalto il titolo di Figlio di Davide.
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