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Lo Spirito Santo nella Liturgia |
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D 8 |
Unzione |
Rif. |
Nell'A. T. lo Spirito di Dio è il segno dell'intervento di Dio in potenza, per fare cose nuove. |
È presente alla creazione e alla ri-creazione. |
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In questa linea bisogna intendere il legame stabilito dai profeti tra il rito dell'olio e lo Spirito di Dio. |
L'« unto », sacerdote o re, sul quale riposa la potenza di Jahvè, è mobilitato per la realizzazione dell'opera escatologica dello Spirito. |
Così « Cristo », l'« Unto » perfetto, |
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così ogni cristiano cresimato. |
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Testi |
Rilievi |
Rif. |
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Gli antichi re erano unti, |
ma solo dopo l'esilio questa unzione venne messa in rapporto con lo Spirito. |
Il Messia sarà colui sul quale lo Spirito si posa in pienezza, con tutti i suoi doni, perché sia alleanza e luce delle nazioni, e perché si realizzi il mondo nuovo. |
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Cristo riceve lo Spirito senza il rito dell'unzione. |
L'immagine resta, per dire la presenza dello Spirito in Gesù. |
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Il tema dell'unzione resterà valevole per esprimere il dono dello Spirito ai cristiani, senza che si possa dire che 2 Cor si riferisce alla confermazione e a un rito speciale di unzione. |
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Di fatto, il dono dello Spirito resta rappresentato da una unzione, per meglio esprimere il messianismo, ma, ritualmente, è l'imposizione delle mani che vi supplisce. |
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