Lo Spirito Santo nella Liturgia

D 8

Unzione

Rif.

Nell'A. T. lo Spirito di Dio è il segno dell'intervento di Dio in potenza, per fare cose nuove.
È presente alla creazione e alla ri-creazione.
D 1
In questa linea bisogna intendere il legame stabilito dai profeti tra il rito dell'olio e lo Spirito di Dio.
L'« unto », sacerdote o re, sul quale riposa la potenza di Jahvè, è mobilitato per la realizzazione dell'opera escatologica dello Spirito.
Così « Cristo », l'« Unto » perfetto,
B 8
B 77
così ogni cristiano cresimato.
D 16

Testi

Rilievi

Rif.

Is 42,1-9
Is 61,1
Sal 89,21-22
Gli antichi re erano unti,
ma solo dopo l'esilio questa unzione venne messa in rapporto con lo Spirito.
Il Messia sarà colui sul quale lo Spirito si posa in pienezza, con tutti i suoi doni, perché sia alleanza e luce delle nazioni, e perché si realizzi il mondo nuovo.

Mt 3,16
At 10,36-38
Cristo riceve lo Spirito senza il rito dell'unzione.
L'immagine resta, per dire la presenza dello Spirito in Gesù.
B 77

2 Cor 1,21-22
Il tema dell'unzione resterà valevole per esprimere il dono dello Spirito ai cristiani, senza che si possa dire che 2 Cor si riferisce alla confermazione e a un rito speciale di unzione.

At 13,2-3
At 9,17
2 Tm 1,6-7
Di fatto, il dono dello Spirito resta rappresentato da una unzione, per meglio esprimere il messianismo, ma, ritualmente, è l'imposizione delle mani che vi supplisce.
D 5
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