La Divozione a Gesù Crocifisso |
B128-A3
( Continuazione )
Sono tornato ora da una spirituale conversazione, che - di passaggio a Torino - la scrittrice Marie René Bazin, chiara figlia del mio venerato Maestro, ha tenuto presso le Ausiliatrici del Purgatorio a presentazione e commento d'un nuovo libro, di gran profitto meditativo.1
Ho tratto profondo e intenerito conforto, perché mi sono sentito in buona compagnia e ben appoggiato per la parte della tesi che intendo svolgere ora, quella che riguarda la piaga santissima del piede sinistro.
La Chiesa è mondo, che vive in tre gradi: militante, purgante, trionfante.
Il mirabile senso di codesta armoniosa unità viva e presente vigila la scarna, ma amplissima preghiera che è la Divozione, tutta ordine, misura ed equilibrio, e guida fra Leopoldo con tenera pietà alle Anime, cui è tormento e purificazione ( perciò anche gioia ) il contrasto tra la perfetta santità divina e la propria indegnità.
« Le pene sofferte dalle Anime del Purgatorio diventano purificatrici soltanto se prima sono passate nel Cuore del Cristo.
Soltanto l'unione alla Passione dà loro efficacia trasformante ».2
« La purificazione che s'incomincia quaggiù, in Purgatorio si finisce ».3
« La Chiesa militante è mediatrice ».4
Molto meglio di quanto non avrei saputo dire io, queste frasi, solenni, come vere e proprie sentenze, soccorrono ad esprimere la mia impressione, secondo la quale, anche qui, la semplicità, esteriormente spoglia, ma interiormente nutritissima di fra Leopoldo ingannò gli emendatori del testo primitivo della Divozione. Il quale, infatti, per la piaga del piede sinistro diceva:
« … Vi prego per la liberazione delle anime del Purgatorio, principalmente per quelle che molto sperano in questa Divozione »
e fu corretto così:
« … principalmente per quelle che in vita furono più devote delle vostre sante Piaghe ».
Fate attenzione con me, per favore.
Sorvolando sull'accessorio, per non dilungarci, e riferendoci soltanto all'essenziale, osservate come quello sperano è pienamente vivo e come invece questo furono è scialbamente smorto; come quel presente è in armonia e come questo passato remoto fa a pugni col resto, moto e senso della preghiera.
Nel primo è in luce, in splendida unione di vita attuale, la Chiesa purgante che spera molto dalla Divozione alle piaghe divine e per quell'angosciosa speranza riflette, di colpo, luce sulla Chiesa militante.
L'attuale rintocco dolente del penosissimo tormento purificatore rimbalza dall'al di là sull'al di qua, rianimando gl'insonni, destando i dormienti, richiamando i dimentichi, continuamente ripetendo a tutti che il fermo, assiduo, amoroso ricorso dei vivi in terra al potere ineguagliabile di quelle piaghe lenisce ed abbrevia la pena.
Quella speranza di ogni giorno, di ogni ora, di ogni minuto ci fa penetrare un dramma e implora a noi con acutissimo grido, che scuote; che deve scuotere.
Sono due mondi, in cui è chi chiama, soffrendo, per salire, e chi ascolta, operando, per alleviare. Due mondi, invisibile e visibile, in uno: per la Croce, che nel quadro occupa il primo piano, sempre, stendendo le braccia misericordiose di là e di qua.
Nel testo, corretto non c'è nulla di tutto questo.
Del quadro, si cancella il presente e si lascia il passato.
Meglio: il presente è né completo né a fuoco, il passato è un ricordo e la mediazione dei vivi in terra, svanisce come stampa su bozze.
* * *
Nel Bollettino N. 4-5 del quadrimestre luglio-ottobre 1949 avevo già accennato alla discordanza tra il vecchio ed il nuovo testo della Divozione, nella sua parte rivolta alla piaga santissima de! piede destro.
Per non ripetermi, ne ho omesso il commento ora.
Dirò soltanto che per essa fra Leopoldo implorava da Dio che molti santi germogliassero in tutti gli Ordini e Congregazioni religiose.
Autentico figlio di San Francesco, il suo spirito si alzava in ordine graduale all'abbraccio di tutti. Perciò veramente universale.
Veramente cattolico.
( Continua )
G. Gaetano di Sales
1 Mary Starkey Greig, le Creuset de l'amour - le Purgatoire, tradotto in francese da Marie René Bazin, con prefazione del P. Jules Lebreton S. J., Ed. Spes, Parigi.
2 Cfr. opera citata.
3 Cfr. opera citata.
4 Cfr. opera citata.
L'Anima del Purgatorio è la sposa: eletta, non ancora una col Cristo nella gloria, ma una col che Cristo porta il peso dei nostri peccati.
E nessuna unione di questa terra può essere paragonata a quella.
L'Anima del Purgatorio soffre ciò che Nostro Signore ha sofferto, nella misura che le necessita per « completare quel che manca alla Passione del Cristo »; e questa Passione si completerà soltanto quando la sposa sarà « presentata al Padre, gloriosa, senza ruga né macchia né adombramento, ma tutta santa e immacolata ».
Le piaghe del Cristo sono le porte del silenzio di Dio, sulla terra e nel Purgatorio, per tutte le anime.
Tutti possiamo entrarvi ed uscirne, attingendovi con sempre maggior onda le fonti della vita.
Eugenia Smet, colei che si chiamò poi Maria della Provvidenza e fondò nella seconda metà del secolo scorso la Società delle Ausiliatrici del Purgatorio, « fin dalla più tenera età appariva essere posseduta da questa passione: liberare i Morti.
Era Iddio che gliene aveva acceso il cuore.
Ed ella s'imponeva delle privazioni per le anime dei Purgatorio, pregava a lungo per loro, in ginocchio sulla ghiaia del giardino, costruiva altarini, dove s'immaginava d'ascoltare la messa per loro ed interrompeva i giochi per lanciare al Cielo una invisibile preghiera, quando la campana grande di Nostra Signora di Loos diffondeva i rintocchi dolenti dei Defunti.
Un giorno, inseguendo farfalle, s'era fermata: l'insetto, prigioniero nella rete leggera, evocava in lei un'altra prigionia: « Le Anime del Purgatorio sono nostre amiche » - aveva detto alle sue compagne di gioco, ardentemente - e sono in una prigione di fuoco, di cui noi abbiamo la chiave.
E nessuno si preoccupa di aprire loro! »
« … La liberalità stessa del Signore affaccia un problema alla mente della bimba: come potrà soddisfare i propri debiti col Cielo?
Un giorno, scopre come: « Lo so » - dice tra sé - « lo so come posso aiutare la Provvidenza. Iddio ama le Anime del Purgatorio, ma non le può liberare, perché è giusto.
Ebbene, gli darò io queste anime che ama, e domanderò a tutti di dargliene, con preghiere e piccoli sacrifici ».
E così Eugenia Smet diventò, per le Anime del Purgatorio, la provvidenza della Provvidenza.
( Continua )
5 Marie-René Bazin, cfr. op. cit.
6 stessa autrice, Editions de l'Arc, cfr. pagg. 6-8.