L'Unione Catechisti e l'Istituto dei Fratelli |
B133-A11
La ricchezza di una grande idea non si esaurisce ordinariamente in una sola realizzazione, ma si attua in varie realtà, tanto più numerose quanto più feconda è l'idea stessa.
Questo è assai evidente nelle famiglie religiose, la cui molteplicità si potrebbe ridurre ad alcuni schemi, sui quali tutte si sono modellate.
Si osservi per esempio quante istituzioni sono state ispirate dall'idea di S. Benedetto, di S. Francesco, di S. Ignazio, ecc.
S. Giovanni Battista de La Salle è appunto l'iniziatore di un movimento che ha avuto una grandiosa realizzazione nell'Istituto dei Fratelli di S. C. e che ha ispirato pure altri istituti, maschili e femminili.
Il numero di Luglio 1951 del « Bulletin de l'Institut des Frères des Écoles Chrétiennes » ne reca un lungo elenco e ad essi è dedicato.
Fra questi l'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e M, I. è segnata in prima linea e, unica fra tutti, risulta « Affiliata » all'Istituto dei Fratelli.
Tra l'Unione Catechisti e l'Istituto dei Fratelli non vi sono soltanto delle relazioni ideali, come per tutti gli altri elencati nel citato Bollettino, ma vi sono relazioni più strette, di carattere storico e costituzionale.
L'Unione Catechisti ha una derivazione diretta dall'Istituto dei Fratelli, è piantata nello stesso ceppo, perché il suo fondatore è un Fratello delle S. C.; è nutrita alla stessa sorgente, che è la dottrina di S. Giov. Batt. de La Salle e la tradizione lasalliana; è a lui strettamente collegata anche nella sua struttura, perché un Fratello d. S. C. fa parte di tutti i suoi Consigli direttivi; cosicché nel definirne i rapporti, sorge spontanea alla mente l'idea di parentela.
Certo, nessun essere vivente riproduce esattamente il proprio genitore, perché al suo formarsi intervengono sempre vari elementi, come nessun fiume deriva da un'unica sorgente, quantunque ne abbia una principale.
L'Istituto dei Catechisti è affine a quello dei Fratelli, ma non uguale.
Attinge alla stessa sorgente, ma non in modo esclusivo.
Ha uno scopo analogo, ma non identico. Ha dei metodi simili, ma non precisi.
In ciò che vi è di comune si rivela la fecondità dell'identica origine: in ciò che vi è di diverso, appare il diverso compito e la giustificazione del sorgere del nuovo Istituto.
Da tutti gli elementi deriva una complementarietà reciproca veramente ammirabile, formatasi provvidenzialmente e in cui si riflette chiaramente un disegno divino, talché i due Istituti convengono reciprocamente, si potenziano a vicenda, riverberano come i raggi di due fiamme.
L'idea dell'Unione è nata in un secondo noviziato di Fratelli, cioè in un ambiente dove le opere dell'Istituto in tutto il mondo vengono esaminate e studiate per far tesoro della esperienza di tutti.
È in questo ambiente che il Fr. Teodoreto ha visto la possibilità per i giovani educati dai Fratelli di entrare nello stato di perfezione, pur restando nella loro condizione sociale di vita.
E realizzando questo ardito disegno il Fr. Teodoreto ha mostrato la ricca vitalità del suo Istituto, non solo in estensione, ma anche in profondità spirituale, e la grande modernità della sua impostazione.
E come poteva il Fr. Teodoreto non trasmettere ai suoi discepoli lo spirito del suo Istituto e cioè quel profondo spirito di fede a cui egli stesso si era formato e che costituisce il fondamento posto da S. Giovanni Battista de La Salle alla sua opera?
Però la Provvidenza ha disposto che l'intervento di Fra Leopoldo richiamasse i giovani dell'Unione e gli stessi Fratelli delle Scuole Cristiane all'oggetto principale della fede, che è Gesù Crocifisso.
È assai notevole che la divozione al Crocifisso, che forma il tratto più caratteristico dell'Unione Catechisti, non sia stata affidata ai Catechisti ma ai Fratelli, affinché essi per primi attingessero a questa sorgente e poi ne diffondessero le acque a tutto il mondo.
Fra Leopoldo non ha aggiunto nulla all'Istituto di S. Giovanni Battista de La Salle, ma ha contribuito a mettere in luce un grande elemento della sua spiritualità ed a farlo sempre più grandeggiare.
In tal modo il Crocifisso è diventato il più potente vincolo di unione tra i catechisti ed i Fratelli.
Ma non l'unico. Altri vincoli numerosi sono le affinità di scopo e di metodi, e la stessa organizzazione.
Nella divisione dei compiti che lo Spirito Santo assegna ad ogni uomo come ad ogni istituzione, ci pare di intendere che all'Istituto dei Fratelli sia stata affidata la missione di diffondere la verità per mezzo della Scuola.
Della verità, e quindi non l'esercizio della misericordia corporale, ma di quella spirituale.
Bella verità piena però e quindi non limitata all'ordine naturale, ma illuminata dallo spirito di Fede, per cui le scuole sono cristiane e non soltanto umane.
E infine per mezzo della scuola, che è assai più per la massima parte lavoro di volgarizzazione e di adattamento di verità precedentemente elaborate, e ciò stabilisce un metodo, che non è ad esempio quello dell'alta speculazione e dell'oratoria, ma della pedagogia.
Ogni Fratello è dedicato alla scuola e solo alla scuola.
Ne è il sacerdote e per questo sacerdozio ha sacrificato non solo ogni successo umano, ma anche ogni più alto ministero religioso.
Analoga è l'impostazione dei catechisti. Anch'essi hanno per fine la diffusione capillare della verità rivelata, per mezzo del catechismo.
Ciò che non fanno nella scuola lo fanno nell'ambiente di famiglia, di lavoro e di società, ovunque la Provvidenza Divina li ha collocati, dove mirano a portare la verità da essi posseduta e vissuta, in modo da illuminare ed elevare tutta l'esplicazione della concreta attività umana.
I catechisti, uniti ai Fratelli nel sacrificio della consacrazione a Dio, nella abnegazione della laicità, nell'altezza delle mire apostoliche, continuano il lavoro dei Fratelli nella scuola, ne mostrano l'efficacia e vi aggiungono quello che solo la vita vissuta vi può aggiungere di esperienza ambientale.
Gli insegnamenti della scuola si concretano nelle opere di ogni giorno e di ogni campo di lavoro umano, si riflettono e si moltiplicano negli innumerevoli rapporti fra gli uomini, che la vita stabilisce, e infine ritornano alla scuola in frutti di esperienza e tesori di nuove conquiste.
Da questa visione di insieme, per quanto sommaria, balza un programma apostolico vastissimo, aderente alla vita fino a confondersi con essa, perfettamente rispondente ai bisogni dei tempi e perciò potentemente efficace.
Esso si viene delineando e realizzando a poco a poco col ritmo delle cose di Dio che sembrano tardare, ma che arrivano senza fallo al tempo voluto, non per l'apporto di umani accorgimenti, ma per il diretto intervento di quella Provvidenza che governa il mondo.
C. T.