Il Matrimonio

B302-A5

Gocce di catechesi

Il Matrimonio: caratteristiche irrinunciabili - Incompatibilità con divorzio e omosessualità

Michelangelo: "La Creazione della donna" e "Il peccato originale". ( Vaticano - Cappella Sistina )

Avvertenza. I testi riportati sono tratti prevalentemente dal Documento della Congregazione per la dottrina della fede: "Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali", del 3 giugno 2003, a firma dall'allora Prefetto Card. Ratzinger.

Le altre citazioni, in prevalenza tratte dalla Filosofia del Diritto del b. A. Rosmini, sono completate con l'indicazione delle fonti.

Si ringraziano per i preziosi suggerimenti: Fr. Igino Trisoglio e il prof. Rinaldo Bertolino

. Il Matrimonio, istituito da Dio.

1. Quali sono la natura e le caratteristiche irrinunciabili del matrimonio?

Il matrimonio non è una qualsiasi unione tra persone umane.

Esso è stato fondato dal Creatore, con una sua natura, proprietà essenziali e finalità.1

Nessuna ideologia può cancellare dallo spirito umano la seguente certezza: esiste matrimonio soltanto tra due persone di sesso diverso, che per mezzo della reciproca donazione personale, loro propria ed esclusiva, tendono alla comunione delle loro persone.

In tal modo si perfezionano a vicenda, per collaborare con Dio alla generazione e alla educazione di nuove vite.2

2. Il suddetto insegnamento, che è quello della Chiesa, è isolato e di fede, o è condiviso da altre culture?

Tale insegnamento sul matrimonio e sulla complementarietà dei sessi ripropone una verità evidenziata dalla ragione e riconosciuta come tale da tutte le grandi culture del mondo.3

Il fatto che il Matrimonio sia stato elevato da Gesù a sacramento, ossia a un fatto di fede, è proprio perché esso si innesta in una realtà insita nella natura umana.

3. La Rivelazione ha confermato la verità naturale sul matrimonio?

La verità naturale sul matrimonio è stata confermata dalla Rivelazione contenuta nei racconti biblici della creazione, che sono espressione anche della saggezza umana originaria, nella quale si fa sentire la voce della natura stessa.4

4. Quali sono i dati fondamentali del disegno del Creatore sul matrimonio, di cui parla il libro della Genesi?

Sono essenzialmente tre: la complementarietà sessuale, la comunione di vita tra l'uomo e la donna, la fecondità.5

5. In che consiste la complementarietà sessuale?

L'uomo è stato creato "maschio e femmina" ( Gen 1,27 ).

L'uomo e la donna hanno uguale dignità in quanto persone, e sono complementari in quanto maschio e femmina.

La sessualità fa parte della sfera biologica, ma viene elevata nella creatura umana ad un nuovo livello, quello personale, dove corpo e spirito si uniscono.6

6. Come si attua la comunione di vita tra l'uomo e la donna?

Si attua nel matrimonio: "Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne" ( Gen 2,24 ).7

7. La fecondità è frutto di tale comunione?

Nel progetto di Dio l'unione dell'uomo e della donna è una partecipazione speciale alla sua opera creatrice.

Infatti Egli li benedisse con le parole: "Siate fecondi e moltiplicatevi" ( Gen 1,28 ).

La complementarietà dei sessi e la fecondità appartengono alla natura stessa dell'istituzione del matrimonio.8

8. Il matrimonio per i Cristiani è sacramento?

L'unione matrimoniale tra l'uomo e la donna è stata elevata da Cristo alla dignità di sacramento.

Per la dottrina cattolica il matrimonio cristiano è segno efficace dell'alleanza di Cristo e della Chiesa ( Ef 5,32 ).

Questo significato cristiano del matrimonio conferma e rafforza il valore profondamente umano dell'unione matrimoniale tra l'uomo e la donna ( Mt 19,3-12; Mc 10,6-9 ).9

9. La complementarietà dei sessi è legge di natura?

Fra le molteplici peculiarità della natura umana, la principale è la diversità dei sessi.

Ma questa diversità, invece d'impedire la piena unione di due persone per mancanza di uniformità, crea una mirabile e feconda complementarietà.10

10. L'unione dei sessi coinvolge lo spirito?

Ciò che è umano coinvolge lo spirito: un abbraccio, una stretta di mano, se compiuti coscientemente, comunicano qualcosa di spirituale, e fanno percepire l'animo dell'altra persona.

A maggior ragione ciò avviene nell'atto di piena donazione tra un uomo e una donna, nell'atto sessuale.

Anzi, tale atto che già per sua natura è reciprocamente invasivo, comporta una vitale comunicazione tra le due persone, e conferma pienamente l'espressione biblica "i due saranno una sola carne" ( nel linguaggio scritturale s'intende un corpo vivente e animato ).

Una tale unione è vitale, e da essa può scaturire una nuova vita.11

11. L'unione dei sessi trova la sua dignità nel matrimonio?

L'unione sessuale deve avvenire in quella pienezza di unione, materiale e spirituale, cui le culture e i linguaggi di tutti i popoli hanno riservato un nome specifico, ricco di decoro, quello di matrimonio.12

. L'indissolubilità è inerente al matrimonio

12. L'indissolubilità è connaturale al matrimonio?

Per esigenza naturale, il matrimonio è l'unione piena e totale dell'uomo e della donna.

Tale unione non sarebbe piena, se non fosse indissolubile.

L'indissolubilità procede dalla natura del matrimonio.13

13. L'essere "una sola carne " è compatibile con il divorzio?

Si realizza una radicale intimità tra gli sposi nell'atto sessuale, non solo sul piano fisico, ma anche nella comunicazione delle anime, tanto da costituire una sola natura, pur nella distinzione delle persone.

E la dignità della persona umana comporta che l'aver costituito una sola natura non sia compatibile con la sua scissione, come se si trattasse di semplice elemento materiale separabile o, quanto al tempo, della provvisorietà di un momento.

14. La vita generata dall'atto sessuale attesta indelebilmente la fusione delle nature dei genitori?

Secondo il disegno divino, l'unione sessuale è strutturata, oltre che per la fusione fisica e spirituale degli sposi, per generare una nuova vita, verificandosi determinate condizioni.

La nuova vita ha una sua individualità e dignità personale, ma porta altresì i caratteri indelebili della donazione dei genitori, e ne attesta irrevocabilmente l'amore: la separazione e il divorzio contraddicono quella specificità che è l'essere "una sola carne".

15. L'educazione dei figli postula l'inseparabilità dei genitori?

L'esigenza emerge con maggiore evidenza considerando il grave obbligo dei genitori, e il diritto dei figli di essere educati: a parere concorde di pedagoghi e di psicologi, l'educazione dei figli è debole se non proviene dalla "costante ed equilibrante presenza di entrambi i genitori.14

E poiché l'educazione dura per tutta la vita, ne deriva l'esigenza dell'indissolubilità, come già insegnava il grande S. Tommaso d'Aquino.15

16. Paradossalmente, lo stesso divorzio postula l'indissolubilità?

Poiché la famiglia non è un semplice consorzio privato, ma ha una rilevanza pubblica, quale cellula della società, ne deriva che la stessa introduzione degli istituti della separazione legale dei coniugi e del divorzio, se pure in contrasto - almeno quest'ultimo - con l'indissolubilità, ne attestano tuttavia l'esigenza, altrimenti non sarebbero regolati da norme e condizioni.

Per cui lo stesso divorzio, nel ledere l'indissolubilità, ne fa brillare in qualche modo l'eccellenza, dato che non sta alla semplice decisione dei coniugi dissolvere un matrimonio, ma occorre l'intervento dello Stato.

17. L'indissolubilità, come risulta dalla Bibbia, è ribadita dal diritto divino?

Il primo uomo ha pronunciato le solenni parole colle quali espresse la natura del matrimonio: "Questa sì! È osso delle mie ossa, carne della mia carne.

Si chiamerà Donna perché è stata tratta dall'uomo.

Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre, si unirà alla sua donna e i due saranno una cosa sola" ( Gen 2,23-24 ).

Questa era la legge naturale che veniva promulgata; la quale si può chiamare divina in quanto è Dio l'autore della natura e la fonte del lume della ragione.16

18. L'indissolubilità è sancita dal diritto sacramentale della Chiesa?

Dio prevede per l'uomo e la donna un insolubile vincolo sacramentale, dando loro la grazia per viverlo finché rimangono sulla terra con una carità simile a quella che unisce Gesù Cristo colla sua Chiesa, ovvero Dio con l'umanità.17

. Irriducibilità delle unioni omosessuali al matrimonio

19. Le unioni omosessuali possono essere assimilate al matrimonio?

Non esiste fondamento alcuno18 per assimilare o stabilire analogie, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia.

Il matrimonio è santo, mentre le relazioni omosessuali contrastano con la legge morale naturale.

Gli atti omosessuali "precludono all'atto sessuale il dono della vita.

Non sono il frutto di una vera complementarietà affettiva e sessuale.

In nessun modo possono essere approvati".19

20. Come sono considerate nella Sacra Scrittura le relazioni omosessuali?

Nella Sacra Scrittura20 le relazioni omosessuali "sono condannate come gravi depravazioni ( Rm 1,24-27; 1 Cor 6,10; 1 Tm 1,10 ).

La Scrittura non afferma che chi manifesta questa inclinazione ne sia personalmente responsabile, ma attesta che gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati".21

Lo stesso giudizio morale si ritrova in molti scrittori ecclesiastici dei primi secoli22 ed è stato unanimemente accettato dalla Tradizione cattolica.

21. Come devono essere accolte le persone con tendenze omosessuali?

Secondo l'insegnamento della Chiesa23, gli uomini e le donne con tendenze omosessuali devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza.

A loro riguardo si eviterà ogni ingiusta discriminazione".24

Tali persone sono chiamate come gli altri cristiani a vivere la castità.25

L'inclinazione omosessuale è "oggettivamente disordinata"26 e le pratiche omosessuali "sono peccati gravemente contrari alla castità".27

Michelangelo - Sacra Famiglia Firenze - Galleria degli Uffizi


1 Cfr,. Concilio Vaticano II, Gaudium et spes, n. 48.

2 Documento citato del 3/6/2005 ( in seguito indicato come Due )

3 Cfr. ibidem, n. 2.

4 Ibidem, n. 3.

5 Ibidem, n. 3.

6 Ibidem, n. 3.

7 Ibidem, n..3.

8 Ibidem, n. 3.

9 Ibidem, n. 3.

10 Cfr. A. Rosmini, Filosofia del Diritto. n. 1056.

11 Cfr. ibidem, nn. 1056-1064. A parte il linguaggio usato, i concetti sono tratti dall'op. cit.

12 Cfr. ibidem, n. 1084.

13 Cfr. ibidem, n.1241

14 Cfr. Isabella Bossi Fedrigottì, "I nostri figli senza maestri", articolo difendo del Corriere della Sera del 30.4.2009.

15 Cfr. S. Tommaso d'Aquino, Summa teologica, suppl., q.67, a.l

16 Cfr. A. Rosmini, ibidem, n. 1242.

17 Cfr. ibidem, n. 1245.

18 Doc,n.4.

19 Catechismo della Chiesa cattolica, n. 2357.

20 Doc,n.4.

21 Congregazione per la Dottrina della Fede, Dichiarazione "Persona ima/nana", 29 dicembre 1975, n. 8.

22 Cfr. per esempio S.Policarpo, Lettera ai Filippesi, V, 3; S. Giustino, Prima Apologià, 27, 1-4; Atenagora, Supplica per i cristiani, 34.

23 Doc, n.4.

24 Catechismo della Chiesa Cattolica, n.2358. Cfr. Congregazione per la Dottrina della fede. Lettera sulla cura pastorale delle persone omosessuali, 1° ottobre 1986, n. 10.

25 Cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2359; Congregazione per la Dottrina della Fede, Lettera sulla cura pastorale delle persone omosessuali, 1° ottobre 1986, n. 12.

26 Catechismo della Chiesa Cattolica, n.2358.

27 Ibidem., n.2396.