Compendio Dottrina sociale della Chiesa |
201 La giustizia è un valore, che si accompagna all'esercizio della corrispondente virtù morale cardinale.441
Secondo la sua più classica formulazione, « essa consiste nella costante e ferma volontà di dare a Dio e al prossimo ciò che è loro dovuto ».442
Dal punto di vista soggettivo la giustizia si traduce nell'atteggiamento determinato dalla volontà di riconoscere l'altro come persona, mentre, dal punto di vista oggettivo, essa costituisce il criterio determinante della moralità nell'ambito inter-soggettivo e sociale.443
Il Magistero sociale richiama al rispetto delle forme classiche della giustizia: quella commutativa, quella distributiva, quella legale.444
Un rilievo sempre maggiore ha in esso acquisito la giustizia sociale445 che rappresenta un vero e proprio sviluppo della giustizia generale, regolatrice dei rapporti sociali in base al criterio dell'osservanza della legge.
La giustizia sociale, esigenza connessa alla questione sociale, che oggi si manifesta in una dimensione mondiale, concerne gli aspetti sociali, politici ed economici e, soprattutto, la dimensione strutturale dei problemi e delle correlative soluzioni.446
202 La giustizia risulta particolarmente importante nel contesto attuale, in cui il valore della persona, della sua dignità e dei suoi diritti, al di là delle proclamazioni d'intenti, è seriamente minacciato dalla diffusa tendenza a ricorrere esclusivamente ai criteri dell'utilità e dell'avere.
Anche la giustizia, sulla base di tali criteri, viene considerata in modo riduttivo, mentre acquista un più pieno e autentico significato nell'antropologia cristiana.
La giustizia, infatti, non è una semplice convenzione umana, perché quello che è « giusto » non è originariamente determinato dalla legge, ma dall'identità profonda dell'essere umano.447
203 La piena verità sull'uomo permette di superare la visione contrattualistica della giustizia, che è visione limitata, e di aprire anche per la giustizia l'orizzonte della solidarietà e dell'amore: « Da sola, la giustizia non basta.
Può anzi arrivare a negare se stessa, se non si apre a quella forza più profonda che è l'amore ».448
Al valore della giustizia, infatti, la dottrina sociale accosta quello della solidarietà, in quanto via privilegiata della pace.
Se la pace è frutto della giustizia, « oggi si potrebbe dire, con la stessa esattezza e la stessa forza di ispirazione biblica ( Is 32,17; Gc 3,18 ): Opus solidaritatis pax, la pace come frutto della solidarietà ».449
Il traguardo della pace, infatti, « sarà certamente raggiunto con l'attuazione della giustizia sociale e internazionale, ma anche con la pratica delle virtù che favoriscono la convivenza e ci insegnano a vivere uniti, per costruire uniti, dando e ricevendo, una società nuova e un mondo migliore ».450
Indice |
441 | San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, I-II, q. 6 |
442 |
Cat. Chiesa Cat. 1807; San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, II-II, q. 58, a. 1 « iustitia est perpetua et constans voluntas ius suum unicuique tribuendi » |
443 | Giovanni XXIII, Pacem in terris |
444 | Cat. Chiesa Cat. 2411 |
445 |
Cat. Chiesa Cat. 1928-1942; Cat. Chiesa Cat. 2425-2449; Cat. Chiesa Cat. 2832; Pio XI, Divini Redemptoris |
446 | Giovanni Paolo II, Laborem Exercens 2 |
447 | Giovanni Paolo II,
Sollicitudo Rei Socialis 40; Cat. Chiesa Cat. 1929 |
448 | Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2004, 10 |
449 | Giovanni Paolo II, Sollicitudo Rei Socialis 39 |
450 | Giovanni Paolo II, Sollicitudo Rei Socialis 39 |