Compendio Dottrina sociale della Chiesa |
552 Tra gli ambiti dell'impegno sociale dei fedeli laici emerge anzitutto il servizio alla persona umana: la promozione della dignità di ogni persona, il bene più prezioso che l'uomo possiede, è il compito « essenziale, anzi, in un certo senso, il compito centrale e unificante del servizio che la Chiesa e, in essa, i fedeli laici sono chiamati a rendere alla famiglia degli uomini ».1155
La prima forma in cui si assolve tale compito consiste nell'impegno e nello sforzo per il proprio rinnovamento interiore, perché la storia dell'umanità non è mossa da un determinismo impersonale, ma da una costellazione di soggetti dai cui atti liberi dipende l'ordine sociale.
Le istituzioni sociali non garantiscono da sé, quasi meccanicamente, il bene di tutti: « l'interno rinnovamento dello spirito cristiano »1156 deve precedere l'impegno di migliorare la società « secondo lo spirito della Chiesa, rassodandovi la giustizia e la carità sociale ».1157
Dalla conversione del cuore scaturisce la sollecitudine per l'uomo amato come fratello.
Questa sollecitudine fa comprendere come un obbligo l'impegno di risanare le istituzioni, le strutture e le condizioni di vita contrarie alla dignità umana.
I fedeli laici devono perciò adoperarsi contemporaneamente per la conversione dei cuori e per il miglioramento delle strutture, tenendo conto della situazione storica e usando mezzi leciti, al fine di ottenere istituzioni in cui la dignità di tutti gli uomini sia veramente rispettata e promossa.
553 La promozione della dignità umana implica anzitutto l'affermazione dell'inviolabile diritto alla vita, dal concepimento sino alla morte naturale, il primo tra tutti e condizione per tutti gli altri diritti della persona.1158
Il rispetto della dignità personale esige, inoltre, il riconoscimento della dimensione religiosa dell'uomo, che non è « un'esigenza semplicemente "confessionale", bensì un'esigenza che trova la sua radice inestirpabile nella realtà stessa dell'uomo ».1159
Il riconoscimento effettivo del diritto alla libertà di coscienza e alla libertà religiosa è uno dei beni più alti e dei doveri più gravi di ogni popolo che voglia veramente assicurare il bene della persona e della società.1160
Nell'attuale contesto culturale, singolare urgenza assume l'impegno a difendere il matrimonio e la famiglia, che può essere assolto adeguatamente solo nella convinzione del valore unico e insostituibile di queste realtà in ordine all'autentico sviluppo della convivenza umana.1161
Indice |
1155 | Giovanni Paolo II, Christifideles Laici 37 |
1156 | Pio XI, Quadragesime anno |
1157 | Pio XI, Quadragesime anno |
1158 | Congreg. per la Dottrina della Fede, Istr. Donum vitae ( 22 febbraio 1987 ) |
1159 | Giovanni Paolo II, Christifideles Laici 39 |
1160 | Giovanni Paolo II, Christifideles Laici 39 |
1161 | Giovanni Paolo II, Familiaris consortio 42-48 |