Gaudium et spes

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La comunità degli uomini

24 L'indole comunitaria dell'umana vocazione nel piano di Dio

Iddio, che ha cura paterna di tutti, ha voluto che tutti gli uomini formassero una sola famiglia e si trattassero tra loro come fratelli.

Tutti, infatti, creati ad immagine di Dio « che da un solo uomo ha prodotto l'intero genere umano affinché popolasse tutta la terra » ( At 17,26 ), sono chiamati al medesimo fine, che è Dio stesso.

Perciò l'amor di Dio e del prossimo è il primo e più grande comandamento.

La sacra Scrittura, da parte sua, insegna che l'amor di Dio non può essere disgiunto dall'amor del prossimo, « e tutti gli altri precetti sono compendiati in questa frase: amerai il prossimo tuo come te stesso.

La pienezza perciò della legge è l'amore » ( Rm 13,9; 1 Gv 4,20 ).

È evidente che ciò è di grande importanza per degli uomini sempre più dipendenti gli uni dagli altri e per un mondo che va sempre più verso l'unificazione.

Anzi, il Signore Gesù, quando prega il Padre perché « tutti siano una cosa sola, come io e tu siamo una cosa sola » ( Gv 17,21 ), aprendoci prospettive inaccessibili alla ragione umana, ci ha suggerito una certa similitudine tra l'unione delle Persone divine e l'unione dei figli di Dio nella verità e nell'amore.

Questa similitudine manifesta che l'uomo, il quale in terra è la sola creatura che Iddio abbia voluto per se stesso, non possa ritrovarsi pienamente se non attraverso un dono sincero di sé. ( Lc 17,33 )

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