Una storia a due: Gesù Crocifisso e Fra Leopoldo

Inizio di secolo

Per circa due anni, fra Leopoldo vive così: "Attendevo ai miei lavori in convento", come egli scrive con semplicità.

Preghiera, lavoro, silenzio.

Ma a Torino, fra Leopoldo ha gli occhi aperti sulla Chiesa e sul mondo.

È il tempo in cui si avvia la grande industria e aumenta la classe di coloro che vivono, o faticano a vivere, soltanto del loro lavoro, il proletariato urbano, costituito spesso da gente che viene dalle campagne in cerca di lavoro.

Si diffonde di più l'istruzione e una nuova consapevolezza individuale e sociale.

Dilagano le idee, da una parte del liberalismo, dall'altra del socialismo, accomunate in una visione laica della vita e del mondo, in cui non c'è posto per Dio.

L'infanzia e la gioventù, secondo i nuovi sedicenti maestri, dovrebbe essere educata nel rifiuto del Cattolicesimo, considerato un relitto del passato, nel culto dell'uomo come unica regola per se stesso.

L'emigrazione diffusa, da parte di singoli e di famiglie, in cerca di fortuna, oltre i confini d'Italia e d'Europa, verso le Americhe, sradica numerosi credenti dalla Tradizione cattolica in cui sono vissuti per buttarli nell'indifferenza verso Dio.

Torino riceve però il benefico influsso di numerosi santi che annunciano Gesù e il suo Vangelo, la fedeltà al Papa e alla Chiesa, in modo assai efficace nei tempi nuovi.

Molti di questi santi, tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, sono ancora vivi e operosi: sacerdoti illustri come don Leonardo Murialdo, i fratelli Canonici Giovanni e Luigi Boccardo, i salesiani don Rua, don Rinaldi, don Cojazzi, con il loro amore intenso alla gioventù.

Laici come Paolo Pio Perazzo.

Sono solo alcuni nomi.

È difficile trovare un'altra città come Torino, una regione come il Piemonte che abbia tanti santi operosi quasi nel medesimo periodo.

Nell'estate 1903, dopo un lungo luminoso pontificato torna a Dio Leone XIII. Il 4 agosto 1903 viene eletto Papa Pio X, il quale, con il programma di "ricapitolare tutte le cose in Cristo", richiamerà la Chiesa alla difesa della Verità del Credo Cattolico, al Catechismo ai piccoli e ai grandi, in chiarezza e semplicità.

Sarà il santo Pontefice che porrà in modo straordinario Gesù Eucaristico al centro della vita sacerdotale e cristiana: sacerdoti, religiosi e fedeli, dovranno essere santi e apostoli per Lui, per amarlo e adorarlo, per farlo conoscere, amare e adorare.

Fra Leopoldo è al corrente degli avvenimenti della Chiesa e del mondo del suo tempo e vi porta il suo contributo più alto che ci sia: un'intensa vita di unione con Gesù.

Prega, offre, ama, si immedesima con Lui, in sintonia, in modo singolare con il Papa Pio X.

Più ancora di quando era nel mondo, il suo grandissimo unico Amore è Gesù Crocifisso e Eucaristico.

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