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54. La carità nel Servo di Dio apparve eroica fin dalla fanciullezza.
Difatti fin da fanciullo si vide tutto intento nel servizio di Dio, osservando scrupolosamente e con vera intima gioia quanto spettava al servizio di Dio.
I suoi compaesani ricordano sempre con quanta pietà egli pregasse in chiesa, in casa, ecc.
- Come proveranno ecc.
55. - Egli aveva ardente desiderio di conoscere la vita dei Santi e di imitarli.
Spinto dall'amore a Dio, egli cercava di apprendere quelle virtù che ammirava nei Santi, specialmente di quelli a lui prediletti, come S. Luigi Gonzaga, di cui portava il nome e per ciò ottenere pregava intensamente.
- Come proveranno ecc.
56. - Per l'amore che portava a Dio Egli quando era ancora al paese, chiamava attorno a sè e radunava in una cappella del paese gli uomini e le donne per la recita del rosario e di altre preghiere e tutti notavano con qual fervore e devozione egli pregava tanto da aver anche il volto come trasfigurato.
- Come proveranno ecc.
57. - Diventato Frate Minore potè ancor più darsi alle effusioni di amar Divino.
Dimostrava l'eroismo della carità verso Dio non solo con l'osservanza delle regole francescane, ma nel conservare una purezza di coscienza perfetta, per cui temeva anche l'ombra del peccato.
L'offesa di Dio è quanto lo facesse soffrire di più.
- Come proveranno ecc.
58. Fu precisamente per l'orrore che aveva a tutto ciò che può offendere Dio che egli istitui la « Devozione a Gesù Crocifisso » che ha appunto come fine la conversione dei peccatori.
Desiderava che quella devozione fosse diffusa in mezzo ai fedeli, sicuro di ottenere così molte conversioni e riparazioni ai peccati che si commettono nel mondo.
- Come proveranno ecc.
59. - Quando pregava pareva che non capisse più altra cosa, non era disturbato da quanto avveniva intorno a lui.
Sopratutto prima e dopo la S. Comunione non pareva più di questo mondo.
Lo si vedeva assorto e sorridente e spesso lasciava fuggire parole come se fosse in una conversazione con Dio e rapito fuori dei sensi.
Chiunque lo vedeva in quei momenti era convinto che l'amore che F. Leopoldo Maria aveva per Dio non era cosa ordinaria.
- Come proveranno ecc.
60. - Ogni sera dopo cena passava lunghe ore in meditazione e preghiera, davanti all'altare in cui si conserva l'Eucaristia, nella Cappella della Madonna del S. Cuore.
Si prostrava fino a terra e vi rimaneva lungamente in tale posizione.
La preghiera si prolungava per alcune ore della notte e solo dopo aver sfogato tutto il suo fervore si ritirava silenziosamente in sua camera.
E questo metodo durò tutta la vita sua.
- Come proveranno ecc.
61. - La sua eroica carità è dimostrata pure dal suo amore veramente straordinario a Gesù Crocifisso.
L'amore ai dolori di Gesù fu la sua caratteristica per tutta la vita.
Tre e più volte al giorno egli faceva l'adorazione al Crocifisso.
Inginocchiato sul pavimento della sua camera, col crocifisso in mano figgeva gli occhi sul divino paziente e pregava fervorosamente.
È in quei momenti che egli spesso sentiva la voce interna che gli parlava e lo obbligava a scrivere.
- Come proveranno ecc.
62. - L'amore che portò alla Madre di Dio Immacolata è pure una prova della sua carità eroica verso Dio.
Propagò la devozione alla Immacolata che egli stesso compose e a tutti raccomandava di, amare Maria Immacolata e ne dava esempi continui, sia con le visite frequenti che egli faceva alla Madonna nella cappella di Nostra Signora del S. Cuore eretta in S. Tommaso, sia con le altre preghiere che quotidianamente innalzava a Lei con giaculatorie ecc.
- Come proveranno ecc.
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