16 - I peccati capitali: Sensualità - La gola, rimedi

Il piacere non è mai un fine ma è un mezzo

esso in sé non è cattivo ma ci è stato dato da Dio per renderci più facili certe azioni nell'adempimento dei nostri doveri

quindi deve essere subordinato alla retta ragione illuminata dalla fede perché anche questo dono di Dio è "segno" come è "segno" tutta la creazione.

"Io sono il pane della vita chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete ...

se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita ...

la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda." ( Gv 6,32-35.48-58 )

"Chiunque beve di quest'acqua ( del pozzo ) avrà di nuovo sete; ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna." ( Gv 4,10.14; Is 55,1-2; Regole art 18,7

Bisogna cibarsi con intenzione retta e soprannaturale

"Chi mangia, mangia per il Signore, dal momento che rende grazie a Dio; anche chi non mangia, se ne astiene per il Signore e rende grazie a Dio." ( Rm 14,6-8; Rm 6,16-17 )

non da animale che cerca solo il piacere

"Trattatelli" - Lo spirito di fede pagg 68-70.74.78.80

non da ragionatore che cerca l'intenzione onesta

"Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio." ( Mt 4,1-4; Nm 8,2-3 )

ma da cristiano che si nutre per poter lavorare per la gloria di Dio

con riconoscenza per il pane quotidiano dono di Dio

"Dacci oggi il nostro pane quotidiano." ( Mt 6,11 )

con umiltà perché non meritiamo il pane che mangiamo

"( il ) Padre vostro celeste, ... fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti." ( Mt 5,45 )

con amore utilizzando le energie ricuperate per il servizio di Dio e del prossimo

il pasto preso insieme è "segno" di unità

"Poiché c'è un solo pane noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo: tutti infatti partecipiamo dell'unico pane." ( 1 Cor 10,14-18.20-22; 1 Cor 11,20-34 )

seguendo l'insegnamento di S. Paolo

"Sia dunque che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi cosa, fate tutto per la gloria di Dio." ( 1 Cor 10,31 )

Bisogna essere sobrii osservando la giusta misura

"Il regno di Dio infatti non è questione di cibo o di bevanda ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo." ( Rm 14,17; Regole art, 57,5 )

mangiare per conservare le energie necessarie all'adempimento dei nostri doveri

ci permetterà di evitare gli eccessi a vantaggio della salute

mangiare per vivere

mangiare sanamente per vivere sanamente

levarsi da mensa conservando ancora un pò di appetito evitando il senso della pesantezza per l'eccesso di cibo o di bevanda.

Pratica della mortificazione

per controllare la tendenza alla sensualità

privarsi a volte di qualche alimento che piace

svincolare l'anima dalla servitù dei sensi

ciò permette di avere maggiore libertà interiore per la preghiera e per lo studio e si evitano molte tentazioni pericolose

per conservare il dominio della volontà

abituarsi a fare una mortificazione ad ogni pasto

piccole rinunce che aiutano a rafforzare la volontà senza nuocere alla salute

abituarsi a mangiare un pò di ciò che non piace

aggiungere a queste piccole rinunzie qualche intenzione

riparare al male di coloro che vivono per mangiare

offrire, nel Corpo di Cristo, un bene per coloro che soffrono la fame

uso moderato delle bevande alcoliche

è una delle mortificazioni più utili

astenersi per qualche tempo dagli alcolici

specialmente quando non se ne sente la necessità ( Regole art 63,10 )

Letture

Rm 8 - Essere spirituali e non più carnali

Trattatelli - "Lo spirito di fede"

Tanquerey Cap 4 n. 869-872