Sacrum commercium |
[2001] 43. « Ora mentre essi camminavano infiammati di tanto amore per Cristo, l'Avarizia, assunto il nome di " Discrezione ", cominciò a dire loro: " Non mostratevi così rigidi con gli uomini, né vogliate disprezzare a questo modo le loro attestazioni di onore, ma siate amabili con loro, e la gloria che vi è offerta non rifiutatela esternamente, basta che lo facciate con grande cura nel vostro interno.
E cosa buona avere l'amicizia dei re, godere fama presso i principi, avere familiarità coi potenti, perché quando essi vi fanno onore e si alzano riverenti e vi corrono incontro, molti che vedono queste cose, edificati dal loro esempio, più facilmente si convertono a Dio ».
[2002] 44. « E quelli, visto il vantaggio, accettarono il consiglio ricevuto, ma non guardandosi dal laccio posto lungo la strada, finirono coll'abbracciare di nuovo e senza riserve la gloria e gli onori mondani.
Ritenevano di essere tali nell'intimo, quali fuori si andava dicendo, e affidavano la loro gloria alla bocca degli uomini, come le vergini stolte ai venditori di olio e il servo infingardo al terreno.
Ma gli uomini, che li credevano tanto virtuosi nell'animo quanto appariva esteriormente, volentieri offrivano ad essi i loro beni in penitenza dei propri peccati.
Pure, all'inizio, essi trattavano ogni cosa come sterco, dicendo: " Noi siamo poveri e desideriamo restare sempre poveri, non vogliamo le vostre cose, ma voi.
Quando abbiamo di che mangiare e di che coprirci, di questo siamo contenti, perché vanità delle vanità, e tutto è vanità ".
Perciò di giorno in giorno cresceva verso di loro la devozione degli uomini, cosicché molti tra costoro cominciarono a disamorarsi dei loro beni, vedendoli disprezzati a tal modo dai santi ».
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