Processo di canonizzazione |
[3138] 1. Pietro de Damiano de la città de Assisi, con giuramento disse: che esso testimonio era vicino, lui e lo suo padre, a la casa de santa Chiara e del padre e de li altri suoi de casa.
E cognobbe essa madonna Chiara mentre che stette nel seculo, e cognobbe lo suo padre messere Favarone, lo quale fu nobile e magno e potente de la città, lui e li altri de casa sua.
Et essa madonna Chiara fu nobile, e de nobile parentado, de conversazione onesta, e de la casa sua erano sette cavalieri, tutti nobili e potenti.
Adomandato come sapesse queste cose, respose che le vide, perché era suo vicino.
[3139] 2. Et allora la detta madonna Chiara, la quale era mammola in quello tempo, viveva spiritualmente, come se credeva.
E vide el padre e la madre e li parenti suoi, che la vollero maritare secondo la nobiltà sua magnificamente ad ornini grandi e potenti.
Ma essa mammola, che poteva essere allora de anni diciassette o circa, per nessuno modo ce podde essere indotta, perché volle permanere in verginità e vivere in povertà, come da poi dimostrò, però che vendette tutta la sua eredità e la dette a li poveri.
E da tutti era tenuta de bona conversazione.
Adomandato come el sapesse, respose: perché era suo vicino, e sapeva che nessuno la podde mai indurre che accostasse l'animo suo alle cose mundane.
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