Leggenda di Santa Chiara Vergine |
[3218] 32. Il Crocifisso amato ricambia l'amante e colei che tanto è infiammata d'amore per il mistero della Croce, è per virtù della Croce resa luminosa da segni e miracoli.
Quando infatti traccia il segno della vivificante Croce sui malati, allontana prodigiosamente da loro le malattie.
Dei molti episodi ne evocherò qualcuno.
[3219] Un certo frate, di nome Stefano, impazzito, fu inviato dal beato Francesco a Donna Chiara, perché lo segnasse col segno della santissima Croce.
Conosceva, infatti, la sua grande perfezione e venerava in lei la grande virtù.
La figlia dell'obbedienza lo segna, secondo l'ordine del Padre, e lo lascia dormire un poco nel luogo dove lei stessa era solita pregare.
Ma egli, poco dopo, destatosi dal sonno, si rialza risanato e torna al Padre liberato dalla follia.
[3220] 33. Un bambino di tre anni, di nome Mattiolo, della città di Spoleto, si era ficcato un sassolino nelle narici; nessuno riusciva ad estrarglielo dal naso, né lui stesso a gettarlo fuori.
In grave pericolo e panico angoscioso viene condotto a Donna Chiara: e mentre lei lo segna col segno della croce, tosto la pietruzza viene espulsa e il bambino liberato.
[3221] Una altro fanciullo di Perugia, che aveva tutto un occhio velato da una macchia, fu condotto alla santa serva di Dio Ed ella, toccato l'occhio del bambino, vi tracciò il segno della croce e disse: « Conducetelo da mia madre, perché anch'ella ripeta su di lui il segno della croce ».
Sua madre, intendo Donna Ortolana, seguendo la sua pianticella, era entrata nell'Ordine dietro la figlia e nel giardino chiuso con le vergini, serviva, vedova, il Signore.
Ed ecco, ricevuto da lei pure il segno della croce, l'occhio del fanciullo fu purificato dalla macchia così da vedere chiaramente e distintamente.
Chiara afferma quindi che il bambino è stato liberato per merito di sua madre; ma la madre ricusa il compenso della lode, a favore della figlia, e si dichiara indegna di così straordinario evento.
[3222] 34. Una delle sorelle, di nome Benvenuta, aveva sofferto per quasi dodici anni la piaga di una fistola sotto un braccio, dalla quale scolava pus per cinque lesioni.
Avendone compassione, la vergine di Dio Chiara le applicò quel suo particolare unguento, che era il segno della salvezza.
E subito, al segno della croce, riebbe sanità perfetta da quella vecchia ulcerazione.
[3223] Un'altra tra le sorelle, di nome Amata, era a letto affetta da idropisia da tredici mesi e per giunta aveva febbre, tosse e male da un lato.
Su di lei Donna Chiara, mossa da pietà, ricorre a quel nobile sistema della sua arte medica.
La segna con la croce nel nome del suo Cristo e subito le ridona piena salute.
[3224] 35. Un'altra ancella di Cristo, nativa di Perugia, aveva da due anni perduto la voce, a tal punto che a stento poteva formulare parole esternamente comprensibili.
Ora avvenne che, nella notte dell'Assunzione della Nostra Signora, le fu mostrato in visione che Donna Chiara l'avrebbe liberata: per cui aspettava con desiderio il giorno.
Appena fu l'alba, si affretta dalla Madre, le domanda il segno di croce e, appena segnata, riacquista la voce.
[3225] Una sorella, chiamata Cristiana, che soffriva da lungo tempo di sordità ad un orecchio, aveva tentato invano molti rimedi contro quel male.
Donna Chiara le segna benignamente la testa, le tocca l'orecchio e quella riacquista immediatamente la facoltà di udire.
[3226] V'era, in monastero, un gran numero di sorelle malate, affette da diversi malanni.
Chiara va da loro, come soleva, con la sua medicina usuale e, fatto cinque volte il segno della croce, risana all'istante cinque sorelle dai loro mali.
Da questi fatti appare chiaro che nel petto della vergine era piantato l'albero della croce che, mentre col suo frutto rinnova interiormente l'anima, con le sue foglie offre la medicina esteriore.
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