Storico

Metodo … critico

Metodo di analisi critica dei testi biblici, indagati nella loro dimensione storica, che ne spiega l'origine e ne determina il processo di formazione.

Le radici di questo metodo esegetico risalgono all'epoca umanistica nella Francia della fine del XV sec.; esso fu successivamente ampliato e strutturato in ambito tedesco nel corso del XVIII e del XIX sec.

Diverse ipotesi di esegesi biblica convergono nel cosiddetto metodo storico-critico.

L'ipotesi delle fonti evidenzia la presenza di quattro fonti o documenti, risalenti a epoche e ambienti differenti, confluite nella redazione finale della Torà: Jahvista ( J ), Elohista ( E ), Sacerdotale ( P ), Deuteronomista ( D o Dtr ).

Per il Nuovo Testamento si è giunti a ipotizzare una fonte ( sigla Q dal tedesco Quelle: fonte ), comprendente detti di Gesù ( logia ), che insieme al Vangelo di Marco, avrebbe costituito la base degli altri due Vangeli sinottici, di Matteo e di Luca.

Allo studio delle fonti si affianca quello dei diversi generi letterari; i testi possono essere classificati variamente a seconda della loro funzione, della loro forma stilistica, della loro collocazione all'interno dell'opera.

L'analisi delle tradizioni studia il processo della tradizione nei suoi diversi passaggi ( tradizioni patriarcali, tradizioni legate alla dinastia davidica, tradizioni orali ecc. ).

La critica storica cerca di scoprire le corrispondenze storiche concrete di quello che viene raccontato nel testo.

La necessità di un lavoro esegetico approfondito e serio dei testi della Scrittura è ricordata anche dalla costituzione del concilio Vaticano II Dei Verbum, la quale dopo aver affermato che "Dio ha parlato per mezzo di uomini e alla maniera umana", ricorda che "l'interprete deve ricercare con attenzione che cosa gli agiografi ( v. ) abbiano voluto effettivamente significare e a Dio è piaciuto manifestare con le loro parole".

v. Bibbia; Esegesi; Pentateuco