Specchio di precetti morali dalla Sacra Scrittura |
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà [ Lc 2,14 ].
Un po' dopo: Lo interrogavano le folle chiedendogli: " Cosa dobbiamo fare? ".
Rispondeva: " Chi ha due tuniche ne dia [ una ] a chi non ne ha; e la stessa cosa faccia chi è provvisto di cibo".
Vennero a farsi battezzare anche alcuni pubblicani e gli chiedevano: " Maestro, e noi cosa dobbiamo fare? ".
Egli rispose: " Non compite nulla che vada oltre il limite della legalità ".
Anche i soldati gli ponevano delle domande e gli chiedevano: " Che cosa dobbiamo fare anche noi? ".
Rispose: " Non usate violenza con nessuno, non calunniate e contentatevi della vostra paga " [ Lc 3,10-14 ].
Dopo un poco: " Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi che ora soffrite la fame, poiché sarete saziati.
Beati voi che siete nel pianto, perché riderete.
Sarete beati quando gli uomini vi odieranno a causa del Figlio dell'uomo e vi disperderanno qua e là e vi oltraggeranno e cancelleranno il vostro nome ritenendolo cattivo.
Rallegratevi e gioite in quel giorno poiché, ecco, grande sarà la vostra ricompensa nel cielo.
In questo modo infatti i loro padri trattavano i [ veri ] profeti.
Viceversa, guai a voi, ricchi, perché avete già ora la vostra consolazione.
Guai a voi che siete sazi poiché patirete la fame.
Guai a voi che ora ridete perché piangerete e vi lamenterete.
Guai a voi quando tutti gli uomini vi osanneranno.
In tal modo si comportavano i loro padri con i falsi profeti.
A voi, poi, che mi ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a chi vi odia.
Benedite chi vi maledice e pregate per chi vi calunnia.
A colui che ti percuote in una guancia tu porgi anche l'altra e a colui che vuol toglierti il mantello non impedire che ti tolga anche la tunica.
Da' largamente a chi ti chiede qualcosa e, se uno ti sottrae del tuo, non andare a richiederglielo.
Quanto volete che gli uomini facciano a voi, lo stesso fate voi a loro.
Del resto, se amate solo chi vi ama, quale gratifica vi meritate? Anche i peccatori amano chi li ama.
E se fate del bene a coloro che ne fanno a voi, quale gratifica meritate? Fanno così anche i peccatori.
E se fate un prestito a coloro dai quali sperate di riceverne un altro, quale gratifica meritate?
Anche i peccatori accendono mutui a vantaggio dei peccatori sperando di riceverne il contraccambio.
Voi, al contrario, amate i vostri nemici, fate elargizioni e prestiti senza attendervi alcun compenso.
Così la vostra ricompensa sarà grande: sarete figli dell'Altissimo, che è ricco di benevolenza verso gli ingrati e i cattivi.
Siate dunque misericordiosi com'è misericordioso il Padre vostro.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato.
Vi verseranno in seno una misura larga, abbondante, scossa e traboccante, poiché con la misura con cui avrete misurato sarà rimisurato a voi in cambio.
E diceva loro una similitudine: Può forse un cieco far da guida a un altro cieco?
Non cadranno tutti e due nella fossa? Nessun discepolo è superiore al maestro: sarà perfetto se riuscirà ad essere pari al suo maestro.
Quanto a te, come fai a scorgere la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello se non ti accorgi della trave che è nell'occhio tuo?
O come puoi dire al tuo fratello: Fratello, lasciami togliere la pagliuzza che è nel tuo occhio, se tu non vedi la trave che è nell'occhio tuo?
Ipocrita, leva prima la trave dal tuo occhio; così avrai una buona vista per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.
Non c'è albero buono che possa produrre frutti cattivi né albero cattivo che possa produrre frutti buoni.
Ogni albero si riconosce dai frutti: non si può infatti cogliere fichi dallo spino né vendemmiare uva dai rovi.
L'uomo buono dal buon deposito del suo cuore cava fuori il bene, l'uomo cattivo dal cattivo deposito del suo cuore cava fuori il male, poiché la bocca parla da ciò che riempie il cuore.
Perché state ad invocarmi: " Signore, Signore ", se non fate quel che vi dico?
Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, ecco vi presento a chi somiglia.
Somiglia all'uomo che, nel fabbricare la sua casa, scava in profondità e fa poggiare sulla roccia le fondamenta.
Venendo l'inondazione, la piena dell'acqua si abbatte su quella casa ma non può rovesciarla poiché è fondata sulla roccia.
Chi invece ascolta ma non pratica somiglia all'uomo che, fabbricando la sua casa, la sistema sopra la creta e non le dà un [ saldo ] fondamento.
La corrente delle acque s'infrange su di essa e subito cade e diviene un gran mucchio di macerie " [ Lc 6,24-49 ].
Dopo un po': " A chi dirò che somigliano gli uomini di questa generazione?
E veramente a chi somigliano? Somigliano a quei bambini che, seduti in piazza, si scambiano motti e dicono: " Vi abbiamo cantato al suono del flauto e non avete ballato; vi abbiamo intonato un lamento e non avete pianto ".
Venne infatti Giovanni Battista, che non mangiava pane né beveva vino, e voi avete detto: " È un indemoniato ".
È venuto il Figlio dell'uomo, che è solito mangiare e bere, e voi andate dicendo: " Ecco un ghiottone e un beone, un amico dei pubblicani e dei peccatori ".
Ma alla sapienza è stata fatta giustizia da tutti i suoi figli " [ Lc 7,31-35 ].
Dopo un poco: " Questo è il senso della parabola: Il seme è la parola di Dio.
Quello caduto per via sono coloro che ascoltano ma poi viene il diavolo e porta via la parola dal loro cuore perché non credano e così non si salvino.
Il seme caduto sui sassi sono coloro che, ascoltando la parola, l'accolgono con gioia, ma non hanno radici: credono per un po' di tempo, ma quando arrivano le prove abbandonano.
Il seme caduto tra le spine raffigura coloro che ascoltano ma poi, uscendo fuori, vengono soffocati dalle angustie [ della vita ] o dalle ricchezze o dai piaceri e non producono frutto.
Il seme caduto sulla terra buona rappresenta coloro che, accogliendo la parola con cuore ben disposto e generoso, lo conservano e producono frutto mediante la pazienza.
Non c'è nessuno che accenda la lucerna e la copra con un vaso o la nasconda sotto il letto, ma la pone sul candeliere, in modo che quanti entrano possano vedere la luce.
Non c'è infatti alcuna cosa occulta che non debba manifestarsi né cosa nascosta che non debba essere conosciuta e resa di pubblico dominio.
E badate a quel che avete udito. Infatti a chi ha sarà dato, mentre a chi non ha sarà tolto anche quello che gli sembra di avere " [ Lc 8,11-18 ].
Dopo un po': Chiamati a sé i dodici apostoli diede loro il potere di scacciare ogni sorta di demoni e anche di guarire dalle malattie.
Quindi li inviò a predicare il regno di Dio e a guarire gli infermi.
Disse loro: " Non prendete nulla per il viaggio: non il bastone né la borsa, non il pane né denaro e nemmeno due tuniche.
Quando entrerete in una casa, rimanete lì e non andate in giro.
Se non vi riceveranno, uscendo dalla loro città scuotete anche la polvere dai vostri piedi in testimonianza contro di loro " [ Lc 9,1-5 ].
Ancora un po' dopo: A tutti poi diceva: " Se uno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda giorno dopo giorno la sua croce e mi segua.
Chi infatti vorrà salvare la propria vita la perderà, mentre chi perderà la sua vita per causa mia la salverà.
Pertanto, cosa giova all'uomo conquistare il mondo intero se poi perde se stesso o si rovina?
Se poi qualcuno si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio dell'uomo quando tornerà nella sua gloria e nella gloria del Padre e degli angeli santi " [ Lc 9,23-26 ].
In un altro passo ancora: Entrò nel loro cuore il desiderio [ di sapere ] chi potesse essere il più grande fra loro.
Gesù, conoscendo i pensieri del loro cuore, prese un bambino e lo collocò vicino a sé e disse loro: " Chi accoglie un bambino come questo nel mio nome accoglie me e chiunque accoglie me accoglie colui che mi ha mandato, poiché colui che tra tutti voi è il più piccolo, costui è il più grande " [ Lc 9,46-48 ].
E dopo un po': Disse poi a un tale: " Seguimi "; ma costui rispose: " Signore, lascia che prima io vada a seppellire mio padre ".
Replicò Gesù: " Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu va' e predica il regno di Dio ".
Un altro gli disse: " Signore, io ti seguirò ma tu consentimi di dare l'addio ai miei di casa ".
Gesù gli disse: "Nessuno che, messa la mano all'aratro, poi si volti indietro è adatto per il regno di Dio " [ Lc 9,59-62 ].
Dopo un po': " Ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi.
Non portate con voi né sporta né bisaccia né calzari, e non salutate nessuno lungo la via.
In qualunque casa entriate presentatevi dicendo: Sia pace a questa casa.
Se in essa abiterà un uomo di pace la vostra pace rimarrà in essa; altrimenti tornerà da voi.
Restate nella stessa casa prendendo quel cibo e quella bevanda che troverete presso di loro: infatti chi lavora merita il dovuto compenso.
Non passate di casa in casa. Quando entrate in una qualche città, se vi ricevono mangiate quel che vi servono a tavola; curate gli infermi che ci sono e dite alla gente: È vicino a voi il regno di Dio.
Se poi entrate in una qualche città ma la gente non vi riceve, uscite in piazza e dite loro: Anche la polvere che dalla vostra città si fosse posata sulle nostre vesti noi ve la scuotiamo in faccia; sappiate però che il regno di Dio è vicino.
Vi garantisco che contro Sodoma in quel giorno si procederà meno severamente che non verso quella città " [ Lc 10,3-11 ].
E dopo un po': " Non dovete però rallegrarvi del fatto che gli spiriti [ cattivi ] sono a voi sottomessi.
Godete piuttosto perché i vostri nomi sono scritti in cielo " [ Lc 10,20 ].
Dopo un po' ancora: Ecco che un dottore della legge si alzò e per metterlo alla prova gli disse: " Maestro, cosa debbo fare per conseguire la vita eterna? ".
Gesù gli rispose: " Cosa c'è scritto nella legge? Cosa vi leggi? ".
Quel tale rispose e disse: " Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutta la forza e con tutta la mente, ed il tuo prossimo come te stesso " [ Lc 10,25-27 ].
E dopo alcuni versetti: " Quale di questi tre ti sembra essere stato il più vicino a colui che era incappato nei briganti? ".
E l'altro: " Colui che gli usò compassione ".
E Gesù a lui: " Va' e fa' altrettanto anche tu " [ Lc 10,36-37 ].
Un po' dopo: " Marta, Marta, tu ti preoccupi e sei in angustia per troppe cose, mentre una sola è la cosa di cui c'è [ vera ] necessità.
Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà mai tolta " [ Lc 10,41-42 ].
Dopo un poco: Gesù aggiunse: " Quando pregate dite: Padre, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; dacci oggi il nostro pane di ogni giorno, e rimetti a noi i nostri peccati poiché anche noi [ li ] rimettiamo a tutti quelli che sono in debito con noi; e non ci indurre in tentazione ".
E diceva loro: " Ecco, uno di voi ha un amico il quale a mezzanotte va da lui per dirgli: " Amico, prestami tre pani poiché è venuto in casa mia un amico di ritorno da un viaggio e io non ho nulla da apparecchiargli ".
Quell'altro da dentro casa gli risponderà: "Non starmi a seccare; ormai la porta è chiusa, io e i figli siamo a letto: non posso alzarmi per darti [ quei pani ]".
Ma se quell'altro continuerà a bussare, vi dico che sebbene non avesse voglia di alzarsi e di dargli quei pani per l'amicizia, tuttavia per la sua sgarbata insistenza si alzerà e gli darà quel che gli occorre.
Vi dico pertanto: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, picchiate e vi sarà aperto.
Infatti chi chiede riceve, chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Che succede infatti fra voi? Se uno va dal padre e gli chiede un pane, forse che gli darà una pietra?
E se gli chiede un pesce, gli darà forse una serpe invece del pesce?
E se gli chiede un uovo, gli darà forse uno scorpione?
Se dunque voi, che siete gente cattiva, sapete dare cose buone ai vostri figli, con quanto maggior larghezza il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono! " [ Lc 11,2-3 ].
E dopo un po': Mentre stava dicendo queste cose una donna tra la folla alzò la voce e gli disse: " Beato il grembo che ti ha portato ed il petto da cui hai preso il latte ".
Egli replicò: " Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica " [ Lc 11,27-28 ].
Dopo un altro po': Mentre stava ancora parlando un fariseo gli chiese con insistenza che andasse a pranzo in casa sua.
Egli entrò e si mise a tavola; ma quel fariseo ragionando in cuor suo cominciò a chiedersi come mai non avesse compiuto le abluzioni prima di mangiare.
Il Signore gli disse: " In effetti voi, farisei, purificate l'esterno del bicchiere e del vassoio, il vostro interno al contrario è pieno di ruberie e malvagità.
Stolti! Non è forse vero che chi fece l'esterno fece anche l'interno?
Tuttavia avete ancora un rimedio: fate l'elemosina ed ecco tutto vi diventerà puro.
Guai però a voi, farisei, che pagate la decima della menta, della ruta e di tutti gli ortaggi ma trasgredite la giustizia e l'amore di Dio.
Queste sono le cose che si debbono fare, senza omettere le altre.
Guai a voi, farisei, che ambite i primi seggi nelle sinagoghe e le riverenze in piazza.
Guai a voi, che siete come i sepolcri, da cui non traspare nulla e gli uomini, non accorgendosi di nulla, vi passeggiano sopra ".
Prendendo allora la parola un dottore della legge gli disse: " Maestro, parlando così tu offendi anche noi ".
E Gesù: " Guai anche a voi, dottori della legge, che imponete alla gente fardelli così pesanti che non si riesce a portarli, mentre voi quei pesi non li toccate nemmeno con un dito " [ Lc 11,37-46 ].
In un altro passo: " Tenetevi lontani dal fermento dei farisei, che è l'ipocrisia " [ Lc 12,1 ].
E dopo un po': " A voi, miei amici, io dico: Non spaventatevi di fronte a coloro che uccidono il corpo ma oltre a questo non possono fare altro.
Vi mostrerò io chi dovete temere. Temete colui che, dopo la vostra morte, ha il potere di spedirvi nella Geenna. Sì, vi dico, costui temete.
Non è forse vero che cinque passeri si vendono per due quattrini? Eppure nemmeno uno di loro è dimenticato da Dio.
Ancora: perfino i capelli della vostra testa sono tutti contati.
Non abbiate quindi timore: voi valete più di molti passeri.
E poi vi dico: Chi mi riconoscerà dinanzi agli uomini, il Figlio dell'uomo lo riconoscerà dinanzi agli angeli di Dio; chi invece mi rinnegherà dinanzi agli uomini sarà rinnegato dinanzi agli angeli di Dio.
Se uno dice una parola offensiva contro il Figlio dell'uomo, la colpa gli sarà rimessa, mentre non sarà rimessa a chi bestemmierà contro lo Spirito Santo.
Quando vi condurranno nelle sinagoghe o dinanzi ai magistrati o ai pubblici poteri non preoccupatevi di come dovrete rispondere o cosa dovrete dire; perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire ".
Uno della folla gli disse: " Maestro, di' a mio fratello che divida con me l'eredità "; ma Gesù gli replicò: "O uomo, chi mi ha costituito giudice o arbitro fra di voi? ".
E continuò dicendo: " State attenti e guardatevi da ogni sorta di avidità, poiché la vita di ogni uomo non dipende dalla quantità di roba che possiede ".
E disse loro una similitudine: " Il campo di un ricco produsse un raccolto abbondante, tanto che egli fantasticava così nel suo intimo: " Che cosa farò, dato che non ho spazio sufficiente per riporvi quanto ho raccolto? ".
E concluse: " Farò così: demolirò i miei magazzini e ne farò di più grandi e lì ammasserò tutto quello che ho raccolto e tutti i miei beni; e poi dirò alla mia anima: Anima, ecco che ora possiedi molti beni e ne puoi disporre per moltissimi anni.
Ripòsati dunque, mangia, bevi e datti ai bagordi ".
Ma Dio gli disse: "Stolto, questa notte stessa ti toglieranno la vita e le cose che ti sei preparate a chi apparterranno?".
Questo capita a tutti coloro che ammassano tesori ma non diventano ricchi dinanzi a Dio ".
E diceva ai suoi discepoli: " A questo riguardo vi dico: Non preoccupatevi per la vostra vita, di cosa mangerete né, per il vostro corpo, come lo vestiate.
La vita vale più del cibo e il corpo più del vestito.
Considerate i corvi: essi non seminano né mietono, non hanno né cantina né granaio, eppure Dio li nutre.
Quanto più di loro non valete dunque voi? E poi, chi di voi a forza di pensare può aggiungere un solo cubito alla sua statura?
Se dunque non potete far nulla nemmeno in queste cose insignificanti, perché angustiarvi delle altre?
Osservate i gigli e com'essi crescano! Non lavorano né filano, eppure, vi dico, nemmeno Salomone nella pienezza della sua gloria vestiva come uno di loro.
Se pertanto Dio veste in questa maniera l'erba del campo, che oggi c'è e domani viene gettata nel fuoco, quanto più [ vestirà ] voi, gente di poca fede?
Parimenti non cercate ansiosamente cosa mangerete o berrete.
E non vogliate neanche aspirare a cose eccezionali, poiché di tutte queste cose vanno in cerca i pagani, e il Padre vostro sa che di ciò voi avete bisogno.
Voi pertanto cercate il regno di Dio, e tutto questo vi sarà dato per giunta.
Non temere, piccolo gregge, perché il Padre si è compiaciuto di darvi il regno.
Vendete quel che possedete e datelo in elemosina.
Preoccupatevi delle bisacce che non invecchiano, un tesoro che non viene meno ma rimane per il cielo, dove i ladri non penetrano né i tarli consumano.
Infatti il vostro cuore sarà là dov'è il vostro tesoro " [ Lc 12,4-34 ].
E dopo un po': " Tenetevi pronti perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate ".
Pietro gli domandò: " Signore, questa parabola la dici per noi o vale per tutti? ".
Replicò il Signore: " Quale secondo te sarà l'amministratore fedele e saggio che il padrone porrà a capo della sua famiglia per distribuire nel tempo opportuno una data quantità di frumento?
Beato il servo che il padrone al ritorno troverà così occupato.
In verità vi dico che lo porrà a capo di tutto ciò che possiede.
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: " Il mio padrone tarda a venire ", e cominciasse a maltrattare i servi e le serve e a percuoterli e si desse a mangiare e a bere e ad ubriacarsi, il padrone di questo servo tornerà nel giorno che non s'attende e nell'ora da lui ignorata: lo separerà [ dagli altri ] e la sua sorte sarà fra gli infedeli.
Il servo che ha conosciuto la volontà del suo padrone ma non dispone [ le cose ] né agisce secondo la volontà di lui riceverà molte batoste; mentre colui che compirà azioni meritevoli di punizione senza conoscere la volontà del padrone ne riceverà poche.
Da colui al quale è stato dato molto, molto sarà richiesto, e da colui al quale è stato affidato molto, si esigerà molto di più " [ Lc 12,40-48 ].
E ancora dopo un po': " Ipocriti, siete in grado di distinguere l'aspetto della terra e del cielo.
Come fate a non accorgervi del momento presente? E perché non valutate da voi stessi ciò che è giusto? " [ Lc 12,56-57 ].
Dopo un po': " Sforzatevi ad entrare per la porta stretta, perché, vi dico, molti cercheranno di entrare ma non lo potranno " [ Lc 13,24 ].
In un altro passo: Diceva una parabola agli invitati, osservando com'essi sceglievano i primi posti.
Diceva loro: " Se ti invitano a [ una festa di ] nozze, non sederti al primo posto perché non sia stato invitato dal padrone un altro più ragguardevole di te e allora venga da te chi ha invitato te e l'altro, e ti dica: " Cedigli il posto ", nel qual caso tu con vergogna dovresti occupare l'ultimo posto.
Pertanto, se ti invitano [ a nozze ], va' a sederti nell'ultimo posto: nel qual caso venendo colui che ti ha invitato ti dirà: " Amico, passa avanti ", e tu ne avrai gloria presso tutti i commensali.
Poiché chi s'innalza sarà umiliato e chi si umilia sarà innalzato ".
In seguito diceva a colui che lo aveva invitato: " Se offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli o parenti o vicini ricchi, pensando che anch'essi ti inviteranno a loro volta e tu sia ricompensato.
Quando offri un banchetto chiama i poveri, la gente insignificante, gli zoppi e i ciechi: sarai beato perché essi non hanno con che ricompensarti.
Sarai ricompensato nella risurrezione dei giusti " [ Lc 14,7-14 ].
E dopo un po': " Se uno viene da me e non odia il padre e la madre, la moglie e i figli, i fratelli e le sorelle, e anche la sua stessa vita, non può essere mio discepolo.
E chi non si carica della propria croce e viene da me non può essere mio discepolo.
Chi di voi infatti, se vuol costruire una torre, non si siede prima per fare i conti e vedere se ha denaro sufficiente per portare a compimento [ l'opera iniziata ]?
In tal modo non succederà che, avendo gettato le fondamenta e non avendo potuto completare [ l'edificio ], tutti quelli che vedono cominciano a beffarlo dicendo: Quest'uomo ha cominciato la costruzione ma non è riuscito a terminarla.
Ovvero, qual è quel re che, volendo ingaggiare una guerra contro un altro re, non si mette prima a sedere e non valuta se possa con diecimila soldati affrontare chi gli viene contro forte di ventimila?
In questo caso, mentre costui è ancora lontano gli manda un'ambasceria per trattare la pace.
Allo stesso modo chiunque fra voi non si priva di tutto ciò che possiede non può essere mio discepolo " [ Lc 14,26-33 ].
Dopo un po': " Ora io vi dico: Fatevi degli amici con l'iniqua ricchezza affinché, quando arriverete alla fine, vi accolgano nei padiglioni eterni.
Chi è fedele nel poco è fedele anche nel molto, e chi è disonesto nel poco è disonesto anche nel molto.
Se pertanto non sarete stati fedeli nella ricchezza iniqua, chi vi affiderà quella vera?
E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà ciò che pur sarebbe vostro?
Nessuno può servire a due padroni, poiché o odierà l'uno e amerà l'altro o si schiererà con l'uno e trascurerà l'altro.
Non potete servire Dio e il denaro. Ad ascoltare queste cose c'erano anche dei farisei, che sono gente avara, e si beffavano di lui.
Ma egli disse loro: Voi siete gente che si ritiene giusta di fronte agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori, e ciò che è impenetrabile agli uomini è in abominio agli occhi di Dio " [ Lc 16,9-15 ].
E dopo pochi versi: " Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra commette adulterio " [ Lc 16,19 ].
Dopo un po': " È impossibile che non ci siano scandali, ma guai a colui per colpa del quale essi avvengono!
È preferibile per lui che gli si leghi al collo una macina da mulino e lo si getti in mare anziché permettere che scandalizzi uno solo di questi piccoli.
Fate dunque attenzione! Se un tuo fratello pecca [ contro di te ] rimproveralo, e se si ravvede perdonalo.
E se peccherà contro di te sette volte al giorno e sette volte al giorno ricorrerà a te per dirti: "Mi pento ", tu devi perdonarlo " [ Lc 17,1-4 ].
In un altro passo: Disse poi questa parabola rivolgendosi a certuni che confidavano in se stessi ritenendosi giusti e disprezzavano gli altri: " Due uomini salirono al tempio per pregare: uno era fariseo, l'altro pubblicano.
Il fariseo dritto in piedi così pregava in cuor suo: " Signore, ti ringrazio perché io non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, adùlteri e nemmeno come questo pubblicano.
Digiuno due volte la settimana, pago la decima di tutto ciò che posseggo ".
Il pubblicano se ne stava lontano e non osava neanche alzare gli occhi al cielo, ma battendosi il petto diceva: " O Dio, abbi misericordia di me peccatore ".
Ora io vi dico: Costui se ne tornò a casa giustificato, a differenza dell'altro, poiché chi si innalza sarà umiliato e chi si umilia sarà innalzato ".
In quel tempo gli presentavano dei fanciulli perché imponesse loro le mani, ma i discepoli vedendo la cosa rimproveravano quei tali.
Gesù allora li chiamò a sé e disse loro: "Lasciate che i piccoli vengano a me e non glielo impedite.
A chi infatti è come loro appartiene il regno di Dio.
Ve lo dico in verità: Chi non accoglie il regno di Dio con l'animo del fanciullo non entrerà in esso ".
Ecco allora farsi avanti un personaggio che gli domandò: "Maestro buono, per possedere la vita che cosa debbo fare?".
Gesù gli rispose: " Perché mi dici buono? Nessuno è buono eccettuato Dio.
Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, onora il padre e la madre ( Es 20,13 ) ".
Gli replicò l'altro: " Tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza ".
Ciò udendo Gesù gli disse: " Ti manca ancora una cosa. Vendi tutto ciò che possiedi e dallo ai poveri: ne avrai un tesoro nei cieli, e poi vieni e seguimi ".
Udendo queste parole egli si rattristò essendo molto ricco; e Gesù vedendolo così rattristato disse: " Con quanta difficoltà chi ha ricchezze entrerà nel regno di Dio!
È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno di Dio ".
Coloro che udirono queste parole chiesero: " Ma allora chi si potrà salvare? ".
Rispose: " Ciò che è impossibile agli uomini è possibile a Dio ".
Allora Pietro gli disse: " Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito ".
Egli aggiunse: " In verità vi dico: Chiunque lascia la casa o i genitori o i fratelli o la moglie o i figli per il regno di Dio riceverà molto di più nel tempo presente, e nel tempo futuro avrà la vita eterna " [ Lc 18,9-30 ].
Altrove: Alzandosi in piedi Zaccheo disse al Signore: " Signore, ecco io do ai poveri la metà dei miei beni e se ho frodato qualcuno gli rendo quattro volte tanto ".
Gesù gli disse: " Oggi la salvezza è giunta in questa casa, e in effetti anche costui è un figlio di Abramo.
Il Figlio dell'uomo è venuto a cercare e salvare ciò che era perduto " [ Lc 19,8-10 ].
Dopo un po': " Rendete dunque a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio " [ Lc 20,25 ].
In un altro passo: Lo ascoltava tutto il popolo mentre egli diceva ai discepoli: " Guardatevi dagli scribi, che bramano passeggiare in vesti [ caratteristiche ] e vanno a caccia di omaggi quando sono in piazza e dei primi posti quando sono a mensa.
Divorano le case delle vedove fingendo di recitare lunghe preghiere.
Costoro riceveranno una condanna molto severa " [ Lc 20,45-47 ].
Volgendo lo sguardo vedeva i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del Tempio.
Osservò anche una vedova povera che come offerta gettò due spiccioli e disse: " In verità vi dico che questa vedova, povera com'è, vi ha gettato più di tutti gli altri.
Infatti tutti gli altri hanno offerto in dono a Dio il loro superfluo, mentre costei ha versato ciò di cui sentirà la mancanza: tutto ciò che aveva per vivere " [ Lc 21,1-4 ].
E in un altro passo: " Cacciatevi in cuore di non premeditare le vostre risposte.
Sarò io infatti a darvi lingua e sapienza a cui i vostri avversari non potranno resistere né sapranno replicare.
Sarete traditi dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici e uccideranno alcuni fra voi.
A causa del mio nome sarete odiati da tutti, ma neppure un capello cadrà dalla vostra testa.
Con la vostra pazienza diverrete padroni della vostra vita " [ Lc 21,14-19 ].
E dopo un po': " State attenti a che i vostri cuori non siano appesantiti da orge e bevande e nemmeno da preoccupazioni mondane, e quel giorno piombi improvviso su di voi.
Arriverà infatti come un cappio su tutti gli abitanti di tutta la terra.
Vegliate dunque pregando in continuazione per essere trovati degni di sfuggire a tutti questi mali, che dovranno avvenire, e di stare alla presenza del Figlio dell'uomo " [ Lc 21,34-36 ].
Dopo un po': Sorse tra loro una lite su chi fra loro fosse il più importante.
Il Signore disse loro: " I re delle genti spadroneggiano sui sudditi e coloro che esercitano l'autorità sono chiamati magnanimi.
Tra voi non dev'essere così, ma chi fra voi è il più grande si faccia il più piccolo e chi è superiore diventi servo [ degli altri ].
Infatti chi è più grande, chi è seduto a mensa o chi vi presta servizio?
Non forse colui che sta seduto? Io invece sono tra voi come colui che serve " [ Lc 22,24-27 ].
E in un altro passo: " Pregate per non entrare in tentazione " [ Lc 22,40 ].
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