Specchio di precetti morali dalla Sacra Scrittura |
" Come potete diventare credenti voi che andate a caccia della gloria l'uno dall'altro e non cercate la gloria che viene da Dio soltanto? " [ Gv 5,44 ].
Dopo un po': Gesù le disse: " Nemmeno io ti condanno; va' e non peccare mai più " [ Gv 8,11 ].
E dopo un altro poco: " Se resterete fedeli alla mia parola sarete davvero miei discepoli, e conoscerete la verità e la verità vi farà liberi " [ Gv 8,31-32 ].
E dopo un poco ancora: " In verità, in verità vi dico: Chiunque commette peccato è schiavo del peccato " [ Gv 8,34 ].
E altrove: " In verità, in verità vi dico: Chi osserva la mia parola non vedrà mai la morte " [ Gv 8,51 ].
E alquanto dopo: " Chi ama la sua vita la perderà e chi odia la propria vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna.
Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo.
Se uno mi serve, il Padre mio lo onorerà " [ Gv 12,25-26 ].
E altrove: " Essi amarono la gloria degli uomini più che non la gloria di Dio " [ Gv 12,43 ].
Altrove: " Voi mi chiamate Signore e Maestro, e dite bene poiché lo sono.
Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavarvi i piedi l'uno all'altro.
Vi ho dato infatti l'esempio perché, come ho fatto io, così facciate anche voi" [ Gv 13,13-15 ].
E dopo un po': " Vi do un comandamento nuovo: quello di amarvi gli uni gli altri.
Come io vi ho amati così voi dovete amarvi a vicenda.
Da questo riconosceranno tutti che siete miei discepoli: se avrete amore l'uno per l'altro " [ Gv 13,34-35 ].
Dopo un po': " Se mi amate osservate i miei comandamenti " [ Gv 14,15 ].
E dopo un altro poco: " Chi ritiene i miei comandamenti e li mette in pratica, costui mi ama, e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e anch'io lo amerò e gli manifesterò me stesso " [ Gv 14,21 ].
E dopo tre versetti: " Se uno mi ama, osserverà la mia parola, e il Padre mio lo amerà, e noi verremo da lui e prenderemo dimora presso di lui.
Chi non mi ama, non conserva le mie parole " [ Gv 14,23-24 ].
Dopo un po': " Rimanete in me e io in voi.
Come il tralcio non può produrre frutti da se stesso, se non rimane nella vite, così nemmeno voi se non rimanete in me.
Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e nel quale io rimango, costui produce molto frutto: poiché senza di me non potete far nulla.
Se uno non rimane in me sarà buttato via, come il tralcio, e si secca; e li si raccoglie e getta a bruciare nel fuoco.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiederete quel che desiderate e vi sarà accordato.
In questo è glorificato il Padre mio: se voi portate molto frutto e siete miei discepoli.
Come il Padre ha amato me così anch'io ho amato voi; rimanete nel mio amore!
Se osserverete i miei comandamenti rimarrete nel mio amore, così come io ho osservato i precetti del Padre mio e rimango nel suo amore.
Vi ho detto queste cose perché sia in voi la mia gioia e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate l'un l'altro come io ho amato voi.
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per gli amici" [ Gv 15,4-13 ].
E dopo un po': " Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri " [ Gv 15,17 ].
Questo è il materiale desunto dai Vangeli che ho ritenuto opportuno trascrivere in quest'opera.
Da questa scelta si può comprendere che i tre sinottici, cioè Matteo, Marco e Luca, ci hanno fornito un maggior numero di prescrizioni concernenti il retto vivere.
Ciò dipende dal fatto che essi si sono interessati soprattutto di quell'aspetto che va sotto il nome di vita attiva.
Giovanni al contrario si occupa piuttosto dell'aspetto contemplativo, per cui il suo Vangelo è, sì, superiore agli altri, ma i precetti di vita morale che troviamo in esso sono di meno.
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