Summa Teologica - I-II |
Pare che l'ira non faccia ammutolire.
1. Il tacere si oppone al parlare.
Ma l'intensificarsi dell'ira spinge a parlare, come è evidente nei gradi dell'ira stabiliti dal Signore con quelle parole [ Mt 5,22 ]: « Chiunque si adira con il proprio fratello … »; « Chi poi dice al suo fratello: stupido … »; « E chi gli dice: pazzo … ».
Quindi l'ira non fa ammutolire.
2. Venendo a mancare il controllo della ragione, l'uomo passa a proferire parole disordinate: per cui dice la Scrittura [ Pr 25,28 ]: « Una città smantellata o senza mura, tale è l'uomo che non sa dominare la collera ».
Ma l'ira, come si è visto [ a. 3 ], ostacola al massimo il giudizio della ragione.
Quindi in modo tutto particolare fa uscire in parole disordinate.
Quindi non rende taciturni.
3. Sta scritto [ Mt 12,34 ]: « La bocca parla dalla pienezza del cuore ».
Ma il cuore viene turbato nel modo più grave dall'ira, secondo le spiegazioni date [ a. 2 ].
Quindi l'ira è la causa più irresistibile della locuzione.
Quindi non fa ammutolire.
S. Gregorio [ Mor. 5,45 ] afferma che « l'ira imprigionata dal silenzio divampa con più forza dentro l'anima ».
Come si è già notato [ a. 3; q. 46, a. 4 ], l'ira implica la ragione e ne è un ostacolo.
E per l'uno e l'altro verso può impedire di parlare.
Come associata alla ragione quando il giudizio di questa, pur non essendo sufficiente a inibire il desiderio disordinato della vendetta, è tuttavia così forte da trattenere la lingua dal proferire parole sconsiderate.
Per cui S. Gregorio [ l. cit. ] afferma: « Talora l'ira impone il silenzio, con una specie di giudizio, all'animo turbato ».
- Come impedimento della ragione invece poiché, stando a quanto abbiamo detto [ a. 2 ], il turbamento dell'ira si ripercuote fino alle membra esterne; e specialmente su quelle in cui più chiaramente il cuore si manifesta, cioè sugli occhi, sul volto e sulla lingua: per cui, come si è visto [ a. 2 ], « la lingua si inceppa, il volto si infiamma, gli occhi si stravolgono ».
Quindi il turbamento dell'ira può essere così grave da impedire del tutto alla lingua di parlare.
E allora uno ammutolisce.
1. L'aumento dell'ira qualche volta giunge a impedire alla ragione di frenare la lingua.
Altre volte invece giunge perfino a impedire di muovere la lingua e le altre membra esterne.
2. È così risolta anche la seconda obiezioni.
3. Il turbamento del cuore è talora così eccessivo da impedire i movimenti delle membra esterne.
E allora viene a mancare la parola, si ha l'immobilità delle membra esterne e talvolta anche la morte.
- Se invece il turbamento non è così grave, allora l'abbondanza del turbamento del cuore spinge a parlare.
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