Sapienza |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Confronto tra la sorte dei giusti e quella degli empi |
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1 Le anime dei giusti, invece, sono nelle mani di Dio, nessun tormento le toccherà. |
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2 Agli occhi degli stolti parve che morissero; la loro fine fu ritenuta una sciagura, |
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3 la loro partenza da noi una rovina, ma essi sono nella pace. |
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4 Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi, la loro speranza è piena di immortalità. |
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5 Per una breve pena riceveranno grandi benefici, perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé: |
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6 li ha saggiati come oro nel crogiuolo e li ha graditi come un olocausto. | |||||||
7 Nel giorno del loro giudizio risplenderanno; come scintille nella stoppia, correranno qua e là. |
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8 Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli e il Signore regnerà per sempre su di loro. |
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9 Quanti confidano in lui comprenderanno la verità; coloro che gli sono fedeli vivranno presso di lui nell'amore, perché grazia e misericordia sono riservate ai suoi eletti. |
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10 Ma gli empi per i loro pensieri riceveranno il castigo, essi che hanno disprezzato il giusto e si sono ribellati al Signore. | |||||||
11 Chi disprezza la sapienza e la disciplina è infelice. Vana la loro speranza e le loro fatiche senza frutto inutili le opere loro. |
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12 Le loro mogli sono insensate, cattivi i loro figli, maledetta la loro progenie. |
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È meglio la sterilità che una posterità empia |
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13 Beata la sterile non contaminata, la quale non ha conosciuto un letto peccaminoso; avrà il suo frutto alla rassegna delle anime. |
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14 Anche l'eunuco, la cui mano non ha commesso iniquità e che non ha pensato cose malvagie contro il Signore, riceverà una grazia speciale per la sua fedeltà, una parte più desiderabile nel tempio del Signore; |
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15 poiché il frutto delle opere buone è glorioso e imperitura la radice della saggezza. |
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16 I figli di adulteri non giungeranno a maturità; la discendenza di un'unione illegittima sarà sterminata. | |||||||
17 Anche se avranno lunga vita, non saranno contati per niente, e, infine, la loro vecchiaia sarà senza onore. | |||||||
18 Se poi moriranno presto, non avranno speranza né consolazione nel giorno del giudizio, | |||||||
19 poiché di una stirpe iniqua è terribile il destino. |
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Indice |
3,1-9 | La sorte dei giusti 3,1 nelle mani di Dio: cioè sotto la sua protezione ( cf. Dt 33,3; Is 51,16; Gv 10,28-29 ) e la sua dipendenza ( cf. Gb 12,10 ). |
3,3 | La pace non significa solamente l'assenza di ogni male (
Is 57,2;
Gb 3,17-18 ), ma uno stato di sicurezza o di felicità sotto la protezione ( v 1 ) o nell'intimità ( v 9 ) di Dio. |
3,4 | La speranza (
Rm 5,2+ ) si vede affidato un ruolo fondamentale nella vita dei giusti e ha per oggetto l'immortalità, athanasía. Questo termine, fino allora insolito nell'AT ma familiare ai greci, indicava sia l'immortalità del ricordo ( cf. Sap 8,13 ), sia quella dell'anima. Qui l'autore lo usa nel secondo senso, ma per significare la felice immortalità nel regno di Dio come ricompensa della giustizia ( Sap 1,15; Sap 2,23 ). Precisa le speranze del salmista che non si rassegnava a perdere con la morte l'intimità di Dio ( Sal 16,10+ ). |
3,5 | Riguardo alla prova, pietra di paragone e mezzo di purificazione del giusto, cf. Gen 22,1; Tb 12,13; Gb 1,2; Sal 66,10; 1 Pt 1,6-7. |
3,7 | del loro giudizio: BJ traduce: « della loro visita ». L'espressione ( cf. Es 3,16+ ) qui indica un intervento favorevole di Dio, suscettibile di coincidere con un giudizio generale o particolare. La medesima espressione, che lett. riproduce Ger 6,15; Ger 10,15 ( LXX ), cf. pure Is 24,22, indica una fase ulteriore nella condizione delle anime giuste. Il verbo che segue dovrebbe esprimere la loro glorificazione definitiva. Se l'idea del « risplendere » altrove si applica agli eletti risorti ( Dn 12,3; Mt 13,43 ), questa dottrina di una resurrezione corporale non viene per nulla esplicitata nel libro. - come scintille nella stoppia: in molti testi biblici ( cf. Is 1,31; Is 5,24; Na 1,10; Abd 18; Zc 12,6; Ml 3,19 ) l'immagine simboleggia gli effetti della collera vendicatrice di Dio o la rivincita di Israele sui suoi nemici. Qui viene usata in linguaggio figurato e significa forse la partecipazione dei giusti glorificati all'annientamento del male, come preludio alla fondazione del regno di Dio, del quale faranno parte ( v 8 ). |
3,9a | Una verità che giustificherà la loro fiducia e rivelerà loro completamente il disegno di Dio. 3,9b O meglio, dividendo diversamente la frase: « e coloro che sono fedeli nell'amore vivranno presso di lui ». Secondo la traduzione adottata, la felicità degli eletti è costituita, nello stesso tempo, e dall'amore e dalla conoscenza. |
3,10-12 | La sorte degli empi 3,10 il giusto oppure « ciò che è giusto ». |
3,11a | Formula desunta da
Pr 1,7. Il termine « sapienza » indica la saggezza pratica che orienta a vivere in modo virtuoso. La parola « disciplina », tradotta altrove con « educazione » ( Sap 2,12 ), « istruzione » ( Sap 6,17 ), « insegnamento » ( Sap 7,14 ), « che ammaestra » ( Sap 1,5 ), riassume i mezzi necessari per conquistarla. |
3,13-19 | La sterilità dei giusti e la fecondità degli empi Il libro della Sapienza corregge la concezione che vedeva nei molti figli il segno della benedizione di Dio e nella sterilità il segno della maledizione. La donna sterile e l'eunuco, l'uomo cioè impossibilitato a generare, che vivono nella virtù, avranno una ricompensa gloriosa, perché è la virtù ciò che dà senso alla vita e attira la benedizione del Signore ( per l'eunuco Is 56,3-4 ). 3,13a La sterilità era considerata un disonore o un castigo, la fecondità era il segno della benedizione divina. Alla donna sterile ma fedele viene qui riconosciuta una fecondità spirituale. 3,13b Alla lettera: « che non ha conosciuto il letto nell'infedeltà ». L'autore considera innanzitutto il caso di una giudea fedele, sposata a un giudeo fedele, secondo le prescrizioni della legge. Scarta dunque non solo l'adulterio e la fornicazione ( cf. Eb 13,4 ), ma anche i rapporti coniugali all'interno di matrimoni misti ( Dt 7,3; Esd 9,1-2 ). 3,13c Var. di numerosi mss lat.: « delle loro anime » o « delle anime sante ». - Questa « rassegna » o « visita » deve essere là stessa ricordata nel v 7. |
3,14 | l'eunuco: era escluso dall'assemblea cultuale di Israele (
Dt 23,2 ), ma
Is 56,3-5 aveva annunciato la sua riabilitazione nel tempo messianico se osservava fedelmente la legge di Dio. L'autore prolunga e traspone qui questo ultimo testo. - nel tempio del Signore, cioè nel cielo ( Sal 11,4; Sal 18,7; Mi 1,2-3, ecc.; Ap 3,12; Ap 7,15 ), dove si condivide la compagnia di Dio. |
3,15 | saggezza: BJ traduce: « intelligenza »; indica il saggio discernimento dei veri beni che fa vivere in modo virtuoso e assicura la conformità alle esigenze divine ( cf.
Sap 4,9;
Sap 6,15;
Sap 7,7;
Sap 8,6.18.21 ). È una radice sicura ( Pr 12,3 ) e feconda, che porta frutti per l'eternità ( Sap 1,15; Sap 2,23 ). |
3,16 | Nell'uso biblico il termine « adultero » è applicato a Israele o agli israeliti infedeli a Dio ( cf.
Is 57,3;
Ger 9,1;
Ez 23,37;
Os 3,1 ). Lo si può dunque intendere di giudei apostati o di giudei sposati con pagani ( cf. v 13+ ), e non solo di adulteri nel senso proprio del termine ( cf. pure Sap 4,3.6 ). |
3,19 | In questo sviluppo ( cf. già
v 12 ), riguardante la sorte misera d'una discendenza empia, l'autore ripesca motivi biblici antichi: i genitori sono puniti nei loro figli e costoro, resi solidali nel male e nel castigo ( cf. tuttavia
Ez 18,14-20 ), moriranno subito o non conosceranno una onorata vecchiaia ( cf. però
Gb 21,7-33 ). La prospettiva di un giudizio severo ( v 18 ), quando Dio giudicherà in ultima istanza, rende il quadro ancora più oscuro ( cf. Sap 4,3-5 ). |