Sitio

B3-A2

( Meditazione sulla preghiera "Divozione a Gesù Crocifisso ).

Dall'alto della croce si udì questo accento straziante: Sitio ho sete.

Un morente che richiede una stilla d'acqua, nessuna meraviglia: gli spasimi, il sangue versato in grande abbondanza, la privazione di ogni refrigerio sopportata da parecchie ore …

Ma perché il Salvatore volle far sentire questo lagno e chiedere di essere dissetato?

S. Leone M. ci assicura che, oltre alla sete fisica da cui era tormentato il Nazareno morente, ben altra sete gli rendeva penose le estreme ore: Sitio animas, sitio salutem vestram: ho sete delle anime e della vostra salvezza.

Egli bramava di rendere felici le anime con quella felicità che Egli soltanto poteva concedere.

Non trovò nessuno che, impietosito ai suoi lagni, gli offrisse un sorso saporito: non ebbe che aceto e la spugna compressa su quelle labbra accrebbe il dolore al paziente.

Riferendoci alle parole del grande S. Leone, ancora al presente Gesù Cristo ripete dall'alto della Croce: Sitio: vuole rendere felici le anime di tutti: e noi colla divozione al SS. Crocifisso rispondiamo a questo appello udito non da una sola bocca, ma da cinque, quante cioè sonò le sue piaghe dalle quali goccia sangue salutare.

1° Sitio: rispondendo al primo appello bramiamo che Gesù renda felice il Sacerdozio e soprattutto il Suo Vicario in terra.

- Il braccio diritto è simbolo di potenza - potenza è il Sacerdozio cattolico « Siamo cooperatori di Dio » diceva S. Paolo.

- Noi vogliamo dissetare il Salvatore e lo scongiuriamo che renda felici e santi i sacerdoti della sua Chiesa.

2° Sitio: udiamo dalla ferita del braccio sinistro, che nel corpo umano denota la debolezza - Gesù, siate debole coi peccatori e in particolar modo coi morenti: lasciatevi vincere dalle loro preghiere; dite la parola del perdono a questi infelici.

3° Sitio: dalla piaga del piede destro.

- I santi piedi di Gesù quanti passi rammentano adoperati per il suo ministero di apostolato; i novelli apostoli sorsero a sua imitazione, i quali, retti da differente regola, hanno nome di ordini o congregazioni religiose.

- La preghiera, la solitudine, la penitenza, l'educazione, la carità, l'evangelizzazione sono gli scopi di queste varie congregazioni - e noi le raccomandiamo tutte al Salvatore, affinché si degni per i dolori del suo destro piede formarne sei Santi, moltiplicare questi fiori del giardino della Chiesa, difenderli dalle persecuzioni, renderli veri seguaci dei loro ss. Fondatori.

4° Sitio: Gesù lo fa sentire affinché giunga lontano lontano dalla terra.

- Ci sono anime che Egli ama e che vede lungi dal suo amplesso, cioè le anime dei fedeli trapassati.

- Soddisfare questa sete di Gesù, quale atto sublime di carità e di zelo! e noi lo facciamo per la piaga del suo piede sinistro.

5° Sitio: dal suo Cuore ben fatto si ode per ultimo il desiderio di render felici i nostri amici: e noi nella piaga del Sacro Costato raccomandiamo il Pastore della nostra diocesi, l'angelo tutelare visibile stabilito dalla Provvidenza a governare una parte della Chiesa Cattolica: - Itet et pascat in fortitudine tua, Domine, in sublimitate nominis tui.

Sia egli forte e pascoli il tuo gregge, o Signore, sorretto dalla tua forza e nella sublimità del tuo nome.

Egli è l'amico nostro, benché non ci conosca tutti personalmente; prega ogni giorno per noi, ci difende, è nostro maestro: e con lui raccomandiamo gli altri amici nostri ai quali siamo legati per vincoli speciali e che si sono raccomandati alle nostre orazioni.

In tal guisa si compie un vero apostolato atto a portare la salute in ogni più alta e bassa sfera della società.

- La Provvidenza di Dio non rivela sempre i suoi segreti; ma verrà giorno in cui le anime da noi redente col mezzo della preghiera ci saranno note.

- Noi fortunati se molte di queste avremo collocale a lato del Crocifisso.

P. G. P.