Della Divozione a Gesù Crocifisso

B16-A3

e di alcuni frutti che essa può produrre.

È degno di attenzione il fatto della rapida diffusione della nostra Associazione del SS.mo Crocifisso promossa dall'umile Laico francescano fra Leopoldo testé defunto; essa si estese in breve volgere di tempo non solo nella nostra Città ma in tutta Italia, propagandosi poi anche nella Francia, nel Belgio e perfino nelle due Americhe.

Questa divozione comincia anzitutto dal porre sotto i nostri occhi i benefizi della infinita misericordia e liberalità di N. S. Gesù Cristo, ma a poco a poco è anche passata ad organizzare la gioventù, raccogliendola attorno ad opportuni centri di educazione civile e religiosa per formare soggetti capaci di fare il bene attorno a sé, esercitando l'Apostolato a favore dei compagni coll'istruirli nel Catechismo e nella pratica della Vita Cristiana, porgendo così aiuto allo stesso Clero, che bene spesso non può raggiungere giovani abitualmente tenuti lontani dalla Chiesa, come è frequente il caso, specialmente nelle maggiori Città.

Questi centri di Cristianità e Civile educazione a favore dei figli del Popolo erano - fra altri - additati esistere nelle Case dei Fratelli delle Scuole Cristiane, le quali, per essere frequentate da Alunni in maggioranza esterni, comprendono moltissimi giovani destinati a popolare le officine, i fondachi e gli uffici, ed ivi incontrarsi con compagni lontani dalla Religione soprattutto per ignoranza o per esclusiva preoccupazione di beni materiali.

Queste Scuole abbracciavano per il passato il solo periodo di quattro anni di Corso Elementare; ma oggi per le accresciute esigenze e per i progressi conseguiti dalla coltura professionale; non basterebbero più al loro scopo - e debbono perciò ampliare gli insegnamenti a norma di programmi più progrediti e completi.

Ed ecco perché - quando si venne a terminare il periodo della guerra - si pensò all'opportunità di aprire corsi Tecnico-Professionali per avviarvi i giovani che avessero compiuto le quattro Classi Elementari.

Prendendo i giovani a questo preciso punto del loro sviluppo, si ottenevano due considerevoli vantaggi.

Si radunava anzitutto nelle nuove Scuole un elemento ben disposto a ricevere una ulteriore coltura di educazione; essendo manifesto, che più il giovane cresce, tanto meno sarà facile volgere al bene il suo animo già distratto da altre cure e forse già guasto dall'ambiente e dalle cattive abitudini.

In secondo luogo, innestando sulle prime quattro Elementari un corso prettamente professionale, si otteneva il vantaggio di potere in pochi anni e non oltre il sedicesimo di età dell'alunno, condurlo ad essere ben preparato per diventare fra breve un buon capotecnico, dando così un'ottima ed apprezzata posizione al giovane stesso e tale che gli conferisca autorità presso i suoi medesimi compagni su cui potrà esercitare con tanto maggior frutto il suo benefico apostolato.

L'attuazione di queste Scuole si è venuta sviluppando nello scorso anno scolastico nel presente.

Compiuto un primo anno di corso, se ne aggiunse un secondo formato attraverso severi, e coscienziosi esami di promozione.

Cosi tenendo in gran cura la formazione dello spirito che va maturando nelle successive scuole, si perverrà a poco a poco ad educare scolaresche capaci di dare i migliori risultati e mantenere alla Scuola quel buon nome che intorno ad essa si va affermando.

La Scuola poi, come si è detto, è tecnica e pratica.

Ciò che viene appreso nelle aule scolastiche trova applicazione nelle esercitazioni di laboratorio.

Quest'ultimo è istituito in appositi locali, con copiosa e varia suppellettile, e svolge per ora i corsi di aggiustaggio, ma è destinato a comprendere altresì il corso di falegname, di elettricità, ed altri, se vi saranno i mezzi che faticosamente si stanno provvedendo.

Diciamo faticosamente; perché mai come ora si sperimentò tanta difficoltà di provvedere all'esercizio di tali corsi, al loro arredamento, ai locali, alle materie prime e al personale.

In mezzo a tanti ostacoli queste nostre scuole hanno avuto la fortuna di trovare in un comitato di Patroni iniziali e confortevoli appoggi.

Ma l'opera di pochi può bastare per dare principio; occorre la carità dei molti per sviluppare e sorreggere il bene incominciato.

Si è perciò che noi domandiamo alle Anime buone e divote del SS.mo Crocifisso il loro concorso; e se per ora più non diciamo, si è perché sembra non si debba insistere per convincerle che l'educazione cristiana procurata a tanti giovani di buona indole e di belle speranze è il miglior modo di diffondere e far fruttificare la Divozione a Gesù Crocifisso per rigenerare la Società e rifarla Cristiana.