Le nostre celebrazioni ventennali

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Festa dei cuori, serena giocondità degli spiriti che, nel vedere illuminati, chiarificati i propri ideali di bene, si confermano nella santità della loro missione e si ritemprano per nuovi cimenti e più fulgide vittorie.

Così riguardiamo noi, Catechisti, le feste celebrative dei nostri primi quattro lustri di vita.

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Il nostro appello

Cattolici Torinesi!

Il ventennio di fondazione dell' "Unione dei Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata" dà motivo per richiamare alla mente dei membri dell'A. C. l'importanza dell'apostolato catechistico, base di ogni progresso religioso e civile.

Valenti e competenti oratori si susseguiranno al "Salone Cocchi" via Juvara 15 ( Collegio Artigianelli ) gentilmente concesso, per risvegliare nei buoni una fiamma d'amore apostolico che, con la benedizione di Gesù Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, darà volonterosi e zelanti coadiutori catechisti ai nostri R.mi Parroci.

Giovani!

Da voi, la cui vita di purezza e di fede fa risplendere l'ideale del cristiano apostolato verso altri più giovani fratelli, sia raccolto l'invito del Maestro Divino che, con la voce del Suo Vicario vi invita a collaborare nell'Azione Cattolica nella più perfetta ubbidienza al Capo indefettibile della verità.

Apostoli!

Che, nell'esercizio del più regale e santo apostolato, volete brillare come stelle lucentissime nell'eternità, assecondate l'invito di raccogliervi con altri piccoli apostoli, per ritemprarvi allo stesso spirito dei discepoli primitivi della Chiesa nostra, Una, Santa, Cattolica e Apostolica.

I Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.

Approvazione e benedizione di S. Em. Rev.ma il Card. Arcivescovo

"Vo ben volentieri approviamo le Manifestazioni Catechistiche promosse dall'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e benediciamo a quanti interverranno alle lezioni serali.

Torino, 20 Aprile 1934.

M. Cord. Fossati, Arciv.

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Ai piedi di Maria Santissima

"Donna, sei tanto grande e tanto vali,

Che, qual vuol grazia e a Te non ricorre,

Sua desianza vuol volar senz'ali"

… e perciò nel piccolo Santuarietto di Martassina, sopra Ala di Stura, ai piedi della Vergine Immacolata iniziammo la nostra settimana che giustamente venne chiamata "Catechistica" perché con essa si ebbe in mente di far risplendere e agitare la fiaccola del più sublime apostolato, e di infiammare molte anime a dedicarvisi.

La Vergine Santissima parve sorridere col mandarci un magnifico sole, mentre da oltre un mese le nostre domeniche erano state guastate dalla pioggia.

I centoventi pellegrini, Catechisti, Aspiranti e Zelatrici scesero dall'autobus ai piedi della Grotta di Martassina, già tutta in fiore per la solerzia di anime amanti di Maria SS. e della nostra cara Unione, e poterono ascoltare la S. Messa accostandosi quasi tutti al Divino Banchetto.

Momento di Paradiso che commosse molti cuori, perché in quelle baldi giovinezze consacrate a Maria, si intravidero i nuovi germogli dell'opera, che ai piedi dell'Immacolata ritraeva la linfa vitale per promettentissimi frutti.

Grazie, o Vergine Santissima di quell'ora … di quel sole che ci donaste col Sole Eucaristico … fra quei dirupi da Te benedetti, fra i quali le anime nostre trovarono tanta pace e tanta mistica poesia! … Grazie!

Il 6 maggio cominciò dunque per noi giocondamente, e quando giunse il vespero, ci ritrovammo riuniti nella Parrocchia di Ala di Stura per un'ora Santa che ogni prima domenica si svolge abitualmente per lo zelo del Rev. Prevosto Teol. Porporato.

Bella, immortal, benefica Fede … segna ancor questo … perché la giornata iniziata ai piedi di Maria SS. non poteva non chiudersi e diremo culminare che dinanzi a Gesù Ostia, per ricevere altre luci, altri richiami, e poter fare sempre più generose promesse.

Cari i nostri Aspiranti! Com'erano allegri!

Dai loro occhi innocenti trasparivano tante belle cose che ci rincoravano, giacché la strada aperta segnata dai nostri Maggiori, troverà domani come ieri i suoi fedeli seguaci.

È una nuova falange di Catechisti che conquisterà anime a Gesù nostro Maestro e nostro Modello.

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Le serate Catechistiche

Si tennero nei giorni 8, 9, 11, 12 Maggio nel Teatrino del Collegio degli Artigianelli, gentilmente concesso e si iniziarono alla presenza di S. E. R.ma Mons. Pinardi, Vescovo titolare di Eudossiade.

Aperta la seduta con la preghiera, il Superiore dei Catechisti espose le finalità delle serate e ringraziata Sua Eccellenza e la Federazione Giovanile di Azione Cattolica, sotto i cui auspici s'era indetta, presentò il primo oratore prof. dott. Borra, Salesiano.

Pubblichiamo un breve sunto della sua conferenza e faremo senz'altro seguire quello delle conferenze degli altri oratori.

L'importanza dell'apostolato catechistico

L'illustre e facondo oratore, ad una breve introduzione fa seguire un'interessantissima dissertazione sulla necessità assoluta di impartire ai giovani l'insegnamento del catechismo, affine di formare in essi la capacita di distinguere il bene dal male.

Le impressioni della prima età non si cancellano più, e menzionando alcune affermazioni del valoroso grande mutilato Carlo Delcroix sulla sua educazione salesiana, il conferenziere conchiude la prima parte della sua relazione, esaltando l'insegnamento del catechismo, rimedio e luce nelle nostre ore più tempestose e buie.

Ricordato che il segno più importante dato dal Maestro sulla veridicità della sua missione divina fu quello che "ai poveri era stata annunciata la buona novella", il prof. Borra ricorda all'eletto ed entusiastico uditorio, i più valorosi apostoli del catechismo: Origene, S. Cirillo, S. Agostino, S. Girolamo, S. Tommaso d'Aquino, S. Francesco Saverio, S. Pier Damiani, S. Roberto Bellarmino e giunge sino al fondatore dei Fratelli delle Scuole Cristiane, S. Giovanni Battista La Salle, che formò nei suoi figli i più valenti maestri di catechismo e, si può dire, i tecnici dell'istruzione religiosa.

Lo stesso Don Bosco - dice l'oratore - ha fondato tutta la sua colossale opera sulla istruzione religiosa.

Ricorda che il nome di Bartolomeo Garelli è per i Salesiani l'argomento più persuasivo e rivelatore di che cosa sia e debba essere lo spirito di tutta la loro Congregazione.

Siamo nel secolo ventesimo e molti ignorano il fatto storico più accertato cioè che Gesù Cristo è lo spartiacque dei due Testamenti e che da Lui solo emana la vera luce, del mondo.

Lo zelo dei catechisti d'oggi susciti altri apostoli, perché lo spirito del S. Vangelo sia sempre più conosciuto e praticato.

Parla S. E. Mons. Pinardi

L'Eccellentissimo Presule fa rilevare che poche celebrazioni assumono l'importanza di quella odierna indetta dall'Unione Catechisti del SS. Crocifisso per commemorare il suo primo ventennio dalla fondazione.

L'Unione è stata classica nel determinarsi pel programma Catechistico e avendola vista sorgere - dice S. E. - abbiamo seguito i suoi sforzi ed i suoi progressi, onde plaudiamo oggi alla sua attività ed ai suoi risultati.

I Parroci, che più di tutti sentono la necessità di Catechisti, non hanno altro più vivo desiderio di quello che abbia a rafforzarsi l'idea dell'apostolato catechistico nelle Associazioni Giovanili, con una sempre più chiara visione, che in esso sta l'essenza di tutta l'Azione Cattolica.

Benedico a nome di Sua Eminenza, il Cardinale Arcivescovo - continua Monsignore - l'iniziativa dell'Unione Catechisti e faccio voti che il seme oggi gettato non cada sulla strada dell'incomprensione o fra i triboli e le spine della dissipazione, bensì su fertile terreno e abbia a portare i migliori frutti di bene.

Metodo Lasalliano

La seconda lezione è stata quella del Fr. Leone, Direttore del Collegio S. Giuseppe.

Il benemerito figlio di S. Giovanni Battista La Salle e valente maestro di catechesi, sullo sfondo dei vari metodi catechistici - espositivo, socratico, catechistico - fa risaltare, con la sua brillante forma oratoria, che il metodo Lasalliano tende prevalentemente all'ultimo di essi, perché più confacente alla psicologia del fanciullo.

Illustra con opportuni esempi pratici che l'esposizione del catechismo dev'essere ordinatissima, con punti di riferimento chiarissimi ed espressa con parole semplici.

L'abilità del catechista - dice il Fr. Leone - sta nel saper far ricavare dal ragazzo, con domande e sotto domande, la conclusione delle singole lezioni e l'affermazione della verità insegnata.

Conchiude poi il suo discorso col far risaltare i pregi di una lezione ben preparata e meglio esposta.

La dotta e pratica lezione, seguita con indicibile gusto dagli uditori, ha termine con uno scrosciante applauso al valente oratore, che seppe far rivivere lo spirito pedagogico e santo del suo grande Padre, precursore delle forme più popolari dell'insegnamento, Giovanni Battista La Salle.

Il crociati del catechismo

Il prof. Gedda, presidente della Federazione Giov. Torin. d'A. C. dà il saluto augurale alla Pia Unione del SS. Crocifisso e ricorda che il fondamento di ogni apostolato di bene operato dai seguaci di Gesù sta nel programma di perfezione da Lui dato alla umanità e riferito da S. Luca: "Chi vuol venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua".

Ciascuno deve corrispondere alla sua vocazione e ricordare sovente che portare la croce con Gesù Cristo è segno di trionfo.

Questo hanno capito - dice il prof. Gedda - i Catechisti del SS. Crocifisso e, novelli crociati, si spandono per ogni dove per spezzare il pane del catechismo ai fanciulli.

Magnifico esempio di fede pratica in questo Novecento che ama le forme sintetiche e chiare e che si può definire l'ora dell'ateismo e della santità.

I mezzi termini sono scomparsi.

"Rinunciare a se stessi": a ciò sono portati i Catechisti dalle sapienti direttive che si leggono nelle loro Costituzioni, esaminate dalla S. Congreg. del Concilio e recentemente approvate dal nostro Card. Arcivescovo, Direttive che rivelano lo spirito dei Fratelli delle S. C., fondatori dell'Opera, spirito di fede, spirito di umiltà e spirito di zelo: affermazione di santità che giovani laici tendono a realizzare ogni giorno e ogni ora della loro vita.

In ogni età furono i santi la vita della Chiesa, che, ancora oggi, con l'erezione di questa nuova Congregazione di laici viventi nelle loro famiglie, ci ricorda che tutti siamo chiamati alla santità.

Noi - continua l'illustre presidente - ringraziamo l'Unione del SS. Crocifisso di questa lezione di alta spiritualità, vera emanazione Lasalliana e ci auguriamo che tale spirito si diffonda fra le masse giovanili e ne perfezioni sempre più gli ideali.

Le disposizioni del Catechista

È ancora il Fr. Leone, Direttore del Collegio S. Giuseppe, che gentilmente accettò di sostituire il Fr. Alessandro Alessandrini, trattenuto a Roma da ragioni di salute.

Le presentazioni sono superflue, perciò l'amato Direttore, franco e sicuro, s'inoltra nel tema.

Al Catechista spetta la nobilissima missione di educare il figlio di Dio, perciò a lui si convengono disposizioni e qualità particolari, proporzionate al suo fine sublime.

La scienza profonda sarà la pietra miliare dell'edificio, perché altrimenti il catechista si assumerebbe una grave responsabilità dinnanzi a Dio e agli uomini.

La scienza pedagogica di saper comunicare il proprio pensiero, arte non sempre posseduta neanche da persone intelligentissime, l'ordine e nell'esposizione e l'abilità di saper adattare la dottrina alla capacità degli uditori, saranno doti essenzialissime di un buon Catechista.

Si dovrà pure unire la conoscenza delle varie forme metodiche e della psicologia infantile, per sapersi adattare alle variabilissime esigenze del fanciullo e saperlo appassionare per la verità con idee semplici e chiare.

Non aver paura del progresso, ma vivere la vita del tempo nostro, che si presenta molto diversa da venti o trenta anni fa.

Amare i giovani, perché solo coll'amore si farà del bene e si darà la vita: amore giocondo e lieto, unito alla mansuetudine e alla calma serena e feconda.

Per ultimo, non per ordine d'importanza, il dotto Fr. Leone pone la pietà, perché - dice - anche l'uomo dotto cede il passo a quello santo.

Se il Catechista possederà e perfezionerà in sé tali virtù, sarà fecondo e la scienza della religione tornerà gradita alle piccole anime, bramose del bello e del vero.

La chiusura

Lo zelantissimo Curato del Duomo, can. Giuseppe Garneri, dice che si ascolta volentieri il catechismo del F. Leone, e invoca la benedizione del Signore sui Catechisti del SS. Crocifisso e sui lavori delle serate, che auspica apportatrici di molti frutti per le anime.

A coronamento delle Serate i Catechisti organizzarono una giornata di adorazione nella chiesa di S. Pelagia, giornata che venne chiusa con un magnifico discorso del reverendo padre Giuliani, che, incoraggiati i Catechisti a ringraziare Dio dei benefici ricevuti, intonò solennemente il "Te Deum" e impartì la benedizione con il Santissimo Sacramento.

Dopo le solenni giornate celebrative, l'Unione rientrò nel ritmo normale delle sue attività, lieta di tener fede al suo programma di santità e di apostolato catechistico.