Casa di Carità Arti e Mestieri

B160-A6

La vita una Scuola è tesa ad uno sforzo inferiore continuo di superamento, difficilmente percettibile dall'esterno; soprattutto una Scuola come la nostra, costretta ad adeguarsi sempre agli sviluppi della scienza, ad affrontare la mentalità sconcertante delle nuove generazioni delle famiglie operaie, prive di tradizione e che aggrediscono la vita quasi come onde barbariche alla conquista di paesi civili; e infine a trovarsi un posto tra le carenti strutture scolastiche professionali del nostro paese.

La lasciamo immaginare a chi può.

Diamo ai nostri lettori un semplice cenno di alcune manifestazioni esteriori di quest'ultimo periodo, che non forniscono certo un'idea dell'intenso lavoro interiore, ma ne lasciano trapelare qualche cosa:

1) Gare regionali indette dal Ministero della Pubblica Istruzione e dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale fra gli allievi delle Scuole Professionali.

Nelle gare di fine anno 1962 tutti i primi premi furono conquistati dagli allievi della Casa di Carità, in concorso con le scuole di tutto il Piemonte.

L'Ufficio Regionale del Lavoro non ritenne opportuno organizzare la relativa premiazione solenne, come gli altri anni, e gli otto allievi primi classificati furono convocati privatamente nei suoi uffici per la consegna del premio.

Nelle gare regionali del 1963 gli allievi della Casa di Carità, classificati primi, furono quattro.

2) Esercizi Spirituali e giornate di ritiro per gli allievi.

Ogni classe dei corsi diurni, quasi al completo, ha fatto un corso di Esercizi Spirituali a Villa S. Croce, sotto la direzione dei PP. Gesuiti.

Ritiro Spirituale Allievi Corsi Preserali 1° e 2" Addestramento

Per gli allievi dei corsi pre-serali furono organizzati dei brevi ritiri spirituali alla domenica mattina, con buona partecipazione ed eccellenti risultati.

3) Potenziamento dell'ufficio tecnico ed assunzione di uno studio, per conto della Federazione Piemonte Italia, sulla situazione delle scuole professionali in Piemonte.

L'ufficio ha già preparato il primo volume di conclusione sulle sue ricerche.

4) Inaugurazione di un'aula alla memoria di Oreste Giletti, con l'intervento dei famigliari, fra cui la Vedova, Sig.ra Bianca Giletti, presidente delle nostre Patronesse, Autorità ed amici.

È stato un atto di riconoscenza della Casa di Carità ai suoi sostenitori, compiuto con semplicità, ma in modo sentito e da tutti gradito.

Inaugurazione aula Giletti

5) Ospitalità per giornate di ritiro.

L'ambiente tranquillo e sereno dell'ultimo piano della nostra Scuola, dove riposa il nostro Fondatore, Fr. Teodoreto, pare un richiamo per molti a raccogliersi in meditazione e preghiera.

Le richieste di ospitalità per giornate di ritiro furono parecchie e la Casa di Carità fu ben lieta di concederla.

Vi passarono così vari gruppi di allievi dei Salesiani, i piccoli Novizi dei Fratelli delle Scuole Cristiane, gli Aspiranti e gli Uomini di Azione Cattolica di alcune Parrocchie cittadine, i dipendenti della « Superga » per la loro Pasqua, le nostre Patronesse, ecc.

Oltre a questi, naturalmente, molti gruppi di nostri allievi, come accennato sopra, e ai catechisti stessi che ogni mese vi fanno il loro ritiro.

Allievi della Casa di Carità in montagna

Anno Scolastico 1962 - 1963 - Classe II Aggiustatori - Montatori

Anno Scolastico 1962 - 1963 - Classe II Attrezzisti - Stampisti

Anno Scolastico 1962 -19 63 - Classe II Tornitori - Fresatori - Rettificatori

Anno Scolastico 1962 - 1963 - Classe - II Elettromeccanici