Anno LX N. 4 Ottobre - Dicembre 1976

B201

A1 - Il congresso Eucaristico Internazionale di Filadelfia

A2 - La preghiera negli Istituti Secolari

A3 - Assemblea Diocesana Catechisti Parrocchiali

A4 - Convegno sul Catechismo Diocesano per i Fanciulli

A5 - In memoriam

A6 -Messa del povero


« Ogni cristiano, secondo le sue personali e sociali condizioni, deve essere testimonio di Cristo: dovere questo che l'essere fanciullo, giovane, uomo, donna, impegnato in uffici secolari, o impedito da particolari doveri, o infermità, non dispensa dal suo compimento.

Non indolenza, non timidezza, non scetticismo, non animosità critica e contestatrice, o altro sentimento negativo deve paralizzare, oggi specialmente, l'esercizio dell'apostolato, cioè la testimonianza personale, familiare, collettiva del buon esempio, dell'osservanza dei doveri religiosi, della professione, tacita almeno ma trasparente, della propria fede cristiana, dallo stile di vita retto, buono, cortese, premuroso della carità.

Cosciente di questa comune vocazione, nessuno si esima da questo fondamentale dovere della testimonianza personale e cattolica al nome di Cristo, nella semplice, ferma, solidale comunione con gli Apostoli, la successione storica ed ecclesiale ».

Paolo VI

( Omelia nella festa dei Santi Pietro e Paolo 1976 )


Ricordino … tutti i membri degli stati di perfezione, e lo meditino spesso davanti a Dio, che ad essi non basta, per soddisfare al dovere della loro professione, evitare il peccato grave o anche, con l'aiuto di Dio, il veniale, né soltanto eseguire materialmente gli ordini dei superiori o anche osservare i voti o gli obblighi di coscienza o le proprie costituzioni, secondo le quali, come comanda la Chiesa stessa nei sacri canoni, « tutti e singoli i religiosi, Superiori e sudditi, devono conformare la vita e così tendere alla perfezione del loro stato ».

Bisogna che facciano questo con animo generoso e amore ardente, non soltanto per necessità ma anche per coscienza, poiché devono essere accesi di ardentissima carità verso Dio e verso il prossimo e adorni di ogni virtù, per poter salire la vetta della santità e mostrarsi davanti a tutti come fonti vive della carità cristiana.

Pio XII

( Cost. Ap.Sedes Sapientiae, III, 24 )