Catechismo degli Adulti

Indice

Dimensioni della preghiera

Cat. Chiesa Cat. 2626-2649

975 Adorazione

Sono estremamente vari i sentimenti delle persone che pregano e le forme espressive.

Ci sono però alcuni atteggiamenti comuni che caratterizzano costantemente la preghiera autentica.

L'uomo davanti a Dio avverte innanzitutto la propria povertà di creatura e la propria indegnità di peccatore; trabocca di meraviglia per la sua infinita grandezza e santità.

Alla base della preghiera c'è l'adorazione.

L'etimologia della parola fa riferimento al gesto di portare la mano alla bocca, per tacere e ascoltare, e al gesto di prostrarsi fino a toccare la terra con la bocca.

Adorazione significa dunque umiltà profonda, silenzio pieno di stupore, ascolto attento e obbediente.

Verifichiamo se per caso non parliamo troppo nella preghiera.

Forse portiamo anche là il nostro protagonismo.

Forse dobbiamo tacere e ascoltare di più.

976 Benedizione

In continuità con l'adorazione si trova la benedizione, modalità tipicamente biblica della preghiera.

Benediciamo Dio perché egli per primo ci ha benedetti e ci benedice.

La creazione e la storia della salvezza sono una grande benedizione dal principio alla fine, una continua azione benevola di Dio per dare la vita. ( Ef 1,3-14 )

Bisogna allora benedire il Signore, cioè lodarlo e ringraziarlo; benedirlo in ogni circostanza, anche dolorosa;
( Tb 4,19; 1 Ts 5,18 ) benedirlo coinvolgendo anche gli altri. ( Sal 34,2-4 )

Il Nuovo Testamento conserva cantici e altre formule di benedizione ( Lc 1,46-55.68-79; Lc 2,29-32;
2 Cor 1,3-7; Ef 1,3-14; 1 Pt 1,3-5 ) e presenta Gesù stesso nell'atto di benedire il Padre. ( Mt 11,25-27 )

977 La benedizione è dunque un movimento ascendente di lode e di ringraziamento per i beni che abbiamo ricevuto; successivamente dà avvio anche a una dinamica discendente, trasformandosi in una supplica perché Dio conceda altri beni a noi e a tutti gli uomini. ( Rm 15,5-6.13; 2 Cor 13,13; Ef 6,23-24 )

Tenendo presente questa duplice dinamica della benedizione, possiamo formulare una definizione della preghiera di sapore classico: elevazione della mente a Dio per lodarlo e chiedergli cose convenienti alla salvezza.

Possiamo anche vedervi sintetizzate alcune fondamentali dimensioni della preghiera: lode e ringraziamento, domanda e intercessione.

978 Lode

La lode nasce dalla contemplazione e dalla meraviglia davanti alle opere di Dio e a Dio stesso.

Esprime amore disinteressato e gioia.

È il culmine a cui tende la preghiera.

Non per niente la liturgia conclude ogni salmo con la dossologia: "Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen".

979 Ringraziamento

Il ringraziamento ha il suo grande motivo nel disegno universale di salvezza che Dio sta attuando per mezzo di Gesù Cristo.

Diventa però più vivo e intenso quando facciamo esperienza personale dei benefici divini; diventa più profondo quando in ogni cosa sappiamo vedere un dono di Dio e una possibilità di bene.

980 Domanda

La preghiera di domanda esprime l'atteggiamento di fede nella concretezza dei nostri bisogni.

Non modifica la volontà di Dio, perché egli da sempre la conosce e ne tiene conto.

Ci prepara piuttosto a ricevere i doni da lui predisposti.

"Egli vuole che nella preghiera si eserciti il nostro desiderio, in modo che diventiamo capaci di ricevere ciò che egli è pronto a darci".8

Dobbiamo dunque desiderare seriamente, chiedere con insistenza e pazienza, pronti a cooperare con lui e a fare la sua volontà. ( Mt 7,21 )

"Tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete" ( Mt 21,22 ).

Con queste parole il Signore non si è impegnato a esaudire tutti i nostri desideri, ma a compiere tutte le sue promesse.

Dobbiamo chiedere innanzitutto il regno di Dio, ( Mt 6,10.32-34 ) la presenza dello Spirito Santo in noi.
( Lc 11,9-13 )

Possiamo anche chiedere con semplicità e fiducia qualunque cosa buona, secondo le nostre necessità; ma senza pretese, subordinando il desiderio alla volontà di Dio, lasciandoci condurre per le vie misteriose della Provvidenza.

Dio spesso non esaudisce la nostra richiesta concreta; ma ci viene incontro in un modo più alto, come fece con Gesù che fu liberato dalla morte in maniera diversa da come umanamente desiderava. ( Eb 5,7-9 )

Così veniamo trasformati interiormente; ci conformiamo alla divina volontà di salvezza; riceviamo energie e motivazioni più pure.

Questa è la prima efficacia della preghiera.

In questo senso è sempre efficace e "rende possibile ciò che è impossibile, facile ciò che è difficile".9

981 Intercessione

Quando la supplica è fatta a favore degli altri, si chiama intercessione.

Dio vuole che ci amiamo e preghiamo gli uni per gli altri.

Vuole perfino che preghiamo per i nemici e domandiamo perdono per i loro peccati. ( Mt 5,44; Rm 12,14 )

A volte ispira ai santi una generosità inaudita, che li porta quasi a dimenticare la propria salvezza.

Mosè supplica: "Se tu perdonassi il loro peccato … E se no, cancellami dal tuo libro!" ( Es 32,32 ).

San Paolo confida: "Vorrei essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli"
( Rm 9,3 ).

Santa Caterina da Siena esclama: "Io non mi partirò dalla tua presenza, finché non vedrò che tu gli faccia misericordia …

E che sarebbe per me, se vedessi di avere la vita eterna, e il tuo popolo la morte?".10

Recentemente il beato don Orione si colloca sulla stessa linea: "Ponimi, o Signore, sulla bocca dell'inferno perché io, per la misericordia tua, la chiuda".11

La carità ci mette in sintonia con la compassione di Dio per tutti gli uomini e con l'intercessione universale di Cristo.

"La nostra preghiera è pubblica e comunitaria, e quando preghiamo, preghiamo non per una sola persona, ma per tutto il popolo, perché tutti siamo una cosa sola.

Il Dio della pace e maestro della concordia, che ci ha insegnato l'unità, volle che ognuno pregasse per tutti, come in uno egli portò tutti".12

982 A motivo del suo potere sul cuore di Dio, la preghiera di intercessione ha una grande incidenza nella vita della Chiesa e nella storia dell'umanità.

Tante persone umili e nascoste, come gli eremiti, le monache di clausura, i malati, sostengono e orientano con la loro preghiera l'azione pastorale dei sacerdoti, dei missionari, dei vescovi e del papa, perché gli apostoli piantano e irrigano, ma Dio fa crescere; ( 1 Cor 3,6 ) influiscono sulle vicende dei popoli e sul corso dei grandi avvenimenti più dei personaggi pubblici che fanno rumore.

983 La preghiera è adorazione, ascolto, lode, ringraziamento, domanda per sé e per gli altri.

Indice

8 Sant'Agostino, Lettere, 130,8,17
9 San Giovanni Crisostomo, Omelie su Anna, 4, 5
10 Santa Caterina da Siena, Dialogo della Divina Provvidenza, 13
11 Beato Luigi Orione, Appunti personali, 25.2.1939
12 San Cipriano di Cartagine, La preghiera del Signore, 8