Santo Domingo

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La promozione umana, una dimensione privilegiata della nuova evangelizzazione

159 Gesù ordinò ai suoi discepoli di distribuire i pani moltiplicati alla moltitudine affamata di modo che « tutti mangiarono e si sfamarono ». ( Mc 6,42; Mc 6,34-44 )

Curò gli infermi, passò la vita facendo del bene. ( At 10,38 )

Alla fine dei tempi ci giudicherà in base all'amore. ( Mt 25 )

Gesù è il buon samaritano ( Lc 10,25-37 ) che incarna la carità e non solo si commuove, bensì si trasforma in aiuto efficace.

La sua azione è motivata dalla dignità di ogni uomo, il cui fondamento sta in Gesù Cristo stesso come Verbo creatore, ( Gv 1,3 ) incarnato. ( Gv 1,14 )

Come sottolineava la Gaudium et spes: « Solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell'uomo.

Adamo, infatti, il primo uomo, era figura di quello futuro e cioè di Cristo Signore.

Cristo, che è il nuovo Adamo, proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente l'uomo all'uomo e gli fa nota la sua altissima vocazione ».165

Dignità che non si è persa per la ferita del peccato, ma che è stata anzi esaltata dalla compassione di Dio che si rivela nel cuore di Gesù Cristo. ( Mc 6,34 )

La solidarietà cristiana, perciò, è certamente servizio a favore dei bisognosi, però soprattutto è fedeltà a Dio.

In questo trova fondamento l'essenza della relazione tra evangelizzazione e promozione umana.167

160 La nostra fede nel Dio di Gesù Cristo e l'amore verso i fratelli deve tradursi in opere concrete.

La sequela di Cristo significa impegnarsi a vivere secondo il suo modello.

Questa preoccupazione di coerenza tra la fede e la vita è sempre stata presente nelle comunità cristiane.

Già l'apostolo Giacomo scriveva: « Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere?

Forse che quella fede può salvarlo?

Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: "Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi", ma non date loro il necessario per il corpo, che giova?

Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa ». ( Gc 2,14-17; Gc 2,26 )

161 La mancanza di coerenza tra la fede che si professa e la vita quotidiana è una delle varie cause che generano povertà nei nostri paesi, perché i cristiani non hanno saputo trovare nella fede la forza necessaria per penetrare i criteri e nelle decisioni dei settori responsabili della guida ideologica e dell'organizzazione della convivenza sociale, economica e politica dei nostri popoli.

« A popoli di radicata fede cristiana sono state imposte strutture generatrici d'ingiustizia ».169

162 La promozione, come indica la dottrina sociale della Chiesa, deve portare l'uomo e la donna a passare da condizioni meno umane a condizioni sempre più umane, fino ad arrivare alla piena conoscenza di Gesù Cristo.170

Nelle sue radici scopriamo dunque che si tratta di un vero canto alla vita, a ogni forma di vita, dal non nato fino all'abbandonato.

163 Maria, la donna che fu sollecita di fronte al bisogno sorto nelle nozze di Cana, è il modello e la figura della Chiesa rispetto a ogni forma di necessità umana. ( Gv 2,3ss )

Alla Chiesa, come a Maria, Gesù raccomanda di preoccuparsi con cura materna dell'umanità, soprattutto di coloro che soffrono. ( Gv 19,26-27 )

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165 Gaudium et Spes 22
167 Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 31
169 Puebla 437
170 Paolo VI, Populorum progressio 14-15