Atti degli Apostoli |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Pietro si reca da un centurione romano |
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1 C'era in Cesarèa un uomo di nome Cornelio, centurione della coorte Italica, |
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2 uomo pio e timorato di Dio con tutta la sua famiglia; faceva molte elemosine al popolo e pregava sempre Dio. |
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3 Un giorno verso le tre del pomeriggio vide chiaramente in visione un angelo di Dio venirgli incontro e chiamarlo: « Cornelio! ». |
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4 Egli lo guardò e preso da timore disse: « Che c'è, Signore? ». Gli rispose: « Le tue preghiere e le tue elemosine sono salite, in tua memoria, innanzi a Dio. |
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5 E ora manda degli uomini a Giaffa e fa' venire un certo Simone detto anche Pietro. | |||||||
6 Egli è ospite presso un tal Simone conciatore, la cui casa è sulla riva del mare ». |
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7 Quando l'angelo che gli parlava se ne fu andato, Cornelio chiamò due dei suoi servitori e un pio soldato fra i suoi attendenti e, | |||||||
8 spiegata loro ogni cosa, li mandò a Giaffa. | |||||||
9 Il giorno dopo, mentre essi erano per via e si avvicinavano alla città, Pietro salì verso mezzogiorno sulla terrazza a pregare. | |||||||
10 Gli venne fame e voleva prendere cibo. Ma mentre glielo preparavano, fu rapito in estasi. |
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11 Vide il cielo aperto e un oggetto che discendeva come una tovaglia grande, calata a terra per i quattro capi. | |||||||
12 In essa c'era ogni sorta di quadrupedi e rettili della terra e uccelli del cielo. | |||||||
13 Allora risuonò una voce che gli diceva: « Alzati, Pietro, uccidi e mangia! ». | |||||||
14 Ma Pietro rispose: « No davvero, Signore, poiché io non ho mai mangiato nulla di profano e di immondo ». |
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15 E la voce di nuovo a lui: « Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo più profano ». |
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16 Questo accadde per tre volte; poi d'un tratto quell'oggetto fu risollevato al cielo. | |||||||
17 Mentre Pietro si domandava perplesso tra sé e sé che cosa significasse ciò che aveva visto, gli uomini inviati da Cornelio, dopo aver domandato della casa di Simone, si fermarono all'ingresso. | |||||||
18 Chiamarono e chiesero se Simone detto anche Pietro, alloggiava colà. | |||||||
19 Pietro stava ancora ripensando alla visione, quando lo Spirito gli disse: « Ecco, tre uomini ti cercano; |
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20 alzati, scendi e va' con loro senza esitazione, perché io li ho mandati ». | |||||||
21 Pietro scese incontro agli uomini e disse: « Eccomi, sono io quello che cercate. Qual è il motivo per cui siete venuti? ». | |||||||
22 Risposero: « Il centurione Cornelio, uomo giusto e timorato di Dio, stimato da tutto il popolo dei Giudei, è stato avvertito da un angelo santo di invitarti nella sua casa, per ascoltare ciò che hai da dirgli ». |
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23 Pietro allora li fece entrare e li ospitò. Il giorno seguente si mise in viaggio con loro e alcuni fratelli di Giaffa lo accompagnarono. |
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24 Il giorno dopo arrivò a Cesarèa. Cornelio stava ad aspettarli ed aveva invitato i congiunti e gli amici intimi. |
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25 Mentre Pietro stava per entrare, Cornelio andandogli incontro si gettò ai suoi piedi per adorarlo. | |||||||
26 Ma Pietro lo rialzò, dicendo: « Alzati: anch'io sono un uomo! ». | |||||||
27 Poi, continuando a conversare con lui, entrò e trovate riunite molte persone disse loro: |
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28 « Voi sapete che non è lecito per un Giudeo unirsi o incontrarsi con persone di altra razza; ma Dio mi ha mostrato che non si deve dire profano o immondo nessun uomo. |
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29 Per questo sono venuto senza esitare quando mi avete mandato a chiamare. Vorrei dunque chiedere: per quale ragione mi avete fatto venire? ». |
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30 Cornelio allora rispose: « Quattro giorni or sono, verso quest'ora, stavo recitando la preghiera delle tre del pomeriggio nella mia casa, quando mi si presentò un uomo in splendida veste | |||||||
31 e mi disse: Cornelio, sono state esaudite le tue preghiere e ricordate le tue elemosine davanti a Dio. |
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32 Manda dunque a Giaffa e fa' venire Simone chiamato anche Pietro; egli è ospite nella casa di Simone il conciatore, vicino al mare. | |||||||
33 Subito ho mandato a cercarti e tu hai fatto bene a venire. Ora dunque tutti noi, al cospetto di Dio, siamo qui riuniti per ascoltare tutto ciò che dal Signore ti è stato ordinato ». |
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Discorso di Pietro presso Cornelio |
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34 Pietro prese la parola e disse: « In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, |
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35 ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui accetto. |
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36 Questa è la parola che egli ha inviato ai figli d'Israele, recando la buona novella della pace, per mezzo di Gesù Cristo, che è il Signore di tutti. |
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37 Voi conoscete ciò che è accaduto in tuta la Giudea, incominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; |
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38 cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui. |
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39 E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, |
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40 ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che apparisse, |
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41 non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti. |
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42 E ci ha ordinato di annunziare al popolo e di attestare che e gli è il giudice dei vivi e dei morti costituito da Dio. |
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43 Tutti i profeti gli rendono questa testimonianza; chiunque crede in lui ottiene la remissione dei peccati per mezzo del suo nome ». |
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Il battesimo dei primi pagani |
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44 Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo scese sopra tutti coloro che ascoltavano il discorso. |
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45 E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliavano che anche sopra i pagani si effondesse il dono dello Spirito Santo; |
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46 li sentivano infatti parlare lingue e glorificare Dio. | |||||||
47 Allora Pietro disse: « Forse che si può proibire che siano battezzati con l'acqua questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo al pari di noi? ». |
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48 E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Dopo tutto questo lo pregarono di fermarsi alcuni giorni. |
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Indice |
10,1-33 | Pietro e il centurione romano Cornelio c 10 La conversione ( cf. At 3,19+ ) di Cornelio non costituisce per Luca un semplice caso individuale. Il suo valore universale risulta sia dal racconto stesso, cioè dalla sua insistenza sulle visioni di Pietro e di Cornelio, e specialmente dal legame stabilito dall'autore fra questo avvenimento e le decisioni del « concilio » di Gerusalemme ( cf. At 15,7-11.14 ). Sembra emergano due distinti insegnamenti: 1. Dio stesso ha indicato che i pagani dovevano essere ammessi nella chiesa, senza venir sottoposti alle prescrizioni della legge mosaica ( cf. At 10,34-35.44-48a; At 11,1.15-18; At 15,7-11.14; Gal 2,1-10 ); 2. Dio stesso ha indicato a Pietro che doveva accettare l'ospitalità di un non circonciso. Si coglie qui il problema dei rapporti fra i cristiani di estrazione giudaica e i cristiani di estrazione pagana ( cf. At 10,10-16.28-29; At 11,2-14; e Gal 2,11-21 ). |
10,2 | L'espressione timorato di Dio può indicare l'appartenenza a quel gruppo di pagani che avevano accettato il monoteismo e in parte la morale giudaica, senza però farsi circoncidere. Ma può anche segnalare una qualità religiosa, il timore reverenziale di Dio. uomo pio e timorato di Dio: le espressioni « timorato di Dio » ( At 10,2.22.35; At 13,16.26 ) e « credente in Dio » ( At 13,43.50; At 16,14; At 17,4.17; At 18,7 ) sono tecniche: indicano quanti simpatizzano per il giudaismo, senza però arrivare all'integrazione con il popolo giudaico attraverso la circoncisione ( cf. At 2,11+ ). |
10,4 | sono salite, in tua memoria: traduzione quasi letterale; BJ traduce: « sono salite davanti a Dio e lui si è ricordato di te ». L'espressione richiama il sacrificio « memoriale » ( cf. Lv 2,2.9.16 ), al quale Tb 12,12 equipara la preghiera. |
10,11 | calata a terra per i quattro capi: con i mss della tradizione alessandrina. BJ con il testo occ. traduce: « Vide il cielo aperto e un oggetto, simile a una grande tovaglia legata ai quattro capi, discendere verso terra ». |
10,14-15 | La legislazione sugli animali puri e impuri, contenuta in
Lv 11 e
Dt 14,3-21, è superata per una disposizione diretta di Dio. |
10,15 | Pietro è invitato a liberarsi dagli scrupoli circa la purità legale (
At 11,9; cf. Mt 15,1-20p; Rm 14,14.17 ). L'applicazione si fa in At 15,9: per mezzo della fede Dio ha purificato il cuore dei pagani, anche se il loro corpo, non circonciso, resta ritualmente impuro. Conseguenza pratica: Pietro non deve più temere di convivere con i non circoncisi ( At 10,27-28 ). |
10,19 | lo Spirito gli disse: la parte assegnata allo Spirito è parallela a quella dell'angelo del Signore ( cf.
At 8,26.29 ). - tre uomini: cf. At 11,11. BJ preferisce la variante: « uomini ». |
10,25 | L'adorazione che Cornelio riserva a Pietro può essere un atteggiamento pagano ( At 14,11.14-15 ), ma più probabilmente è un gesto di riverenza verso il messaggero inviatogli da Dio. |
10,30 | Quattro giorni or sono: con volg.; BJ, con D, legge: « tre giorni or sono ». - stavo recitando la preghiera: le tradizioni occ. e antiochena fanno menzione anche del digiuno ( cf. la variante: « stavo digiunando e recitando la preghiera » ). |
10,31 | sono state esaudite: questo modo impersonale di esprimersi, mentre denota rispetto per la maestà divina, richiama anche il ministero degli angeli ( cf. Mt 18,11.14; Ap 5,8; Ap 8,3; Tb 12,12 ). |
10,34-43 | Discorso di Pietro nella casa di Cornelio |
10,35 | è a lui accetto: terminologia cultuale ( cf.
v 4 ). È' gradito a Dio un sacrificio perfetto o colui che l'offre ( Lv 1,3; Lv 19,5; Lv 22,19-27 ). Isaia ( Is 56,7 ) aveva predetto che alla fine dei tempi i sacrifici dei pagani sarebbero stati graditi a Jahve ( Ml 1,10-11; cf. Rm 15,16; Fil 4,18; 1 Pt 2,5 ). |
10,36 | Questa è la parola che egli ha inviato: la costruzione nel testo originale è sintatticamente difficile, da qui le diverse varianti come quella seguita da BJ ( « egli ha inviato la sua parola » ) e altre. |
10,37-41 | Pietro riassume qui i quadri essenziali della narrazione evangelica: predicazione di Giovanni il Battista e battesimo di Gesù; ministero pubblico; crocifissione e risurrezione; apparizioni pasquali. 10,37-42 Questi vv contengono un riassunto della storia evangelica ( cf. At 1,21-22; At 2,22+ ); sottolineano i medesimi tratti messi in evidenza da Luca nel vangelo. 10,37 incominciando dalla Galilea. BJ traduce: « i suoi inizi in Galilea » ( di Gesù, masch. ); il testo antiocheno legge: « al principio » ( neutro ). |
10,40 | risuscitato al terzo giorno: formula classica della predicazione e della fede cristiana. Appare già nel Credo in embrione di 1 Cor 15,4, con la precisazione: « secondo le Scritture ». La formula riecheggia Gv 2,1 ( cf. Mt 12,40; vedere anche Os 6,2 ). Si trova anche in Mt 16,21; Mt 17,23; Mt 20,19; Mt 27,64; Lc 9,22; Lc 18,33; Lc 24,7.46. |
10,41 | bevuto con lui: un'aggiunta occ. legge: « e abbiamo vissuto familiarmente in sua compagnia per quaranta giorni dopo la sua resurrezione dai morti ». |
10,42 | al popolo: « il popolo » per eccellenza è Israele (
At 10,2;
At 21,8 ). giudice dei vivi e dei morti: i vivi, coloro che saranno in vita al momento della parusia; i morti, coloro che, già defunti, allora resusciteranno per il giudizio ( 1 Ts 4,13-5,10 ). Dio, resuscitando Gesù, lo ha costituito nella dignità di giudice sovrano ( At 17,31; Gv 5,22.27; 2 Tm 4,1; 1 Pt 4,5 ); quindi l'annunzio della resurrezione è nello stesso tempo un invito per gli uomini al pentimento ( cf. At 17,30-31 ). |
10,44-48 | I pagani ricevono lo Spirito Santo 10,44 Ascoltare la Parola equivale spesso ad accoglierla e credere in Gesù: lo Spirito scende sui pagani che già credono. lo Spirito santo scese: è la « pentecoste dei pagani », analoga alla prima pentecoste, come lo constata Pietro ( v 47; At 11,15; At 15,8 ). |
10,46 | Gli effetti dello Spirito sono simili a quelli della Pentecoste ( At 2,4 ). |
10,48 | E ordinò: di solito gli apostoli non amministravano personalmente il battesimo ( cf. At 19,5; 1 Cor 1,14.17 ). - alcuni giorni: secondo At 11,2.3 ( cf. At 10,28 ) è stata questa convivenza di Pietro con i non circoncisi, più dell'autorizzazione a battezzarli, che è sembrata insolita e illegittima agli « ebrei » di Gerusalemme. Questioni simili furono all'origine dell'incidente di Antiochia ( Gal 2,11s ). Bisogna battezzare nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, oppure solo nel nome di Gesù Cristo? |