Santo Domingo

Indice

11. Una realizzazione imperfetta in cammino verso la pienezza

11.1. Realtà del peccato: pentimento e riconciliazione

546 La Chiesa di Gesù Cristo, che è una, ( Ef 4,3-6 ) santa, ( Ef 5,26-27 ) cattolica ( Rm 10,12 ) e apostolica, ( Ef 2,20 ) mentre i suoi membri sono pellegrini nel tempo della storia, realizza in modo imperfetto640 il Regno che è cominciato; ( Mt 4,17 ) è l'esperienza della mancanza e del peccato. ( Rm 7,15-23; 1 Gv 1,8 )

547 Questa esperienza della nostra libertà rende manifesto il potere salvatore di Dio ( Ef 2,8-9; Rm 1,16 ) che, nella sua amorosa provvidenza e misericordia, trae massimi benefici persino dal male. ( 2 Cor 5,21; 2 Cor 8,9 )

Rivela, allo stesso tempo, la gravita del peccato: sfiducia e infedeltà a Dio, ( Eb 3,12.19; Eb 12,25 ) mancanza di rispetto per la dignità delle persone e rottura col mondo creato.646

548 Questa dolorosa realtà è e rimane presente nei fedeli battezzati,647 membri di questa porzione della Chiesa cattolica, pellegrina in America.

549 Sarebbe anacronistico giudicare i fatti del passato a partire dalla coscienza che ne abbiamo attualmente.

Tuttavia, un rinnovato desiderio di fedeltà a Gesù Cristo e a tutte e ognuna delle persone che fanno parte dei nostri popoli ci spinge ad assumere e riconoscere - con sentimenti di profonda solidarietà ( Rm 5,19 ) - il mistero e la realtà del peccato: « personale e sociale ».649

Chiediamo al « Padre misericordioso » ( 2 Cor 1,3 ) la grazia del pentimento e del perdono.

Pentimento che assume come propri i peccati e le infedeltà commessi dai figli della Chiesa, contro Dio, contro le donne e gli uomini, contro la vita e la natura, durante la presenza del cristianesimo in America.

550 Confidiamo in Dio, « ricco di misericordia », ( Ef 2,4 ) imploriamo il perdono per tutto questo e, anche, per le lotte, gli scontri e le divisioni nei nostri popoli, come pure nel seno delle nostre Chiese particolari. ( 1 Cor 1,10 )

La superbia e l'egoismo umani653 rompono l'unità, disturbano l'integrazione e la complementarità reciproca, contraddicendo apertamente la volontà di Gesù Cristo. ( Fil 2,1-5 )

È uno scandalo ( Mc 9,42-44 ) che offusca la predicazione del Vangelo e ostacola la fede di molti.656

È tempo di approfondire l'esame di coscienza.

A quasi un secolo dal Primo Concilio Plenario ( 1899 ), ricordiamo le Conferenze dell'Episcopato latinoamericano - Rio de Janeiro ( 1955 ), Medellin ( 1968 ) e Puebla ( 1979 ) -, e alla luce di un'assimilazione rinnovata del Vaticano II,657 abbiamo bisogno di esaminarci, ancora una volta.

551 In America Latina, la Chiesa cattolica è ben inserita nel cuore del mondo ( Mt 5,13-14 ) ed è sufficientemente libera e indipendente per interpellarlo a partire dal Vangelo?

Diamo testimonianza di fedeltà a Gesù Cristo e di solidarietà con tutti, specialmente verso i poveri 659 e i giovani?660

Siamo cresciuti in ardore contemplativo e spirito di adorazione?

Il nostro modo di seguire Gesù Cristo suscita vocazioni sante, competenti e numerose?

Poniamo maggior zelo nell'attività missionaria, mediante il « dare dalla nostra povertà »,661 perché Gesù Cristo sia conosciuto e creduto in « tutte le nazioni »? ( Ef 2,4.9 )

Svolgiamo con maggior fervore, creatività, unità e tenace perseveranza, la nostra missione evangelizzatrice, liberatrice e caritativa?

Tutti noi fedeli battezzati siamo corresponsabili delle risposte che risultano da questi interrogativi.663

552 Celebrando i primi cinquecento anni di evangelizzazione in America, vogliamo ascoltare, in modo nuovo, l'esigenza di riconciliazione ( Mt 5,23-24 ) evangelica.

Con animo grato, riconosciamo il regalo di Dio « che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione ». ( 2 Cor 5,18 )

553 Spinti da un ardente desiderio di essere fedeli a questo ministero che, senza merito alcuno, riceviamo, siamo fermamente decisi a mettere in pratica gli atti e i gesti di umiltà, servizio e immolazione, ( Fil 2,5-8 ) che il presente e futuro dei nostri popoli e Chiese particolari richiedono, per costruire e perfezionare sempre la riconciliazione, l'unità e la pace.

554 Vogliamo realizzarli, con l'aiuto della grazia, offrendoli al Padre in Gesù Cristo come penitenza, soddisfazione e riparazione,667 nella speranza che costituiscano un'oblazione viva e gradita a Dio. ( Rm 15,16 )

555 Riconciliazione, unità e pace non meramente umane, ma conformi alla verità che è Gesù Cristo ieri, oggi e sempre. ( Eb 13,8 )

È da Lui che impariamo a perdonare ( Lc 11,4 ) e ad amare anche i nemici. ( Lc 6,27-38 )

Seguendo Gesù Cristo, i pastori della Chiesa cattolica vogliono promuovere, animare e guidare « una fraterna apertura verso gli altri, capace di riconoscere volentieri le attitudini di ciascuno e permettere a tutti di dare il proprio contributo »,672 tanto per il conseguimento del bene comune, lo sviluppo umano e l'integrazione dei nostri popoli, quanto per accrescere e vivificare l'unità interna della Chiesa,673 perché la nuova evangelizzazione generi una credibilità674 più trasparente.

Indice

640 Lumen Gentium 48
646 Giovanni Paolo II, Reconciliatio et paenitentia 15
647 Giovanni Paolo II, Reconciliatio et paenitentia 13
649 Giovanni Paolo II, Reconciliatio et paenitentia 15
653 Gaudium et Spes 25
656 Unitatis Redintegratio 1;
Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 77
657 Sinodo straordinario 1985
659 Puebla 1134
660 Puebla 1186
661 Puebla 1186
663 Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 76
667 Giovanni Paolo II, Reconciliatio et paenitentia 31
672 Paterna cum benevolentia VI
673 Lumen Gentium 13
674 Paterna cum benevolentia II