Direttorio ecumenico

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Parte seconda - L'Ecumenismo nell'Insegnamento superiore

Proemio

64. Lo Spirito del Signore agisce nell'odierno movimento ecumenico affinché, "superati gli ostacoli frapposti alla perfetta comunione ecclesiastica", sia finalmente ristabilita e risplenda l'unità di tutti i cristiani.

Tutte le genti infatti sono chiamate a formare un solo popolo nuovo nella testimonianza di un solo Signore e Salvatore Gesú, nella professione di una sola fede e nella celebrazione di un solo mistero eucaristico: perché, come dice il Signore, "il mondo creda che tu mi hai mandato" ( Gv 17,21 ).

È necessario che tutti i cristiani si sentano animati da spirito ecumenico, soprattutto quelli a cui sono stati affidati una missione e un compito particolare nel mondo e nella società.

Pertanto i principi dell'ecumenismo, sanciti dai decreti del concilio Vaticano II, sono da adottarsi in modo conveniente in tutti gli istituti di educazione superiore.

Anzi, da molti vengono richiesti alcuni principi e orientamenti pratici perché le forze di tutti operino in vantaggioso accordo per il bene comune della Chiesa cattolica e delle altre chiese e comunità ecclesiali.

65. Ai pastori delle chiese compete una sollecitudine speciale di promuovere il movimento ecumenico, e spetta a loro di stabilire in proposito le dovute norme.

Tuttavia, data la grande diversità degli istituti di educazione superiore, non è facile prescrivere tali norme: infatti le cose assumono un aspetto differente secondo la diversità delle nazioni e regioni, secondo la varia maturità e competenza delle persone, e in base pure ai diversi rapporti vigenti tra la Chiesa cattolica e le altre chiese o comunità ecclesiali sia sul piano ecclesiologico sia nella collaborazione.

Sarà dunque compito dei vescovi e delle conferenze episcopali dare applicazione ai principi generali, adattare le iniziative proposte alle condizioni degli uomini e delle cose, e anche prenderne delle nuove, presentandosi l'occasione.

Per eseguire questo compito le autorità episcopali sono vivamente invitate a chiedere la collaborazione di un numero conveniente di superiori di religiosi e religiose, di rettori e amministratori degli istituti, di esperti in educazione religiosa, di professori impegnati nell'insegnamento, uditi pure, se opportuno, i rappresentanti degli alunni.

66. Poiché tutte le iniziative ecumeniche si trovano in quella situazione anormale per cui le chiese e le comunità ecclesiali sono separate tra di loro, ma nello stesso tempo dirigono i loro tentativi e i loro pastori al ristabilimento dell'unità, i principi che ora vengono proposti, qualora cambiassero le circostanze, riceveranno da parte dell'autorità competente nuova forma di applicazione, e le norme saranno adattate in modo che continuino ad essere idonee allo scopo per cui sono state emanate.

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