Direttorio ecumenico

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I. Principi generali e sussidi sulla formazione all'Ecumenismo

67. - 1. Sebbene qualche iniziativa per favorire la formazione ecumenica interessi piuttosto le facoltà e gli istituti teologici, di cui si parlerà in seguito esistono nondimeno varie forme di azione ecumenica adattabili alla formazione superiore in generale.

Gli alunni e i professori partecipi di simili iniziative sono esortati a procurarsi con animo pronto e generoso quella solida formazione religiosa, quella maturità mentale e reale competenza, che corrispondano alla natura della stessa azione ecumenica.

2 - Finalità delle iniziative ecumeniche

68. Queste iniziative si propongono di far crescere negli alunni e nei maestri una conoscenza piú profonda della fede, della spiritualità, e di tutta la vita e dottrina della Chiesa cattolica, tale da renderli partecipi al dialogo ecumenico con maggior perspicacia e frutto, secondo le capacità di ciascuno; farli orientare attentamente a quel rinnovamento interno della stessa Chiesa cattolica, che è di grande aiuto a promuovere l'unità dei cristiani, e farli pure prendere coscienza di quanto nella loro vita o nella vita della Chiesa costituisce causa di impedimento o ritardo al progresso dell'unità.

I maestri e gli alunni acquistino un'istruzione piú ampia sulle altre chiese o comunità, perché sappiano capire meglio ed apprezzare con giudizio piú esatto i fattori che uniscono i cristiani e, nello stesso tempo, gli elementi che li mantengono separati.

Per ultimo, siccome tali iniziative non restano di indole puramente intellettuale, coloro che vi partecipano siano piú coscienti dell'obbligo di favorire l'unità dei cristiani e siano stimolati ad agire con efficacia per ottenere questo scopo, e siano ugualmente portati a dare con tutte le forze una comune testimonianza cristiana al mondo moderno.

3 - Sussidi per raggiungere queste finalità

69. a) Poiché le varie discipline accademiche possono avere una certa connessione con l'ecumenismo, si abbiano presenti, tra l'altro, i seguenti sussidi:

Dove si impartiscono agli alunni corsi o lezioni di religione sotto varia forma, sia in base ad un programma sia per qualche occasione, è opportuno che chi svolge tali corsi o conferenze ponga attenzione a quanto si dirà piú avanti circa l'aspetto ecumenico nelle discipline teologiche.

Nei corsi di filosofia, che danno una valida conoscenza dell'uomo, del mondo e di Dio, derivata dal patrimonio della filosofia perenne, si considerino pure le investigazioni filosofiche dei tempi moderni e gli alunni vengano messi a opportuna conoscenza dei loro principi.

Giova in realtà che apprendano e valutino bene i principi filosofici che spesso stanno a fondamento delle opinioni teologiche ed esegetiche in vigore presso le varie chiese e comunità cristiane.

Siano riveduti i metodi e i modi di insegnare la storia cosí che, trattandosi della società cristiana, siano prese in dovuta considerazione le diverse comunità cristiane, tenendo presente tutta la loro vita.

Sia svolta con equità la trattazione di avvenimenti e persone che rientrano nella storia dei vari dissidi, e non si trascurino i numerosi tentativi compiuti per ristabilire l'unità e attuare il rinnovamento della Chiesa.

Nelle altre discipline si può attirare l'attenzione su quegli elementi spirituali che, derivati dal comune patrimonio cristiano, per es., tramite la letteratura, l'arte, la musica, si riscontrano presso le varie comunità cristiane.

b) Per quanto lo consentono le possibilità, i cattolici dotati di adeguata preparazione siano incoraggiati a dare l'opportuno aiuto a quelle iniziative in materia religiosa intraprese dalle università non confessionali, purché si mantenga saldo il patrimonio della religione cattolica.

c) Tra le varie forme di attività di solito connesse con la formazione accademica, alcune sono piú adatte a promuovere il movimento ecumenico.

Tra di esse si possono annoverare come esempio le seguenti:

- Colloqui o giornate di studio dedicati appositamente a questioni ecumeniche.

- Convegni o raduni indetti a scopo di studio, di lavoro comune o attività sociale, nell'ambito dei quali è possibile riservare un posto a discussioni sull'ecumenismo o a ricerche dei principi cristiani d'azione sociale e dei mezzi con cui tradurre in pratica i principi stessi.

Questi convegni e raduni, che possono essere composti o di soli cattolici o di cattolici ed altri cristiani insieme, si adoperino a collaborare per quanto possibile con gli altri istituti d'istruzione già esistenti.

- Nei convitti annessi alle sedi degli studi accademici, una varia gamma di circostanze può consigliare un mutuo rapporto tra cattolici, fedeli testimoni della propria religione, e gli altri alunni cristiani, mediante cui essi, sotto la guida di idonei direttori, sappiano vivere insieme, animati da uno spirito ecumenico piú profondo.

- Nei giornali e nelle riviste universitarie si può riservare un posto alla cronaca degli avvenimenti concernenti l'ecumenismo; se non addirittura, almeno di tanto in tanto, a studi piú approfonditi sul medesimo argomento.

d) Tra le iniziative cui occorre dare particolare rilevanza, si deve a ragione inserire la preghiera per l'unità, non solo durante l'apposita settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, ma anche in altre occasioni durante l'anno.

Secondo le circostanze di luoghi e di persone; secondo le norme stabilite sulla "communicatio in sacris", si può anche prevedere il caso di esercizi spirituali in comune, per uno o piú giorni, sotto la guida di un maestro fidato.

e) Un campo piú vasto di testimonianza comune si apre soprattutto nelle opere di carattere sociale o di beneficenza.

Gli alunni siano preparati e incoraggiati a tali forme di collaborazione.

Ciò sarà particolarmente efficace se non solo gli alunni della facoltà teologica, ma anche quelli delle altre facoltà ( per es. giurisprudenza, sociologia, economia politica ) apporteranno il loro contributo al fine di favorire ed attuare tali iniziative.

f) I sacerdoti che esercitano il sacro ministero in vari istituti del genere ( in qualità di cappellani, professori, consiglieri degli alunni ) hanno l'obbligo particolare di dare alle reciproche relazioni tra le persone, un carattere ecumenico.

Questo obbligo esige da loro una conoscenza piú profonda della dottrina della Chiesa, una competenza ed esperienza adeguata nelle discipline accademiche, una sicura prudenza e un senso di misura, che li metta in grado di aiutare gli alunni che cercano di armonizzare una piena e sincera fedeltà nei riguardi della propria comunità cristiana con una forma positiva e aperta di venire in contatto con i loro condiscepoli.

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