Diario dei colloqui con Fra Leopoldo

Torino, 12 Marzo 1919

Oggi alle 16 fui da Fra Leopoldo.

Appena entrato mi baciò in segno di affetto, e mi dice contento di vedermi perché dopo il mio turbamento che fu proprio opera del demonio, non aveva più potuto dimenticarmi un momento e oggi poi non mi aveva lasciato un minuto e desiderava vedermi.

Vedendomi più tranquillo si conforta, e mi dice di stare attento perché il diavolo tenta tutto per distogliermi, ed egli ne sa qualche cosa, ma che adesso mi darà un biglietto che mi sarà di molta consolazione.

Io a mia volta gli do una supplica per Gesù Crocifisso, nella quale chiedo degnarsi precisare il detto, e Fra Leopoldo lo accetta, sorride, e mi dice di star tranquillo, che mi accontenta in tutto.

Entra la signora Borzone. Fra Leopoldo parla di diverse cose, e dicendo il suo dolore per la mia partenza, e parlando di un suo cugino, mi esorta a continuare e sorridendo dice alla signora Borzone: "Perché quest'anima è molto avanti ed alta".

Mi congedo, e Fra Leopoldo mi consegna il foglietto.

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