Diario dei colloqui con Fra Leopoldo

Torino, 15 Marzo 1919

Alle 16,15 sono ritornato da Fra Leopoldo.

Vi era la signora Borzone e un Padre Francescano già Missionario in Terra Santa.

Andato via il Padre Fra Leopoldo mi dice che mi aspettava prima.

Mi dice che ha una cosa importante da comunicarmi.

Si parla della bontà della famiglia Natta, e poi chiesta a Fra Leopoldo una preghiera per spedire alla signora Borsi ( del Santo Crocifisso ), Fra Leopoldo mi prega di volergli leggere ancora la lettera che egli chiama di Paradiso, perché la possa sentire anche la signora Borzone.

Ci si ferma poi sino alle ore 17, ora che Fra Leopoldo va in coro, ed io alla Predica della Consolata.

Ore 18,15

Ritorno con Cambiaghi da Fra Leopoldo.

Egli è molto contento di vederci, e mi dice se sono più tranquillo perché stamani mi trovò molto agitato, e gli avevo fatto dispiacere.

Fra Leopoldo oggi ha lo sguardo più vivo, ma direi più assorto.

Le sue parole sono accompagnate da una dolcezza grande, e riflette bene, come se quanto va dicendo gli fosse suggerito da qualcuno.

Mi dice che stamani dopo manifestatogli il mio turbamento è salito in cella, ha fatto per me la Santa Adorazione, ma Nostro Signore non proferì parola.

Strinse più fortemente al cuore il Santo Crocifisso, ricominciò con ardore maggiore la adorazione, e quando fu verso la fine, il Crocifisso gli rivelò quanto stava sul foglietto che mi consegna.

"È una vera grazia, mi dice, ma adesso non insista più, lì c'è tutto".

Io chiedo se il Signore si è irritato, e Fra Leopoldo socchiudendo gli occhi e con tono di voce molto dolce ma serio, mi riprende: "Il Signore non si irrita mai".

Anzi mi dice che una volta lui, pregando, gli aveva detto che gli voleva bene più di qualunque cosa al mondo, e Gesù Crocifisso gli aveva risposto: "Non dire così, Gesù non si paragona".

Io mi scuso di essere stato seccante, noioso, ma lo facevo per togliermi quel turbamento diabolico, e Fra Leopoldo sorridendo, mi dice: "Sta tranquillo, non sei stato noioso, hai fatto bene, perché io so che cosa si soffra in questo stato".

Visto che avevo desiderio di leggerlo, mi dà autorizzazione, perché così sarei stato più tranquillo.

Leggo il biglietto che è del tenore seguente..........

Quando termino di leggere la mia soddisfazione è completa.

Sono fuori di me dalla gioia e non so come ringraziare il Santo Crocifisso e Fra Leopoldo.

Anche lui è contentissimo di vedermi contento, così pure Cambiaghi, e si ammira senza limitazione la bontà e misericordia del Signore verso i peccatori.

Fra Leopoldo soggiunge che ha capito che il Signore mi vuole così nel mondo, dove potrò fare tanto bene, come il Perazzo, Ferrini, Borsi, ecc.

Mi incita ad andare avanti, avanti, avanti, fare ogni giorno la Santa Comunione, e poi non temere, che si possono veri miracoli.

Fra Leopoldo insiste sul buon esempio e parla con tanta bontà, ardore, umiltà, semplicità che io gli bacerei le mani, l'abito, tanta gioia mi ha procurato nel cuore.

Esco alle 19,30, veramente trasformato da un piacere non umano.

Oggi Fra Leopoldo mi ha ripetuto che tornando a casa vedrò e constaterò nei miei un nuovo miglioramento che mi farà tanto piacere.

Deo Gratias!

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