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Capo XIV - Dell'Obbedienza eroica

86. - Fra Leopoldo praticò l'obbedienza eroica con una fedelissima osservanza di quel terribile quotidiano che non ha nessuna apparenza esterna, ma che richiede vero eroismo per essere compito esattamente e costantemente.

Infatti l'esattezza nell'adempimento dei suoi doveri fu sempre la caratteristica del Servo di Dio.

Egli però non si accontentava dello stretto dovere, ma spingeva la sua obbedienza anche ai desideri dei Superiori.

Un suo amico e compagno di professione a Vercelli, scrisse: « Nel tempo che fu al servizio del Canonico Miglionie, la docilità del Musso giunse al punto che egli sbrigava lavori non inerenti al suo servizio diretto, cioè stirava, rammendava pel suo padrone, compresi gli arredi di chiesa ».

Un suo conservo a Viale scrisse: « Ha sempre adempito con esattezza tutti i suoi doveri verso i Superiori ».

- Come proveranno ecc.

87. - L'obbedienza eroica di Fra Leopoldo nel convento di S. Tommaso è attestata dai suoi Confratelli o da chi visse con lui con le seguenti espressioni: « Osservantissimo della sua Regola dimostrava la massima diligenza nel compiere i suoi doveri.

A tutti era specchio di obbedienza ».

« Ubbidiva volentieri ai comandi dei Superiori ed era pronto ad andare dove l'obbedienza lo chiamava ».

« Era obbedientissimo e pronto ai cenni dei Superiori.

Con gli uguali si riputava il minimo, li ascoltava, li obbediva ».

« Fu obbediente e remissivo.

Il suo rispetto e l'obbedienza ai Superioni erano sommi ».

« Era rispettosissimo verso i Superiori: questo notai in una particolare circostanza di dolorosa incomprensione: mai un lamento nè una critica ».

« Era esemplare per l'osservanza della Regola ».

« Fra Leopoldo fu un religioso virtuoso in tutto il senso della parola.

Di obbedienza ilare e pronta da poter asserire di non averlo mai visto inquieto, ma sempre col sorriso infantile sul volto, testimonio di coscienza retta.

- Padre DeLaurenti, Guardiano ».

Fra Leopoldo si mise a letto per obbedienza al Superiore.

Nell'ultima malattia, quando era certo della sua morte e dopo averla predetta, continuò ad essere obbediente alle cure prescritte.

Ogni quarto d'ora, secondo le prescrizioni mediche, chi lo assisteva gli amministrava alternativamente un cucchiaio d'acqua e un altro di medicina, ed egli sempre volentieri vi si adattò fino all'ultimo quarto d'ora di vita.

- Come proveranno ecc.

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