Osservazioni diagnostiche su Fra Leopoldo Maria Musso

Diagnosi differenziale Fra Leopoldo

Si possono stilare due tipi di diagnosi: una diagnosi differenziale ed una diagnosi di comorbilità.

La diagnosi differenziale si basa sul presupposto che bisogna scegliere una singola diagnosi da un gruppo di diagnosi concorrenti e mutualmente esclusive fra loro, nello spiegare uno specifico quadro sintomatologico.

Spesso invece le diagnosi del DSM-IV-TR ( American Psychiatric Association (2000), Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders - Text Revision, manuale classico di riferimento a cui farò ricorso in questo lavoro ) non sono mutualmente escludentesi e danno così vita a diagnosi in comorbilità di disturbi differenti.

Prendendo in considerazione il nostro caso: i colloqui con il Crocifisso e con Maria, è possibile quindi stilare un elenco di differenti Disturbi psichici che generano una sintomatologia di allucinazioni uditive come quelle prese in esame.

Allucinazione

Dal latino "allucinatio", indica la percezione di qualcosa che non esiste e che tuttavia viene ritenuto reale.

Jaspers considerava le allucinazioni false percezioni con carattere di corporeità che non sorgono dalla trasformazione di percezioni reali ( a differenza delle illusioni ), ma in modo nuovo, accanto e contemporaneamente a percezioni reali ( a differenza dei sogni ).

La capacità critica del soggetto nei confronti dell'allucinazione è assente per la maggior parte degli autori, mentre per altri non è criterio essenziale per la definizione di allucinazione e la persona può rendersi conto o meno che sta avendo un'allucinazione.

Platone e Aristotele avevano parlato di allucinazioni, rilevandone la stretta affinità con le immagini oniriche; gli Scolastici le avevano attribuite a uno stato crepuscolare in cui immagini di fantasia appaiono come reali.

La prima citazione delle allucinazioni come sintomi psichiatrici si deve a J.E. Esquirol, che ne parla nei termini ancora oggi accettati nel suo trattato "Des Maladies Mentales" ( 1837 ).

A seconda del livello di strutturazione della falsa percezione, le allucinazioni sono distinte in semplici, complesse ( presenza di uno schema significativo, identificabile con l'oggetto percepito ) e associazione di più strutture percettive.

Fenomeni allucinatori considerati normali sono le allucinazione ipnagogiche ( che si manifestano nella fase di addormentamento ) e ipnopompiche ( nella fase di risveglio ) e quelle che si presentano in condizioni di deprivazione prolungata di sonno e dopo stress intensi.

Particolarmente diffuse ed egosintoniche sarebbero le allucinazioni da lutto, specialmente nelle persone anziane.

Nella maggior parte dei casi, comunque, la presenza di allucinazioni caratterizza situazioni psicopatologiche in cui si verifica un'alterazione del giudizio di realtà e nel 90% dei casi si associa la presenza di deliri.

Le allucinazioni uditive in particolare: riguardano la percezione del suono: possono essere elementari ( rumori, fischi, ronzii ), ma più spesso sono voci.

Commentano il pensiero o il comportamento del paziente, possono avere contenuti allusivi e/o minacciosi, essere imperative, dialoganti tra loro, o ripetere ad alta voce il pensiero del paziente ( eco del pensiero ).

La definizione suggerita dal DSM-IV-R non si discosta da quella classica.

L'allucinazione consiste in una "Percezione sensoriale che ha il senso impellente di realtà di una oggettiva percezione, ma che si manifesta in assenza di una stimolazione esterna del relativo organo di senso.

Le allucinazioni vanno distinte dalle illusioni, in cui uno stimolo esterno del momento viene erroneamente percepito o interpretato ( NdR: ad es. illusioni ottiche ).

La persona può rendersi conto o meno che sta avendo una allucinazione.

Una persona con allucinazioni uditive può riconoscere che sta avendo una falsa esperienza sensoriale, mentre un'altra può essere convinta che la fonte dell'esperienza sensoriale abbia una sua realtà fisica indipendente.

Il termine allucinazione non viene ordinariamente applicato alle false percezioni che si manifestano durante l'attività onirica, nel corso dell'addormentamento ( ipnagogiche ), o al momento del risveglio ( ipnopompiche ).

Esperienze allucinatorie transitorie possono manifestarsi in persone non affette da disturbi mentali".1

L'allucinazione uditiva, inerente al nostro caso, si manifesta attraverso il sentire voci che parlano al soggetto.

Escludiamo anche, come alcuni clinici e ricercatori, quelle percezioni vissute come provenienti da dentro la testa, d'altra parte mai indicate da Fra Leopoldo, e limitiamo piuttosto il concetto di vera allucinazione uditiva alle voci la cui fonte viene percepita come esterna, come nel caso considerato.

La sintomatologia identificativa del cliente ( allucinazioni uditive ) può essere relazionata ai seguenti disturbi psichiatrici:

1 Disturbo Psicotico

1.1 Disturbo Psicotico Breve

1.2 Disturbo Psicotico Condiviso

1.3 Disturbo Psicotico Dovuto a una Condizione Medica Generale

1.4 Disturbo Psicotico Indotto da Sostanze

1.5 Disturbo Psicotico Non Altrimenti Specificato

2 Schizofrenia

2.1 Schizofrenia Tipo Paranoide

2.2 Schizofrenia Tipo Disorganizzato

2.3 Schizofrenia Tipo Catatonico

2.4 Disturbo Schizofreniforme

2.5 Disturbo Schizoaffettivo

3 Disturbo Depressivo Maggiore

Passeremo quindi in rassegna questi disturbi rilevando se possano essere diagnosticati a Fra Leopoldo come previsto dal manuale che precisa, per ogni diagnosi di patologia, la necessità di una serie di fattori concomitanti.

Indice

1 DSM IV-TR, Cap. "Schizofrenia ed altri disturbi Psicotici"