Risurrezione
Il termine è riferito a due temi fondamentali, tra loro strettamente connessi: la risurrezione di Gesù e la risurrezione dei morti. La risurrezione di Gesù richiama il centro e il fondamento della fede cristiana. Le testimonianze della risurrezione di Gesù sono diverse e molteplici. Esse passano dall'esperienza iniziale dei discepoli alle forme linguistiche che parlano dell'incontro con il Risorto fino alla testimonianza e all'annuncio missionario. La risurrezione dei morti richiama la speranza umana di fronte alla morte e le forme differenti che essa prende nelle diverse culture ( risurrezione, immortalità, reincarnazione ecc. ). Per comprendere la risurrezione di Gesù è significativa in particolare l'attesa della risurrezione nell'Antico Testamento e nel giudaismo. La risurrezione di GesùIl dato storico di partenza indiscutibile è quello dell'esistenza di un movimento cristiano nella prima metà del I sec., che si raccoglie attorno a Gesù di Nazaret, un maestro ebreo giustiziato intorno al 30, e lo riconosce come il Messia ( Cristo ) e il Signore vivente e presente nella vita delle piccole comunità. I primi scritti di Paolo, databili attorno agli anni '50 e '60, contengono una serie di formule che poi si evolveranno nella tradizione evangelica in racconti che esprimono l'esperienza originaria di incontro con il Risorto e l'annunciano ai destinatari ebrei e pagani. Ciò spiega la varietà e anche la diversità dei dati presenti nei testi ( i luoghi di apparizione, i destinatari, i modelli letterari con cui sono espressi, le parole attribuite al Risorto ecc. ). Di primario interesse sono le formule di fede e di annuncio, che approdano alla formula della Prima lettera ai Corinzi ( 1 Cor 15,3-5 ), la quale viene ritenuta l'affermazione decisiva della fede pasquale: "Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture, e […] apparve a Cefa e quindi ai Dodici". Questa formula è preceduta da professioni di fede che esprimono la coscienza dei primi credenti di una presenza viva di Gesù come il "Signore" nella comunità: l'invocazione Maranathà ( v. ) di sapore aramaico - palestinese ( 1 Cor 16,22, e anche nel testo extrabiblico Didaché X, 6 ); l'acclamazione "Gesù è il Signore", delle comunità cristiane gentili ( 1 Cor 12,3b; Rm 10,9; Fil 2,11 ). Ancora più interessante è la formula di risurrezione, una confessione di fede che esprime la reazione ammirata di fronte all'evento della Risurrezione: "Dio risuscitò Gesù dai morti" ( Rm 10,9; 1 Cor 6,14; 1 Ts 1,10 ); formula che diventa a volte un titolo divino: Dio è "Colui che risuscita il Signore Gesù" ( Rm 8,11; Gal 1,1; 2 Cor 4,14 ). Queste formule arcaiche ricevono uno sviluppo maggiore nel citato testo della Prima lettera ai Corinzi ( 1 Cor 15,3-8 ): viene indicato il valore salvifico ( per i nostri peccati, il terzo giorno ), il riferimento alla Bibbia ( secondo le Scritture ), la lista dei testimoni ( Pietro e i Dodici; Giacomo e gli apostoli ). Una seconda serie di testi si trovano nei Vangeli e nel libro degli Atti degli apostoli, che esprimono uno sviluppo narrativo della fede pasquale ( i Vangeli ) e l'annuncio - predica fatta a ebrei e pagani ( Atti ). I testi evangelici sono quelli più variegati e complessi e si possono raccogliere in due gruppi: l'annuncio della risurrezione fatto presso la tomba vuota; i racconti di apparizione. La notizia della scoperta della tomba aperta e vuota da parte di alcune donne diventa motivo di una catechesi secondo l'intento degli evangelisti e delle comunità a cui questi racconti erano rivolti ( Mc 16,1-8; Mt 28,1-8; Lc 24,1-10; Gv 21,1-2 ). Ciò spiega anche la diversità di persone, luoghi e tempi, ma anche il dato comune attendibile per diversi motivi, perché i testi non lo usano come "prova", bensì solo come "segno" della risurrezione. I racconti delle apparizioni del Risorto sono di due tipi: apparizioni di riconoscimento e apparizioni di missione. Il primo tipo si trova soprattutto in Luca e Giovanni. Ciò che colpisce è la diversa collocazione delle apparizioni di riconoscimento, sia per quanto riguarda l'ambiente, sia per quanto concerne i destinatari. Un primo gruppo le ambienta a Gerusalemme ( Luca: i discepoli di Emmaus, Atti, Giovanni, Matteo ), una seconda serie è collocata in Galilea ( Matteo, Giovanni 21, Marco ). I destinatari sono distribuiti in diversi gruppi, anche se tra essi primeggia la figura di Pietro, già menzionato al primo posto nella Prima lettera ai Corinzi ( si veda una conferma di Luca 24,34 ). Queste apparizioni pongono l'accento sul progressivo riconoscimento di Gesù, mediante una struttura narrativa simile:
Diversa è la funzione dei racconti di missione, che continuano un orientamento della Lettera ai Corinzi: la testimonianza dei testimoni oculari e in vista della missione. Ciò è sottolineato anche nelle apparizioni di missione ( Mt 28,16-20; Lc 24,44-49; Gv 20,18; At 1,8 ): le parole attribuite a Gesù motivano la missione, ne determinano l'orizzonte storico e geografico e il contenuto programmatico ( Mt 28,18-20 ). La risurrezione dei mortiIl riferimento all'Antico Testamento e più in genere al contesto giudaico consente di mostrare come l'annuncio della risurrezione di Gesù si collochi sullo sfondo della fede nella risurrezione dei morti. Questa nasce in epoca piuttosto tarda, con la crisi del tempo dei Maccabei ( II sec. a.C. ), anche se ha alcune anticipazioni importanti nel libro di Daniele ( Dn 12,2-3 ). Il racconto dei Maccabei ( 2 Mac 7 ) fonda la fede nella risurrezione sulla potenza - fedeltà creatrice di Dio che fa risorgere i giusti che gli sono rimasti fedeli nella persecuzione ( martiri ). I precedenti biblici della fede nella risurrezione dei morti si trovano nel libro di Osea ( Os 6,1-3 ) ed Ezechiele ( Ez 37,1-14 ): si tratta di visioni che usano un linguaggio di risurrezione per indicare la fedeltà di Dio, che fa risorgere continuamente il popolo dalle sue sconfitte. La fede nella risurrezione dei morti poi si sviluppa e si accelera nel giudaismo ed entra in contatto con l'ellenismo e la credenza dell'immortalità dell'anima ( libro della Sapienza ). Su questo sfondo, la risurrezione di Gesù diventa la sorgente della risurrezione dei cristiani: è il senso del grande sviluppo del capitolo 15 sulla risurrezione della Prima lettera ai Corinzi. Paolo attraverso questa riflessione tenta di rispondere alle obiezioni dei corinzi, di mentalità greca: essi avevano difficoltà a pensare alla risurrezione del corpo e si chiedevano come fosse il corpo dei risorti. Paolo argomenta a partire dalla verità della risurrezione di Gesù, che fonda quella dei credenti, fornendo motivi presi dalla storia della salvezza e dall'esperienza degli uomini. Il discorso sulla risurrezione viene in tal modo collegato con l'attesa della sopravvivenza al di là della morte, presente in quasi tutte le culture antiche e moderne. La speranza cristiana risulta una specifica determinazione dell'universale attesa di una promessa di vita contenuta nell'umano sperare. Le attuali teologie, ispirate al tema della speranza, tentano di mediare tra la fede nella risurrezione dei morti e la speranza di salvezza finale contenuta nell'agire umano, volta a raggiungere un futuro buono e felice per l'umanità. |
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Schedario biblico |
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Risurrezione | B 96 |
Assunzione di Maria | C 83 |
Risurrezione dei corpi | E 89 |
Morte | F 6 |
Cristo, Immagine di Dio | B 19 |
Cristo, Nuovo Adamo | B 35 |
Intronizzazione | B 98 |
Testimoni | C 42 |
Battesimo e rinnovamento | D 15 |
Morte del cristiano | D 49 |
Immortalità | E 23 |
Novissimi ( A. T. ) | E 29 |
Novissimi ( N. T. ) | E 30 |
Notte | F 40 |
Magistero |
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Ed ecco: la terra trema; l'angelo scende dal cielo, rovescia la pesante pietra che chiude il sepolcro, e si asside, maestoso e sereno, su di essa. |
Messaggio Pio XII 21-4-1957 |
Le vivide testimonianze della Resurrezione di Cristo |
Catechesi Paolo VI 28-4-1965 |
Gesù risorto col corpo stesso che aveva preso da Maria Vergine, ma in condizioni nuove, vivificato da un'animazione nuova e immortale, la quale impone alla carne fisica di Cristo le leggi e le energie dello Spirito. |
Catechesi Paolo VI 5-4-1972 |
Ed è così che ciascuno di noi, seguace e credente di Cristo, osa dire, e tutti insieme lo osiamo, al termine della nostra professione di fede: io aspetto la risurrezione della carne e la vita del secolo dell'al di là. |
Catechesi Paolo VI 3-5-1972 |
La risurrezione di Cristo non è soltanto un suo trionfo personale, ma è altresì il principio della nostra salvezza e quindi della nostra risurrezione. | Messaggio Paolo VI 30-3-1975 |
Deve confortare assai la nostra condizione di discepoli postumi del periodo evangelico: l'intelligenza della fede può supplire, anzi superare la conoscenza diretta e sensibile della presenza storica e sperimentabile del Signore. |
Catechesi Paolo VI 23-4-1975 |
La risurrezione dei morti, se non è realtà presente per i defunti nel tempo, è realtà promessa per tutti; differita ma promessa, ma assicurata, ma garantita dalla Parola di Cristo |
Catechesi Paolo VI 26-5-1976 |
La risurrezione di Cristo è il dato centrale del cristianesimo, verità fondamentale da riaffermare con vigore in ogni tempo, poiché negarla come in vario modo si è tentato di fare e si continua a fare o trasformarla in un avvenimento puramente spirituale, è vanificare la stessa nostra fede. |
Angelus Benedetto XVI 30-4-2006 |
La fede cristiana come sappiamo nasce non dall'accoglienza di una dottrina, ma dall'incontro con una Persona, con Cristo morto e risuscitato. |
Angelus Benedetto XVI 9-4-2007 |
La sua risurrezione ha gettato un ponte fra il mondo e la vita eterna, sul quale ogni uomo e ogni donna può passare per giungere alla vera meta del nostro pellegrinaggio terreno. |
Angelus Benedetto XVI 13-4-2009 |
Per vincere questa morte Cristo è morto, e la sua Risurrezione non è il ritorno alla vita precedente, ma l'apertura di una realtà nuova, una "nuova terra", finalmente ricongiunta con il Cielo di Dio. |
Angelus Benedetto XVI 10-4-2011 |
In Gesù Dio ci dona la vita eterna, la dona a tutti, e tutti grazie a Lui hanno la speranza di una vita ancora più vera di questa. |
Angelus Francesco 10-11-2013 |
La nostra risurrezione incomincia da qui: quando decidiamo di obbedire a questo comando di Gesù uscendo alla luce, alla vita; quando dalla nostra faccia cadono le maschere - tante volte noi siamo mascherati dal peccato, le maschere devono cadere! - e noi ritroviamo il coraggio del nostro volto originale, creato a immagine e somiglianza di Dio. |
Angelus Francesco 6-4-2014 |
Questo dunque è l'annuncio che la Chiesa ripete fin dal primo giorno: "Cristo è risorto!". La fede nella risurrezione di Gesù e la speranza che Egli ci ha portato è il dono più bello che il cristiano può e deve offrire ai fratelli. |
Angelus Francesco 6-4-2015 |
Tutti saremo trasformati". Il nostro corpo, ha proseguito Francesco, « la nostra carne sarà trasformata e saremo sempre con il Signore, come è il Signore, con il corpo e con l'anima, trasformato: come il Signore si è fatto vedere e toccare e ha mangiato con i discepoli dopo la risurrezione, così noi, saremo con lo stesso corpo ». |
Meditazione Francesco 16-9-2016 |
L'ultima parola non è il sepolcro, non è la morte, è la vita! | Angelus Francesco 17-4-2017 |
Noi siamo risorti con Gesù: in piedi, con la fronte alta, e possiamo condividere l'umiliazione di coloro che ancora oggi, come Gesù, sono nella sofferenza, nella nudità, nella necessità, nella solitudine, nella morte, per diventare, grazie a Lui e con Lui, strumenti di riscatto e di speranza, segni di vita e di risurrezione. |
Catechesi Francesco 28-1-2018 |
Concilio Ecumenico Vaticano II |
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Dei corpi: il Padre li risusciterà in Cristo | Lumen gentium 4 |
Gaudium et spes 39 | |
a motivo dello Spirito che abita in noi | Gaudium et spes 22 |
il corpo sarà trasformato da Cristo | Lumen gentium 48 |
la … avverrà quando Cristo apparirà | Lumen gentium 51 |
e sarà per la vita o la condanna | Lumen gentium 48 |
Dignità del corpo destinato alla … | Gaudium et spes 14 |
I Musulmani credono nella … dei corpi | Nostra aetate 3 |
v. Morte | |
… di Cristo: appartiene al mistero pasquale | Sacrosanctum concilium 5 |
Opera del Padre | Gaudium et spes 22 |
Gaudium et spes 45 | |
Gesù Signore, Messia e Sacerdote nella … | Lumen gentium 5 |
Gaudium et spes 38 | |
Con la … Cristo completa la Rivelazione | Dei verbum 4 |
e l'opera sua | Dei verbum 17 |
La … rivela un mistero d'amore | Gaudium et spes 78 |
Cristo risuscitò per tutti | Gaudium et spes 10 |
per la purificazione nostra | Lumen gentium 9 |
e di tutte le nostre attività | Gaudium et spes 37 |
La … di Cristo ha vinto la morte | Lumen gentium 7 |
Gaudium et spes 18 | |
Ad gentes 5 | |
v. Morte | |
Il Vangelo annunzia la … | Sacrosanctum concilium 6 |
La fede mette in contatto col mistero della … | Ad gentes 13 |
La … forza della Chiesa | Lumen gentium 8 |
Il Popolo di Dio vive nel ricordo della … | Apostolicam actuositatem 4 |
Ad gentes 14 | |
la celebrazione del mistero pasquale cominciata il giorno della … | Sacrosanctum concilium 106 |
L'Eucaristia memoriale della … | Sacrosanctum concilium 47 |
la domenica memoria della … | Sacrosanctum concilium 102 |
v. Domenica | |
I fratelli separati contemplano la … di Cristo nella Sacra Scrittura | Unitatis redintegratio 21 |
Catechismo della Chiesa Cattolica |
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Risurrezione / Risorto | |
Il mondo visibile | 349 |
« Corpore et anima unus » - Unità di anima e di corpo | 366 |
Al centro della Catechesi: Cristo | 428 |
Un anticipo del Regno: la Trasfigurazione | 556 |
Cristo nel sepolcro con il suo Corpo | 625 |
L'avvenimento storico e trascendente | 639ss |
« Gesù salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente » | 659 |
La missione degli Apostoli | 860 |
anche nella sua Assunzione | 966 |
« Credo la risurrezione della carne » | 988ss |
Il Cielo | 1023 |
1026 | |
Il Giudizio finale | 1038 |
Lo Spirito Santo prepara ad accogliere Cristo | 1096 |
Il tempo liturgico | 1163ss |
Come viene chiamato questo sacramento? | 1214 |
Il sacramento dell'Eucaristia | 1323 |
Come viene chiamato questo sacramento? | 1330 |
L'istituzione dell'Eucaristia | 1337ss |
I frutti della Comunione | 1391 |
La conversione dei battezzati | 1429 |
Il sacramento del perdono | 1449 |
Gli effetti di questo sacramento | 1468 |
Gli effetti della celebrazione di questo sacramento | 1523 |
L'ultima Pasqua del cristiano | 1681 |
La celebrazione delle esequie | 1689 |
La giustificazione | 1988 |
I precetti della Chiesa | 2042 |
Il giorno della Risurrezione: la nuova creazione | 2174 |
Il rispetto dei morti | 2300 |
Gesù prega | 2606 |
La preghiera di lode | 2641 |
L'orazione | 2719 |
In che modo la nostra preghiera è efficace? | 2741 |
La preghiera dell'Ora di Gesù | 2746 |
« Che sei nei cieli » | 2795 |
Venga il tuo Regno | 2816 |
… dei morti Comp. 131; 202-206; 214; 320; 355 | |
… di Cristo Comp. 50; 57; 58; 109; 110; 112; 126-131; 149; 204; 252; 271; 354; 452 | |
Rinnovamento Catechesi |
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… di Cristo |
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Lo Spirito Santo dona la pace di Cristo | 6 |
Vocazione alla carità | 47 |
Egli intatti è il Risorto | 67 |
Gesù Cristo è vivo e presente | 71 |
Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, protagonisti del piano di salvezza | 83 |
La catechesi su Dio e la situazione del mondo di oggi | 85 |
La catechesi sulla Chiesa, come "popolo adunalo nell'unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo" | 86 |
Iniziazione alla vita ecclesiale e all'apostolato | 150 |
degli uomini | |
Egli intatti è il Risorto | 67 |
La catechesi presenta le ultime realtà sotto il segno della consolazione e dell'incontro comunitario col Padre | 100 |
Summa Teologica |
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… di Cristo | III, q. 53 |
… finale | |
In sé | Spl q. 75 |
Causa | Spl q. 76 |
Tempo e modo | Spl q. 77 |
Materia | Spl q. 78 |
Identità dei risorti | Spl q. 79 |
Integrità dei corpi risorti | Spl q. 80 |
Qualità dei corpi risorti | Spl q. 81 |
Impassibilità | Spl q. 82 |
Sottigliezza | Spl q. 83 |
Agilità | Spl q. 84 |
Chiarezza o splendore | Spl q. 85 |
I corpi dei dannati | Spl q. 86 |