Atti degli Apostoli |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Pietro e Giovanni davanti al sinedrio |
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1 Stavano ancora parlando al popolo, quando sopraggiunsero i sacerdoti, il capitano del tempio e i sadducei, | |||||
2 irritati per il fatto che essi insegnavano al popolo e annunziavano in Gesù la risurrezione dai morti. |
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3 Li arrestarono e li portarono in prigione fino al giorno dopo, dato che era ormai sera. |
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4 Molti però di quelli che avevano ascoltato il discorso credettero e il numero degli uomini raggiunse circa i cinquemila. |
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5 Il giorno dopo si radunarono in Gerusalemme i capi, gli anziani e gli scribi, |
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6 il sommo sacerdote Anna, Caifa, Giovanni, Alessandro e quanti appartenevano a famiglie di sommi sacerdoti. |
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7 Fattili comparire davanti a loro, li interrogarono: « Con quale potere o in nome di chi avete fatto questo? ». |
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8 Allora Pietro, pieno di Spirito Santo, disse loro: « Capi del popolo e anziani, |
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9 visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato ad un uomo infermo e in qual modo egli abbia ottenuto la salute, |
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10 la cosa sia nota a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi sano e salvo. |
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11 Questo Gesù è la pietra che, scartata da voi, costruttori, è diventata testata d'angolo. |
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12 In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati ». |
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13 Vedendo la franchezza di Pietro e di Giovanni e considerando che erano senza istruzione e popolani, rimanevano stupefatti riconoscendoli per coloro che erano stati con Gesù; |
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14 Quando poi videro in piedi vicino a loro l'uomo che era stato guarito, non sapevano che cosa rispondere. | |||||
15 Li fecero uscire dal sinedrio e si misero a consultarsi fra loro dicendo: | |||||
16 « Che dobbiamo fare a questi uomini? Un miracolo evidente è avvenuto per opera loro; esso è diventato talmente noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme che non possiamo negarlo. |
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17 Ma perché la cosa non si divulghi di più tra il popolo, diffidiamoli dal parlare più ad alcuno in nome di lui ». | |||||
18 E richiamatili, ordinarono loro di non parlare assolutamente né di insegnare nel nome di Gesù. | |||||
19 Ma Pietro e Giovanni replicarono: « Se sia giusto innanzi a Dio obbedire a voi più che a lui, giudicatelo voi stessi; |
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20 noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato ». |
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21 Quelli allora, dopo averli ulteriormente minacciati, non trovando motivi per punirli, li rilasciarono a causa del popolo, perché tutti glorificavano Dio per l'accaduto. |
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22 L'uomo infatti sul quale era avvenuto il miracolo della guarigione aveva più di quarant'anni. |
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Preghiera degli apostoli nella persecuzione |
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23 Appena rimessi in libertà, andarono dai loro fratelli e riferirono quanto avevano detto i sommi sacerdoti e gli anziani. | |||||
24 All'udire ciò, tutti insieme levarono la loro voce a Dio dicendo: « Signore, tu che hai creato il cielo, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, |
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25 tu che per mezzo dello Spirito Santo dicesti per bocca del nostro padre, il tuo servo Davide: Perché si agitarono le genti e i popoli tramarono cose vane? |
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26 Si sollevarono i re della terra e i principi si radunarono insieme, contro il Signore e contro il suo Cristo; | |||||
27 davvero in questa città si radunarono insieme contro il tuo santo servo Gesù, che hai unto come Cristo, Erode e Ponzio Pilato con le genti e i popoli d'Israele, |
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28 per compiere ciò che la tua mano e la tua volontà avevano preordinato che avvenisse. | |||||
29 Ed ora, Signore, volgi lo sguardo alle loro minacce e concedi ai tuoi servi di annunziare con tutta franchezza la tua parola. |
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30 Stendi la mano perché si compiano guarigioni, miracoli e prodigi nel nome del tuo santo servo Gesù ». |
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31 Quand'ebbero terminato la preghiera, il luogo in cui erano radunati tremò e tutti furono pieni di Spirito Santo e annunziavano la parola di Dio con franchezza. |
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La prima comunità cristiana |
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32 La moltitudine di coloro che erano venuti alla fede aveva un cuore solo e un'anima sola e nessuno diceva sua proprietà quello che gli apparteneva, ma ogni cosa era fra loro comune. |
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33 Con grande forza gli apostoli rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti essi godevano di grande simpatia. |
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34 Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano l'importo di ciò che era stato venduto |
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35 e lo deponevano ai piedi degli apostoli; e poi veniva distribuito a ciascuno secondo il bisogno. |
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La generosità di Bàrnaba |
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36 Così Giuseppe, soprannominato dagli apostoli Bàrnaba, che significa « figlio dell'esortazione », un levita originario di Cipro, | |||||
37 che era padrone di un campo, lo vendette e ne consegnò l'importo deponendolo ai piedi degli apostoli. |
Indice |
4,1-22 | Pietro e Giovanni davanti al tribunale ebraico 4,1 Al comandante delle guardie del tempio era affidato il compito di mantenere l'ordine nell'area del tempio; Lc 22,4.52. I sadducei, partito a sostegno dell'alta nobiltà sacerdotale, negavano la risurrezione dei morti ( Lc 20,27-40; At 23,6-8 ). il partito dell'aristocrazia sacerdotale, opposto al partito religioso e popolare dei farisei ( Mt 3,7+ ). L'antagonismo tra farisei e sadducei farà dei primi, in più d'un caso, gli alleati dei cristiani ( At 5,34; At 23,8-9; At 26,5-8; Lc 20,39 ). |
4,5 | si radunarono in Gerusalemme: il gran sinedrio, supremo tribunale d'Israele. |
4,6 | Caifa: genero di Anna, era il sommo sacerdote in carica ( dal 18 al 36 d.C. ); Giovanni e Alessandro sono sconosciuti. Giovanni: BJ, con il testo occ., legge: Gionata. |
4,10-12 | BJ segue l'antico testo occ. che ha in più alla fine del
v 10: « e in nessun altro ». Il testo alessandrino, seguito da BC, omette queste parole, ma aggiunge all'inizio del v 12: « in nessun altro c'è salvezza ». |
4,11 | Libera citazione da Sal 118,22, già utilizzato in Luca in una delle controversie di Gesù con gli scribi ( Lc 20,17 ). |
4,12 | essere salvati: il nome di Gesù significa: « Dio salva » ( Mt 1,21 ). |
4,13 | La franchezza ( in greco parresia ) indica la libertà e il coraggio con cui gli apostoli annunciano il loro messaggio, nonostante le minacce. Vedi anche At 2,29; At 4,29.31; At 9,27-28; At 19,8; At 28,31. |
4,18 | ordinarono loro: proibizione che sembra un'ammonizione legale. In una causa di questo genere i trasgressori non potevano essere imprigionati se non recidivi, a meno che non fossero rabbini, e quindi conoscitori della legge. Sarà il caso del capitolo seguente ( cf. At 5,28 ). |
4,23-31 | Preghiera dei cristiani nella persecuzione |
4,24 | Citazione di
Es 20,11 e
Sal 146,6; vedi anche
Is 37,16;
Ne 9,6. Questo modo di rivolgersi a Dio è utilizzato nell'AT quando si vuole evidenziare la sua signoria sulla creazione. Utilizzandolo in pieno contesto pasquale, Luca lascia intendere la profonda unità tra l'economia della redenzione e l'economia della creazione. |
4,25-26 | Citazione di
Sal 2,1-2. 4,25 Testo alterato e traduzione incerta. - Il salterio in blocco viene attribuito a Davide. |
4,26 | Cristo: trascrizione letterale della parola greca che poi ( v 27 ) viene spiegata nel significato etimo logico, ossia « unto ». |
4,27 | che hai unto come Cristo: « come Cristo », aggiunta esplicativa della BC; per mezzo dell'unzione, Dio ha fatto di lui il re messianico, il « Cristo » ( cf. Mt 3,16+ ). - Erode e Ponzio Pilato: rappresentano rispettivamente « i re » e « i principi » ( BJ: magistrati ) del salmo. A proposito di Erode, cf. Lc 23,6-16. |
4,28 | la tua mano e la tua volontà: traduzione letterale; BJ rende: « la tua potenza e la tua sapienza ». |
4,31 | Il terremoto è un segno con cui si conferma che la preghiera è stata esaudita. Una pentecoste minore, da confrontarsi con la prima ( At 2,1s ). |
4,32-37 | Un cuore solo e un'anima sola 4,32-35 Sommario analogo a quello di At 2,42-47. Ha per argomento la comunanza totale dei beni, e serve da introduzione ai due esempi che seguono: quello di Barnaba e quello di Anania e Saffira. L'insistenza sulla spogliazione effettiva delle ricchezze è una caratteristica della religiosità di Luca ( cf. Lc 12,33+ ). 4,32 I Cristiani devono avere ogni cosa in comune? |
4,33 | Con grande forza: una potenza che si traduceva nel far miracoli ( cf.
At 2,22; At 3,12; At 4,7; At 6,8; At 8,13; At 10,38; 1 Ts 1,5; 1 Cor 2,4-5 ). - grande simpatia: presso il popolo ( cf. At 2,47; At 4,21; At 5,13 ). |
4,36 | figlio dell'esortazione: la parola greca esprime insieme consolazione ed esortazione ( cf.
At 11,23 ). « figlio di » è un semitismo che qui significa: « capace di ». Il nome « Barnaba » significa « figlio ( del dio ) Nabu », è di origine neo-babilonese come i nomi Nabucodonosor e Nabopolassar; si incontra nelle antiche iscrizioni siriache. Su Barnaba, At 9,27; At 11,22-30; At 12,25; cc 13-15; 1 Cor 9,6; Gal 2; Col 4,10. |