Apocalisse |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Prologo |
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1 Rivelazione di Gesù Cristo che Dio gli diede per render noto ai suoi servi le cose che devono presto accadere, e che egli manifestò inviando il suo angelo al suo servo Giovanni. |
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2 Questi attesta la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, riferendo ciò che ha visto. |
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3 Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e mettono in pratica le cose che vi sono scritte. Perché il tempo è vicino. |
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Indirizzo |
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4 Giovanni alle sette Chiese che sono in Asia; grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene, dai sette spiriti che stanno davanti al suo trono, |
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5 e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra. A colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, |
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6 che ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen. |
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7 Ecco, viene sulle nubi e ognuno lo vedrà; anche quelli che lo trafissero e tutte le nazioni della terra si batteranno per lui il petto. Si, Amen! |
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8 Io sono l'Alfa e l'Omega, dice il Signore Dio, Colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente! | ||||||
Visione preparatoria |
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9 Io, Giovanni, vostro fratello e vostro compagno nella tribolazione nel regno e nella costanza in Gesù, mi trovavo nell'isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza resa a Gesù. |
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10 Rapito in estasi, nel giorno del Signore, udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: |
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11 Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese: a Èfeso, a Smirne, a Pèrgamo, a Tiàtira, a Sardi, a Filadelfia e a Laodicèa. | ||||||
12 Ora, come mi voltai per vedere chi fosse colui che mi parlava, vidi sette candelabri d'oro |
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13 e in mezzo ai candelabri c'era uno simile a figlio di uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d'oro. |
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14 I capelli della testa erano candidi, simili a lana candida, come neve. Aveva gli occhi fiammeggianti come fuoco, |
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15 i piedi avevano l'aspetto del bronzo spendente purificato nel crogiuolo. La voce era simile al fragore di grandi acque. |
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16 Nella destra teneva sette stelle, dalla bocca gli usciva una spada affilata a doppio taglio e il suo volto somigliava al sole quando splende in tutta la sua forza. |
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17 Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, passando su di me la destra, mi disse: Non temere! Io sono il Primo e l'Ultimo |
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18 e il Vivente. Io ero morto, ma ora vivo per sempre e ho potere sopra la morte e sopra gli inferi. |
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19 Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle che sono e quelle che accadranno dopo. |
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20 Questo è il senso recondito delle sette stelle che hai visto nella mia destra e dei sette candelabri d'oro, eccolo: le sette stelle sono gli angeli delle sette Chiese e le sette lampade sono le sette Chiese. |
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Indice |
1,1-20 | Prologo e visione inaugurale Beato chi legge 1,1 Rivelazione: il messaggio, che Giovanni si accinge a scrivere alle Chiese, ha la sua origine in Dio ( a lui Dio la consegnò ), ha come successivi mediatori Gesù Cristo, gli angeli e Giovanni stesso, e conclude il suo cammino nell'assemblea liturgica, allorché lo "scritto" viene letto ad alta voce da un lettore e ascoltato con fede dall'intera assemblea. Le cose che dovranno accadere tra breve: si tratta di una urgenza teologica, non cronologica. Rivelazione di Gesù Cristo: la parola apocalisse significa « rivelazione » ( cf. 1 Cor 1,7+ ). Questa rivelazione è fatta da Gesù Cristo e riguarda lui. - i suoi servi: i profeti della chiesa primitiva ( cf. Ap 10,7; Ap 11,18; Ap 22,6; At 11,27+; e già Am 3,7 ); ma anche i cristiani sono chiamati servi di Dio ( Ap 2,20; Ap 7,3; Ap 19,2.5; Ap 22,3.6 ). - egli: Dio. L'angelo o messaggero ( Ap 22,16; cf. Gen 16,7+; Ez 40,3+ ) rappresenta probabilmente il Cristo stesso ( secondo Ap 14,14.15 e Ap 1,13 ). Come possiamo interpretare Apocalisse? |
1,2 | la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo: in altri termini: « la parola di Dio testimoniata da Gesù Cristo ». |
1,3 | Beato: l'Apocalisse si apre e si chiude (
Ap 22,14 ) con la proclamazione di una beatitudine. Lungo il libro se ne trovano poi altre cinque ( Ap 14,13; Ap 16,15; Ap 19,9; Ap 20,6; Ap 22,7 ). Tutte insieme queste beatitudini tratteggiano la figura del vero cristiano. profezia: l'autore definisce il suo scritto con due nomi, rivelazione e profezia. Il primo nome dice l'origine del messaggio e il secondo lo scopo, o la funzione: offrire alle comunità cristiane gli strumenti per comprendere in profondità il senso salvifico delle vicende che accadono. "Profezia" non è predizione del futuro, ma lettura del presente con gli occhi di Dio. - il tempo è vicino: la venuta del Cristo ( cf. Ap 3,11; Ap 22,10.12.20 e Ap 1,7 ) e tutto ciò che accadrà « presto » ( v 1; cf. Ap 22,6 ). |
1,4-8 | A Dio la gloria e la potenza Questo indirizzo è tessuto di reminiscenze bibliche. Evocano l'avvenimento glorioso della solenne intronizzazione del Re-Messia, che sta per regnare con il popolo di Dio, in virtù della promessa già fatta a Davide: tema importante dell'intera Apocalisse. 1,4 alle sette Chiese: il numero sette dice la pienezza e la totalità; l'Apocalisse è una lettera rivolta non soltanto alle sette Chiese nominate, ma alla Chiesa di ogni tempo e di ogni luogo. Colui che è, che era e che viene: è lo sviluppo del nome proprio di Dio rivelato a Mosè ( Es 3,14 ), espressione stereotipata ( Ap 1,8; Ap 4,8; Ap 11,17; Ap 16,5 ), analoga ad altre della letteratura giudaica che sviluppano il nome rivelato a Mosè, interpretato come « Colui che è » ( Es 3,14+ ). Che cosa sono i sette spiriti davanti al trono? |
1,5 | Nella sua persona e nella sua opera, il Cristo è il « testimone » della promessa fatta un tempo a Davide (
2 Sam 7,1+;
Sal 89;
Is 55,3-4;
Zc 12,8 ) e realizzata in lui. Egli è la Parola efficace, il « sì » di Dio ( v 2; Ap 3,14; Ap 19,11.13; 2 Cor 1,20 ). Erede di Davide ( Ap 5,5; Ap 22,16 ), è stato costituito, mediante la resurrezione, « primogenito » ( Col 1,18; cf. Rm 1,4+ ); distrutti i suoi nemici, riceverà il dominio universale ( Dn 7,14; 1 Cor 15,28; Ap 19,16 ). - ci ha liberati dai nostri peccati: con la maggior parte dei testimoni; volg. e altri testimoni leggono: « ci ha lavati ». |
1,6 | un regno, sacerdoti: i fedeli regnano con Cristo (
Ap 5,9-10 ) e sono consacrati al Padre ( Es 19,6; Is 61,6; Is 62,3; 1 Pt 2,9 ). i fedeli del Cristo, quando saranno convertiti e lavati dai peccati ( v 5 e v 7 ), formeranno un « regno di sacerdoti » ( Es 19,6+ ): re, regneranno su tutti i popoli ( Dn 7,22.27; Is 45,11-17; Zc 12,1-3; cf. Ap 2,26.27; Ap 5,10; Ap 20,6; Ap 22,5 ); sacerdoti, uniti al Cristo sacerdote, offriranno a Dio l'intero universo in sacrificio di lode. - a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen: le dossologie ( Rm 16,27+ ) sono frequenti in Ap. Nei loro accenti di trionfo si percepiscono echi di liturgie antiche. Esse racchiudono preziosi dati cristologici, dove l'Agnello ( Ap 5,6+ ) è più volte associato a Dio Padre. Esse implicano anche una protesta contro il culto imperiale. |
1,7 | Citazioni di Dn 7,13 e Zc 12,10.12.14. |
1,8 | Alfa e Omèga: la prima e l'ultima lettera dell'alfabeto greco, (
Ap 21,6;
Ap 22,13 ) equivalgono a il Primo e l'Ultimo, colui che ha dato principio e darà una fine alle cose (
Ap 1,17;
Ap 21,6 ). Trasposizione nel Cristo di una qualità di Dio, principio e fine di tutto ( Is 41,4; Is 44,6; cf. Ap 1,17; Ap 2,8 ). |
1,9-11 | L'autore Patmos: è un'isola a circa 100 chilometri a sud-ovest di Èfeso ed era nota come luogo di pena. Da Patmos, Giovanni manda la sua lettera alle Chiese, che egli nomina. 1,9 mi trovavo nell'isola chiamata Patmos: deportato come cristiano. |
1,10 | Il giorno del Signore, cioè la domenica: è la prima attestazione esplicita del trasferimento al giorno della risurrezione di Cristo del carattere sacro del sabato ebraico ( 1 Cor 16,2 ). |
1,12-20 | La visione: il Figlio dell'uomo |
1,13-15 | Giovanni narra la visione che ha avuto, con un linguaggio che affonda le radici nell'AT. Gesù gli appare simile a un Figlio d'uomo ( Dn 7,13; Dn 10,5-6 ), in vesti sacerdotali ( l'abito lungo ) e regali ( la fascia d'oro ). I capelli … candidi sono simbolo di eternità; gli occhi … come fiamma di fuoco indicano l'onniscienza e i piedi di bronzo l'immutabilità. La sua voce è come quella di Dio ( Ez 1,24; Ez 43,2 ). 1,13 simile a figlio d'uomo: il Messia appare nelle funzioni di giudice escatologico, come in Dn 7,13-14 ( cf. Dn 10,5-6 ). I suoi attributi sono descritti per mezzo di simboli: sacerdozio ( rappresentato dall'abito lungo; cf. Es 28,4; Es 29,5; Zc 3,4 ); regalità ( fascia d'oro; cf. 1 Mac 10,89; 1 Mac 11,58 ); eternità ( capelli bianchi; cf. Dn 7,9 ); scienza divina ( occhi fiammeggianti per « scrutare gli affetti e i pensieri »: cf. Dn 2,23 ); stabilità ( piedi di bronzo, cf. Dn 2,31-45 ). La sua maestà è terrificante ( splendore delle gambe, del volto, potenza della voce ). Egli tiene le sette chiese ( le stelle; cf. v 20 ) in suo potere ( mano destra ) e la sua bocca si appresta a fulminare decreti mortali ( spada affilata ) contro i cristiani infedeli ( cf. Ap 19,15+; Ap 2,16; e Is 49,2; Ef 6,17; Eb 4,12 ). All'inizio di ciascuna delle sette lettere si ritrova l'uno o l'altro di questi attributi del giudice, adattati alla situazione particolare delle chiese. |
1,16 | La spada affilata è il potere di giudizio (
Is 11,4 ). Per lo "splendore" si veda il racconto della trasfigurazione ( Mt 17,1-13 e paralleli ). |
1,18 | Il Vivente: colui che appare è come Dio. Che possiede la vita in proprio ( cf. Gv 1,4; Gv 3,15+; Gv 5,21.26; ecc. ). L'accento qui è messo sulla vita presente del Resuscitato. - gli inferi: alla lettera: « l'Ade », il luogo dove risiedevano i morti ( cf. Nm 16,33+ ). Il Cristo ha potere di farne uscire ( cf. Gv 5,26-28 ). |
1,19 | le cose … che sono: al presente; vedi le lettere dei
c 2 e
c 3. e quelle che accadranno dopo: cioè le rivelazioni dei cc 4-22. La profezia prende qui la forma di visione. |
1,20 | Gli angeli custodiscono le comunità cristiane. gli angeli: secondo le idee giudaiche, non solo il mondo fisico era retto dagli angeli ( cf. Ap 7,1; Ap 14,18; Ap 16,5 ), ma anche le persone e le comunità ( cf. Es 23,20+ ). Ogni chiesa dunque è considerata come retta da un angelo, suo responsabile; a lui sarà indirizzata una lettera. Ma le chiese sono nella mano del Cristo, sotto il suo potere e la sua protezione. |