Lettera ai cattolici sulla setta dei Donatisti |
" Geremia però ha detto: È diventata per me come acqua ingannevole, di cui non ci si può fidare ( Ger 15,18 ) ".
Ma non è dell'acqua di cui tu pensi, che parlava il profeta; leggi attentamente: è la moltitudine degli uomini falsi, che egli ha chiamato acqua infida, secondo lo stile dei profeti che usano esprimersi nel linguaggio figurato.
Del resto sappiamo che nell'Apocalisse le nazioni vengono chiamate acque. ( Ap 17,15 )
Geremia infatti ha detto: Perché coloro che mi riempiono di tristezza, prevalgono?
La mia ferita è profonda: come guarirò? È diventata per me come un'acqua ingannevole, di cui non ci si può fidare. ( Ger 15,18 )
È la sua ferita che, a suo dire, è diventata per lui come acqua infida; ed egualmente chiamò sua ferita, quelli che lo rattristavano.
Infatti, ciò che ha detto prima: Coloro che mi rattristano, è diventato poi: Mia ferita; e ciò che ha detto sopra: Prevarranno, è diventato poi: È profonda.
Altrettanto fate con quel testo in cui egli dice: Astieniti dall'acqua straniera e non bere da una sorgente straniera. ( Pr 5,15 )
Pensate infatti che sia stato detto del battesimo che si trova tra gli eretici e che l'acqua sia straniera, perché gli eretici non possederanno il regno dei cieli.
Quasi che non sia così presso gli ubriachi, gli invidiosi e simili peccatori, di cui è stato egualmente detto: Non possederanno il regno dei cieli. ( 1 Cor 6,10 )
Eppure, in tutti costoro, se sono stati battezzati secondo il Vangelo, c'è il battesimo di Cristo e non il loro.
Di conseguenza, quell'acqua non è straniera, benché stranieri siano quelli ai quali egli dirà: Non vi conosco. ( Mt 7,23 )
Perché, piuttosto, non potrei intendere per acqua straniera e sorgente straniera la dottrina dello spirito maligno, dalla quale sono ingannati e sedotti quanti si sono estraniati da Dio per l'ignoranza, che è in loro a causa della cecità del loro cuore, visto che l'Apostolo raccomanda proprio questo: Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, per dedicarsi ai seduttori e alle dottrine dei demoni? ( 1 Tm 4,1 )
È questa l'acqua straniera e la sorgente straniera!
Se infatti l'acqua, nel senso buono, significa anche lo Spirito Santo, perché, nel senso cattivo, non dovrebbe significare anche lo spirito maligno?
Non sempre, infatti, dove la Scrittura parla dell'acqua, vuole indicare il sacramento visibile del battesimo, ma a volte questo e a volte un'altra cosa.
I discepoli del Signore avevano battezzato con questo sacramento visibile anche altra gente, prima che su di essi scendesse lo Spirito Santo, secondo la sua promessa; di lui tuttavia Gesù dice: Se uno ha sete, venga a me e beva.
Chi crede in me, come dice la Scrittura, scorreranno dal suo ventre fiumi di acqua viva. ( Gv 7,37-38 )
Poi l'evangelista prosegue e spiega il senso di questo testo, dicendo: Questo egli diceva con riferimento allo Spirito che stavano per ricevere coloro che avrebbero creduto in lui: lo Spirito infatti non era stato ancora dato, perché Gesù non era stato ancora glorificato. ( Gv 7,39 )
Vedete? Chiama acqua lo Spirito che non era stato ancora dato, benché l'acqua del battesimo fosse già stata data a molti.
C'è anche quest'altro passo, che voi ugualmente non capite: Bevi l'acqua dai tuoi recipienti e dalle sorgenti dei tuoi pozzi.
E la sorgente della tua acqua sia di tua proprietà e nessun estraneo comunichi con te; e le tue acque non scorrano fuori e nelle tue piazze scorrano le tue acque. ( Pr 5,15-17 )
Esso non raccomanda il battesimo visibile, che possono avere anche gli estranei, coloro cioè che non possederanno il regno di Dio, ma il dono dello Spirito Santo, che hanno soltanto quelli che regneranno con Cristo per sempre, poiché la carità di Dio come dice l'Apostolo, è diffusa nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. ( Rm 5,5 )
Infatti, la dilatazione stessa del cuore realizzata dalla carità, che egli vede diffusa e di cui parla così ai Corinti: La nostra bocca si apre a voi, o Corinti, il nostro cuore si è dilatato, ( 2 Cor 6,11 ) è significata con il nome di " piazze ".
Ciò che è esplicito nella frase: Non credete ad ogni spirito, ma sperimentate lo spirito che viene da Dio, ( 1 Gv 4,1 ) è detto in forma figurata nell'altra: Astieniti dall'acqua straniera e non bere da una sorgente non tua. ( Pr 5,15 )
E ciò che è esplicito in quella: La carità di Dio è diffusa nei vostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che vi è stato dato, ( Rm 5,5 ) è detto in forma figurata in: La sorgente della tua acqua sia di tua proprietà e nessun estraneo vi partecipi con te. ( Pr 5,17 )
Molti doni di Dio, infatti, possono averli anche gli estranei.
Non solo i doni che abbiamo in comune con le pietre e con le piante, come l'esistere e il vegetare; né solo quelli che abbiamo in comune con gli animali, come respirare e sentire, ma anche i doni più grandi, quelli propri degli uomini, come la ragione, la parola, le innumerevoli arti utili e molti altri.
Dei doni stessi che ci sono stati dati per la casa di Dio, alcuni li hanno anche gli estranei, coloro cioè che non possederanno il regno di Dio e ai quali alla fine: Non vi conosco, ( Mt 7,23 ) sarà detto quand'anche dicessero: Nel tuo nome abbiamo profetizzato e abbiamo fatto molti prodigi. ( Mt 7,22 )
Paolo infatti dice: Se anche io avessi la profezia, e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza; e se avessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non ho la carità, sono niente. ( 1 Cor 13,2 )
Questo dunque è il dono dello Spirito Santo, proprio dei santi, al quale nessun estraneo può partecipare.
Esso manca a tutti i maligni e i figli della geenna, quantunque abbiano ricevuto il battesimo di Cristo, come Simon Mago.
E manca anche agli eretici.
Lo ricevono quando, convertitisi, vengono ed abbracciano sinceramente il vincolo della carità.
Ma se non lo ricevessero, anche se hanno il battesimo di Cristo, non possederanno il regno di Cristo, poiché non erano entrati in quella sorgente riservata di acque, che scorrono nelle piazze dei santi e non defluiscono fuori.
A quella sorgente che è la carità di Dio diffusa nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. ( Rm 5,5 )
Smettetela dunque di citare quei testi che o non capite o capite che sono favorevoli a noi e contro di voi.
Che se, poi, quelli ambigui si prestassero ad essere interpretati a favore vostro e nostro, certo non gioverebbero affatto alla vostra causa, perché anche noi, se volessimo farne uso, ne avremmo tantissimi, ma non gioverebbero affatto alla nostra causa.
Per la verità, questi testi sostengono una causa cattiva, almeno ritardandola.
Dicono: " Ecco, dal corpo del Signore scaturì acqua ". ( Gv 19,34 )
E a che ti giova, o eretico? " A molto - risponde - poiché significa che non c'è battesimo, se non nel corpo del Signore, cioè la Chiesa ".
Potresti meglio dire: " Dal corpo del Signore, cioè dalla Chiesa ": sempre che si accerti che quest'acqua simboleggia il battesimo: cosa che forse necessita ancora di una ricerca più attenta.
Anche noi, del resto, diciamo che il battesimo, che voi avete, scaturì dal corpo del Signore, cioè dalla Chiesa, anche se voi non siete in essa, come tutti quelli che non costruiscono sulla pietra, ma sulla sabbia.
Tuttavia, perché non rifletti che l'acqua in cui tu vedi simboleggiato il battesimo, non solo era dentro il corpo del Signore, ma che uscì dal suo corpo, a causa della ferita aperta da un persecutore?
Né gli eretici né altri peccatori avrebbero portato fuori con loro i sacramenti, se avessero conservata la piena unità nel corpo del Signore.
Ma voi vedete quale profondo e impenetrabile mistero nasconda tutto questo!
Ora basta; smettetela con questi testi.
Tutte le citazioni di questo tipo, che voi potete fare, o sono a nostro favore o, a costo di diminuire molta forza alla nostra causa, non è chiaro per chi siano; voi però indugiate volentieri sui testi oscuri, per non essere costretti a riconoscere quelli chiari.
Ecco la Chiesa; vi chiedo: che vi succede?
Ecco la Chiesa: accreditata, manifestata, preannunziata e designata da molte ed evidenti testimonianze delle sante Scritture: Come abbiamo udito, così abbiamo visto. ( Sal 48,9 )
Perché cerchi scappatoie, chiedendo come saresti accolto?
Perché rifiuti di essere accolto, come accoglie colei alla quale rende testimonianza colui che non poté mentire? ( Eb 6,18 )
Dimostraci che le Scritture canoniche hanno detto, apertamente, che va ribattezzato, nella Chiesa cattolica, chi è già stato battezzato presso gli eretici, nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
E se non lo puoi dimostrare, mostraci che alla tua comunione, cioè al partito di Donato, dal quale l'hai appresa, le Scritture canoniche rendono una testimonianza chiara ed esplicita; ed allora ammetterò che, in forza di questa testimonianza, bisogna passare al tuo partito e che non bisogna accogliere gli eretici diversamente da come li accoglie la Chiesa nella quale tu stai.
Perché ti agiti? Perché ti turbi? Sicuramente perché nelle Scritture canoniche non trovi quanto noi, giustamente, esigiamo da te.
In effetti, il testo che spesso citate: Dove vai a pascolare, dove vai a riposare nel mezzogiorno? ( Ct 1,6 ) tu vedi che significa e che non ti è favorevole.
Non cercarne di simili. In verità, se il partito di Donato si trovasse nella regione Settentrionale, che è all'opposto della Meridionale, direbbe che di lui è stato scritto: I monti di Sion, nel cuore del Settentrione, sono la città del grande re. ( Sal 48,3 )
In realtà, la città del grande re non è che la Chiesa, e non c'è dubbio che questo testo proclama la Chiesa più dell'altro: Dove vai a pascolare, dove vai a riposare nel mezzogiorno? ( Ct 1,6 )
Ma forse di questo testo avrebbe potuto servirsi l'eretico Marcione, che, si dice, era originario del Ponto, che è una regione a Settentrione.
D'altra parte, se il partito di Donato si trovasse in Occidente, direbbe che si riferisce a lui il testo: Camminate verso colui che sale all'Occidente; il suo nome è Signore. ( Sal 68,5 )
E forse direbbe che è più sublime salire verso l'Occidente, che riposare nel mezzogiorno.
Questi sono testi misteriosi, oscuri, simbolici: noi ve ne sollecitiamo uno chiaro, che non richieda l'interprete.
Io quindi ti accolgo così come accoglie la stirpe di Abramo in cui sono benedette tutte le nazioni. ( Gen 22,18 )
Forse questo testo sarebbe oscuro se Paolo non ci avesse spiegato che la stirpe di Abramo è Cristo. ( Gal 3,16 )
Ti accolgo come usa accogliere la donna sterile, i cui figli sono più numerosi della maritata. ( Is 54,1 )
Anche questo testo sarebbe oscuro, se Paolo non avesse detto che la donna è la Chiesa, nostra madre, ( Gal 4,26-27 ) alla quale è stato detto: Il Signore che ti ha liberato, egli è il Dio di tutta la terra. ( Is 54,5 )
E ancora: La tua terra è il mondo. ( Is 62,4 )
Come usa accogliere la regina di cui il salmo dice: Siede la regina alla tua destra, e: Al posto dei padri ti sono nati i figli; li costituirai principi sopra tutta la terra. ( Sal 45,10.17 )
Infine, per evitare troppe citazioni, ti accolgo come accoglie la Chiesa in tutte le nazioni, a partire da Gerusalemme; ( Lc 24,47 ) come accoglie la Chiesa che testimonia Cristo in Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria, e fino a tutta la terra. ( At 1,8 )
È lui che ti accoglie: lui che ha predetto di lei questo futuro; lui che l'ha rivelata con parole chiare, perché nessuno possa dubitare di lei.
Ti accolgo come accoglie il grano seminato nel campo e che cresce insieme alla zizzania fino alla mietitura.
Il grano infatti sono i figli del regno, mentre il campo è il mondo, e la mietitura la fine dei tempi. ( Mt 13,38-39 )
Lo ha spiegato il Signore; è Vangelo; sono parole del Signore, sono chiare.
Potrei risponderti: " Ti accolgo come anche voi avete accolto quelli che Pretestato e Feliciano, da voi condannati, hanno battezzato fuori della vostra comunione ", e a questo non avresti proprio nulla da replicare.
Ma preferisco dirti ciò che possa valere invincibilmente anche contro gli stessi Massimianisti che, soprattutto in due testi, di cui siete soliti far uso con molta inesperienza, e tuttavia frequenza, hanno pienamente vinto, cioè circa il piccolo numero e il mezzogiorno.
Vi dirò ciò che distrugga voi tutti che, come un tutt'uno vi scagliate contro di noi: " Vi accogliamo, se volete correggervi, così come accoglie la Chiesa che, secondo la parola del Signore, avrebbe avuto inizio da Gerusalemme, e negli Atti degli Apostoli leggiamo che è andata in molte nazioni, prima di venire in Africa, e andrà in tutte le nazioni prima della fine; poiché il Signore ha detto: Sarà predicato il Vangelo a tutte le nazioni, e allora verrà la fine ". ( Mt 24,14 )
Ecco ora le sue impurità: Per l'abbondanza dell'iniquità, si raffredderà la carità di molti. ( Mt 24,12 )
Ecco il suo grano: Chi invece persevererà sino alla fine, sarà salvato. ( Mt 24,13 )
Dov'è menzionata, qui, l'Africa del partito di Donato?
Ecco ancora il suo grano: Perché tu sappia - dice l'Apostolo - come devi comportarti nella casa di Dio, che è la Chiesa del Dio vivente, colonna e fondamento della verità.
Senza dubbio, grande è il mistero della pietà che si è manifestato nella carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli Angeli, è stato predicato ai Gentili, è stato creduto nel mondo, è stato assunto nella gloria. ( 1 Tm 3,15-16 )
Ecco le sue impurità: Lo Spirito attesta chiaramente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando ascolto a spiriti seduttori e a dottrine demoniache ( 1 Tm 4,1 ) e cose simili.
Dove è menzionata, anche qui, l'Africa del partito di Donato, per poter dire che è essa la colonna e il sostegno della verità e il mistero della pietà, dal quale avanza sino alla fine, tanto che Paolo disse: È stato predicato ai Gentili, è stato creduto nel mondo, è stato assunto nella gloria? ( 1 Tm 3,16 )
Perché trattenervi ancora? Chi pensa di rispondere a questa lettera, esamini bene le Scritture; dopo di che, o citi un testo chiaro sull'Africa, in cui si dica che solo in essa c'è il partito di Donato e solo da essa si diffonde - che non può citare, proprio perché la Scrittura non può contraddire a quelli tanto chiari, che sono stati da noi citati - oppure, se cerca seguaci pronti a credere ingenuamente ai loro sospetti, alle incriminazioni e alle calunnie, e li vuole condurre ad un altro Vangelo, ma non ve n'è un altro, e annunciarci verità diverse da quelle che abbiamo ricevute, anche se fosse un angelo del cielo, egli sarebbe anatema. ( Gal 1,8 )
Anche il diavolo, infatti, che precipitò dal cielo proprio perché non restò nella verità, se fosse stato anatema per l'uomo, quando gli annunciò una cosa diversa da quella ricevuta dal Signore Dio, i nostri progenitori carnali non sarebbero incorsi nella pena della morte, né sarebbero usciti dal luogo della felicità.
Perciò voi, carissimi, destinatari di questa lettera, seguite con spirito veramente fedele e fermo il precetto del Pastore, che offrì la sua vita per le sue pecore ( Gv 10,11-15 ) e che ora, glorificato ed esaltato, siede alla destra di Dio Padre: Quelle che sono le mie pecore, ascoltano la mia voce e mi seguono. ( Gv 10,27 )
Voi avete udito la sua voce chiarissima, non solo tramite la sua legge, i Profeti e i Salmi, ma anche dalla sua stessa bocca, raccomandare la sua Chiesa futura.
E in che modo le sue predizioni si siano una dopo l'altra avverate, lo verificate negli Atti degli Apostoli che completano il canone delle divine Scritture.
Non si tratta di una questione oscura, in cui potrebbero trarvi in inganno coloro che, come il Signore stesso ha predetto, sorgeranno e diranno: Ecco, il Cristo è qui, eccolo, è là; nel deserto, ( Mt 24, 23.26 ) quasi per indicare un luogo non frequentato dalla folla; eccolo nella stanza, quasi per indicarlo nelle tradizioni e nelle dottrine misteriose.
Avete la Chiesa che si diffonde dappertutto e cresce fino alla mietitura; avete la città, di cui egli, il fondatore, ha detto: non può restare nascosta una città, posta sopra un monte. ( Mt 5,14 )
Essa è molto conosciuta, non in qualche zona della terra, ma dappertutto.
Talvolta essa subisce delle tempeste passeggere anche nel suo frumento, tanto che in alcuni luoghi esso non è conosciuto; tuttavia anche là si nasconde.
Non può infatti ingannarsi la parola divina; esso infatti cresce fino alla mietitura.
Così, anche in altre nazioni, alcuni membri della Chiesa, quando hanno prevalso le sedizioni degli eretici e degli scismatici, sono stati oppressi e relegati nell'ombra; e tuttavia, poiché erano dentro, poco dopo, senza alcuna esitazione, sono tornati a brillare.
E nella stessa Africa, al termine di quel fazioso e turbolento Concilio convocato da Secondo di Tigisi, presso Cartagine, dove la nobildonna Lucilla mise in atto una corruzione, poi registrata negli Atti giudiziari, poiché erano state spedite delle lettere quasi in tutta l'Africa dove già erano sorte le Chiese di Cristo, si credette alle lettere del Concilio - non bisognava infatti fare diversamente - e quasi sembrò che in qualche zona del campo il frumento del Signore fosse venuto meno.
Non era affatto venuto meno, invece, quello che era il vero frumento, predestinato, seminato e rigogliosamente germinato da una radice profonda.
Esso infatti aveva creduto in buona fede alle lettere del Concilio; quegli uomini in effetti non dicevano niente di incredibile degli altri uomini, o si credeva ad essi contro il Vangelo.
Ma dopo che essi condussero con accanita ostinazione una accesa polemica con il mondo cristiano, fino alla rottura sacrilega, e che risultò chiaro a quei buoni fedeli, che una falsa accusa aveva allontanati da Ceciliano, si accorsero che, restando nella comunione donatista, avrebbero subito un negativo giudizio, non già di uno o più uomini, ma della Chiesa diffusa in tutto il mondo.
Quindi preferirono credere al Vangelo di Cristo che al Concilio dei colleghi.
Pertanto, abbandonatili, molti vescovi, chierici, laici fecero subito ritorno alla pace cattolica, anche se, prima di farlo, erano considerati nel grano.
Non lo facevano prima, quando la loro opposizione era diretta, per le insinuazioni dei colleghi, contro le persone e non contro la Chiesa di Dio che cresce in tutte le nazioni. Quindi, anche nell'Africa, il grano che il Figlio dell'Uomo aveva seminato, è rimasto grano e da esso fino ad ora è cresciuto e cresce; e in seguito fruttificherà e crescerà fino alla mietitura, come in tutto il mondo.
Alcuni, anche di buona volontà, per via della carnale caligine, anche dopo che fu confermato il furore dei malvagi contro la Chiesa di Dio, rimasero a lungo nell'errore di questo scisma; come se il frumento ancora tenero fosse calpestato e, restando viva la radice, il vigore dell'erba rovinato.
Anche essi, però, il Signore li riconosceva come suo grano, sebbene, per ravvivarlo, erano necessari biasimi e rimproveri.
Non nello stesso modo, infatti, fu detto a Pietro: Va' indietro, satana, ( Mt 16,23 ) con cui fu detto a Giuda: Uno di voi è un diavolo. ( Gv 6,70 )
Alcuni poi contestarono, con zelo malvagio, anche la verità più evidente.
Essi erano sradicati e tagliati, ma poiché non perseverarono nell'infedeltà, come quei rami spezzati, di cui parla l'Apostolo, sono stati trapiantati dalla mano divina e reinseriti. ( Rm 11,17-23 )
Uno, infatti, è infruttuoso, ma non ancora staccato dalla radice, solo quando compie, con malvagia bramosia, le opere di cui è stato detto: Coloro che fanno queste cose non possederanno il regno di Dio; ( Gal 5,21 ) quando, invece, a causa di queste stesse opere, comincia a resistere anche alla verità più evidente, che lo rimprovera, allora è tagliato.
Ora, di questi peccatori ce ne sono molti nella communio sacramentorum; essi sono con la Chiesa, e tuttavia non sono nella Chiesa.
Diversamente, se uno è tagliato solo quando è scomunicato visibilmente, ne consegue che è reinserito solo quando si reintegra visibilmente nella comunione.
E che? Se dunque si avvicina un ipocrita e possiede nel suo animo un cuore profondamente ostile alla verità e alla Chiesa, anche se su di lui si compie il rito solenne, è forse riconciliato? È forse inserito? Non sia mai.
Come dunque chi entra una seconda volta nella comunione non è ancora inserito, così, chiunque possiede uno spirito ostile alla verità, che lo convince e lo biasima, anche prima di essere visibilmente scomunicato, è già tagliato.
Succede così che il seme buono e il seme cattivo crescano entrambi nel campo fino alla mietitura; cioè, che i figli del regno e quelli del maligno crescano entrambi nel mondo fino alla fine dei tempi; gli uni, fruttificando con tolleranza, gli altri, amareggiando con sterilità.
Ma voi, fondandovi su tante testimonianze, molto evidenti, della Legge, dei Salmi, del Signore stesso e degli Apostoli, circa la Chiesa santa di Dio, diffusa in tutto il mondo, esigete da costoro che vi mostrino chiare testimonianze dei Libri canonici sull'Africa, relative al partito di Donato.
Non è, infatti, assolutamente possibile, come ho già detto, che una Chiesa, destinata a scomparire tanto presto da tutte le nazioni, come essi dicono e come Dio non voglia, sia stata proclamata con tutte queste testimonianze, con tanta sublimità e tanta certezza, mentre di questa che essi considerano loro e che, come dicono, rimarrà fino alla fine, si sia taciuto.
Ricordatevi, infatti, che cosa fu detto a quel ricco, che si trovava nei tormenti dell'inferno e voleva che dal mondo dei morti si inviasse qualcuno ai suoi fratelli: Hanno Mosè e i Profeti. ( Lc 16,29 )
E poiché egli rispose che i fratelli non avrebbero creduto se non fosse andato da loro qualche morto, aggiunse: Se non ascoltano Mosè e Profeti, non crederanno neppure se qualcuno risusciterà dai morti. ( Lc 16,31 )
Ora Mosè ha detto che nella stirpe di Abramo saranno benedette tutte le nazioni. ( Gen 22,18 )
I profeti hanno detto: Tu sarai chiamata mia volontà e la tua terra universo ( Is 62,4 ) e: Si ricorderanno e si convertiranno al Signore tutti i confini della terra. ( Sal 22,28 )
Ma a queste e ad altre simili profezie tanto chiare, che mostrano la Chiesa, essi non hanno voluto credere.
Risuscitò il Signore dai morti e ordinò di predicare nel suo nome la penitenza e la remissione dei peccati in tutte le nazioni, a partire da Gerusalemme. ( Lc 24,47 )
Quelli che non avevano creduto a Mosè e ai Profeti, non credettero neppure al Signore risorto dai morti.
Che altro rimane ad essi, se non di avere in sorte i tormenti di quel ricco?
Se voi fuggite gli errori, finché siete in tempo, prima di emigrare da questa vita, aderite fermamente alle parole divine; così non vi turberete in vita e riceverete, dopo questa vita, il premio promesso alla discendenza di Abramo.
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